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Carried away by a Shadow Insurance*

aprile 29, 2014
Beauty e Lifestyle Blog
Si sentiva la necessità dell'ennesimo post sulla Shadow Insurance della Too Faced? Ditemi di sì, fatemi felice: perchè è proprio di lui che oggi parliamo. 


Su consiglio di alcune di voi, decisi eoni fa di provare questo primer occhi (il primer occhi serve ad uniformare il colore della palpebra e a far durare meglio l'ombretto oltre che a rendere il colore più vivo). Da noi in Italia Too Faced è venduta da Sephora e io lo presi in quella a Termini.

Tornata a casa, mi accorsi che era una confezione evidentemente "rovinata": vuoi perchè vecchiotta (ma mi pare difficile che a Termini non ci sia un buon ricambio di prodotti in stock) vuoi perchè forse esposta a diversi shock-termici (una banale esposizione caldo-freddo) fatto sta che la componente liquida e quella cremosa del prodotto erano separate. 

Tradotto in soldoni: dal beccuccio veniva fuori prima un po' di acquetta e poi una crema densissima. Ossia: per usarlo dovevo ogni volta agitarlo come una pazza forsennata per ottenere una vaga somiglianza con quella che credo dovesse essere la consistenza originale.  Non esattamente un buon inizio per un prodotto che costa 18€.

Ciò nonostante, non posso dire che non abbia svolto il suo lavoro: fa esattamente quello che promette. Aiuta la resa dell'ombretto sia come colore che come durata. E, quando rarissimamente mi è capitato di uscire di casa senza, la differenza di resa era drammaticamente evidente. 

E' altamente siliconico. Personalmente, non ho ancora trovato un primer dall'INCI verde che su di me funzionasse come davvero voglio: l'unico che ho usato è stato il Rugiada della Neve e non lo riprenderei mai. Se c'è una cosa di cui mi ha convinto quell'esperienza è che per le mie palpebre avide di ombretti il primer ideale deve essere siliconico. 

So che probabilmente là fuori si nasconde un primer occhi dall'Inci decente e perfettamente funzionante, ma le pieghe dell'ombretto sono una delle cose che più odio in un make up. Il pimer è per me un prodotto fondamentale: deve funzionare e deve funzionare bene. Esco di casa la mattina alle 08.00 e , quando torno presto, mi ritiro alle 18.00. Avere un ombretto che sa rimanere al suo posto è una necessità precisa e voglio potermi fidare del primer che uso. Non sono sicura di voler correre questo rischio, ecco. 

Al di là del suo INCI però questo prodotto, forse anche per il primo impatto inziale non felice, non mi ha convinta. Sì, è un buon primer e sì, tutto sommato funziona. Ma gli preferisco di gran lunga il Primer Potion

Dice: quindi hai comprato il Primer Potion ora che ti stava finendo questo? No, perchè ho deciso di provare la palette di primer della Sleek che puntavo da eoni...ma questo sarà un altro post ;)

Lo ricomprerei: no

Lo consiglierei: nì. Io gli preferisco il Primer Potion.

Lo regalerei: no.  


*questo titolo è troppo contorto?? La citazione la trovate qui 

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L'apostrofo rosa #79

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Giuro. Dovevo solo prendere delle salviettine struccanti (per correggere i miei troppi errori). Non è colpa mia se questo rossetto era in offerta. Vero??

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Il Postafortuna #116

aprile 28, 2014
Beauty e Lifestyle Blog

Caro Posta Fortuna.

Tu sai perchè. E io pure. Facciamo che questa è l'ultima volta che te lo chiedo e poi smetto di fare la misteriosa?? No, perchè chi ci legge qui starà anche iniziando ad annoiarsi sai... :D

Sinceramente tua,
Hermosa

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Una volta, errore tuo. Due volte...

Beauty e Lifestyle Blog
Dopo il mio post sull'ecobio, se avessi voluto la prova provata che l'equazione ecobio=perfezione è scorretta, non avrei potuto chiedere di meglio. Oggi vi parlo di un duo strucante+tonico verde verdissimo che io, semplicemente, non amo. Vi parlo della linea Alverde all'Argilla


E' un regalo di quella santa di Spendina, mia futura compagna di stanza di Rehab Cosmetico: quando si propose di farmi da corriere non esitai a chiederle giusto questi due prodotti perchè ero curiossissima di provarli. Ed è, ahimè, l'unica cosa positiva che posso dire su questo gel detergente e su questo tonico. 

Non mi ha stupito il forte odore di alcol, che è ormai un ingrediente che so essere tipico di questo brand e di molte formulazioni verdi di oltrealpe, ma sì mi ha deluso l'odore, leggermente sgradevole. Ma questi sono piccolo difetti che avrei volentieri perdonato a un prodotto che funzionasse. O che, almeno, non peggiorasse la situazione. 

Perchè questo è quello che mi è successo: la prima volta che ho provato ad usarli la mia pelle è nettamente peggiorata e mi sono spuntati brufoli enormi (ma enormi, del tipo che ho dovuto dargli un doppio nome perchè uno era troppo poco..) un po' ovunque. Finanche sul collo. Sul COLLO, siore e siori. 

Allora sono corsa ai ripari con l'Active Pureness della [ Comfort Zone ] che, come abbiamo detto, non sarà bio verde approvata dalla talebane dell'NCI, ma su di me funziona più che alla perfezione. Senza puzzare e senza farmi sentire "sotto spirito". Scusate se è poco.

Poi ho provato a dare una seconda possibilità a questi prodotti: di nuovo brufoli dal doppio nome e di nuovo brufoli sul collo. Il COLLO. Vi giuro che ancora non me ne capacito, ed è per questo che lo trovate in maiuscolo e sottolineato.

Non ho capito bene il perchè di questa mia reazione, anche se è chiaro che deve essere all'argilla o al löss perchè sono i soli due ingredienti insoliti in questo detergente e in questo tonico. Ma so per certo che non proverò una terza volta a scoprirlo. Come si dice? Una volta, errore tuo. Due volte, errore mio.

Li ricomprerei: no

Li consiglierei: no. So che è evidentemente un problema di "feeling" tra me e loro, ma non riuscendo a capire bene quale sia la discriminante per andarci d'accordo, non me la sentirei.  

Li regalerei: no.

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L'apostrofo rosa #78

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Matita: Inglot Soft Precision Lip Liner n. 74
Matita labbra: Yves Rocher Flawless Lip Liner       


Shhhhh...niente meno c'è il sole...shhhhh... buona settimana gufette!!

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Ispiresciònal post #40

aprile 27, 2014
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Listography: your favorite tv shows of all time

aprile 26, 2014
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La lista di questa settimana mi ha creato qualche problema filologico: in tv shows andavano inserite anche le serie? O solo gli spettacoli alla "Fantastico"? Alla fine ho deciso che le serie tv sono un capitolo a parte, ecco.



Allo stesso tempo, eliminandole dall'elenco, mi rimane ben poco da dirvi. Perchè io in tv guardo solo serie. Ho smesso di guardare gli show alla Pippo Baudo eoni fa, e non me ne pento. Ma c'è tutto un filone di talent show che invece mi seduce sempre- o quasi:

X Factor: io sono stonata come una campana rotta, ma mi diverto assai. Mika è in assoluto il mio giudice preferito e, tra i vincitori, Chiara mi ha rubato il cuore dal suo primo provino. E poi ho un piccolo gruppo di amiche - virtuali e non- con cui lo seguo via twitter. Ed è un divertimento nel divertimento.




MasterChef: guardo tutte le versioni, di tutti i paesi. Quello Indiano è in assoluto il mio preferito. E ogni volta mi dispiace non poter trovare nemmeno un quinto delle spezie di cui parlano...

Face Off: non è make up tradizionale, ma proprio per questo mi piace tantissimo. C'è tutto un mondo di possibiltà, oltre al semplice nascondere le occhiaie....

Ink Master: sono anni che corteggio l'idea di un tatuaggio senza decidermi davvero. Se però incontrassi tatuatori come loro, be'...credo che cederei subito.  


E voi? Abbiamo qualche preferito in comune? O c'è qualcosa che secondo voi proprio dovrei vedere e mi sto perdendo?? Prima di consigliarmi qualcosa però vi avverto: questa è solo una minima parte di quello che vedo in tv. Se aggungessimo le serie...potremmo seriamente pensare di aprire un nuovo blog a parte :D

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Non si muore quando si deve, ma quando si può

aprile 23, 2014
Beauty e Lifestyle Blog
Ho letto per la prima volta Cent'anni di solitudine quando avevo circa 12 anni: fu mia madre a consigliarmelo - e nel tempo mi ha consigliato altri bellissimi libri- e io l'ho amato da subito. Come tutti i libri che ho davvero amato, l'ho poi riletto molto spesso, scoprendone sempre nuovi piccoli dettagli che me lo hanno fatto amare ancora di più.




Quando la settimana scorsa è morto Gabriel García Márquez, ho ripensato a tutti i suoi libri che ho letto, perchè ce ne sono stati altri dopo Cent'anni di solitudine, a tutti i sogni e i personaggi e le speranze che ho vissuto e agli amori e le delusioni e le gioie che le sue parole mi hanno regalato.

Ho ripensato a quegli universi così lontani da me e pure così vicini, a quella dolorosa gioia della vita che sapeva raccontare così bene. A quei personaggi improbabili e pure tanto più veri e sinceri di tanti miei vicini di casa. 

Allora mi sono seduta e ho ricominciato a leggere. 

"Muchos años después, frente al pelotón de fusilamiento, el coronel Aureliano Buendía había de recordar aquella tarde remota en que su padre lo llevó a conocer el hielo..." 

Ciao Gabo. Grazie.

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L'apostrofo rosa #77

Beauty e Lifestyle Blog
 
Matita: Inglot Soft Precision Lip Liner n. 74
Matita labbra: Yves Rocher Flawless Lip Liner       
 
 
Visto che il bel tempo non si decide ad arrivare, mi illudo che sia estate con un rossetto al profumo di anguria... 

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Il dibattito è aperto

aprile 22, 2014
Beauty e Lifestyle Blog
Abbiamo parlato spesso di un'eventuale pagina dedicata al bio in questo blog. Se mi seguite da un po' sapete che non sono un'estremista: sia perchè rifuggo ogni estremismo sia perchè questo mondo è una scoperta relativamente recente per me. A dirla tutta, senza questo blog, i vostri suggerimenti e la lettura e frequentazione di alcuni altri blog probabilmente avrei continuato ad ignorarlo bellamente. 

Man a mano che il mio atteggiamento è cambiato, ne abbiamo sempre parlato assieme: trovate qui, qui e qui le varie tappe evolutive. L'ultimo post esplicitamente dedicato al tema è di oltre due anni fa. Non che abbia smesso di curarmene, anzi: qui e là nei miei post abbiamo continuato a parlarne spesso. 

Ma non sentivo- nè sento- l'esigenza di un "manifesto", soprattutto per un tema cos¡ complesso: dato il dilagare impressionante di faciloneria e pressapochisimo, e data la sua delicatezza, c'è sempre il bisogno di fare un mucchio di distinguo senza incappare in equivoci. Sottolineare l'ovvio, più e più volte. Che, onestamente, non è uno stile di scrittura che mi interessa praticare. Per di più, non mi sento in grado di erigermi a "esperta" di un bel nulla quindi non ho proclami e/o editti da pubblicare. 

Tutta questa premessa non per "mettere le mani avanti" ma per dire, ancora e ancora, che le mie idee non sono altro che la mia opinione, frutto della mia soggettivissima esperienza e limitata conoscenza. Per ribadire che non ho mai creduto, nè inizierò a farlo ora, di avere la verità in tasca e che ogni contributo sarà sempre benvenuto ...Che vi avevo detto? Quando si parla di certi argomenti, bisogna sottolineare l'ovvio. :D

Torniamo all'idea della pagina, allora: la trovate creata, lì in alto. Ma questo non vuol dire che il blog ha preso una "linea editoriale" (volano  paroloni, attenzione!!) diversa. Ho solo pensato di raccogliere in modo organico i post con un certo tag, per facilitare la ricerca. 

Io resto sempre io, e il mio atteggiamento è quello di cui spesso abbiamo giá avuto modo di parlare. E che, questo sì, nel corso del tempo è andato cambiando ulteriormente portandomi a un approccio che io sento decisamente più "bio" ma che moltissime invece considerebbero scriteriato e folle. Vediamo se riesco a spiegarvi perchè.

Continuo a credere che per poter capire davvero un INCI ci vogliano anni e anni di studio e che non basta un database on line per capire se un ingrediente è dannoso o meno. Ovviamente, se avete una precisa allergia, il discorso è diverso (ve l'ho detto no? Sottilineare l'ovvio). Nel resto dei casi però non credo basti e non ho nessuna intenzione di decidere a prescindere che un ingrediente è il male, magari sulla base di un solo sito e di una sola opinione. In fondo, non ho nemmeno mai avuto un Tamagochi.







Non ho voglia di farmi dire da altri cosa debba pensare, nè credo dobbiate farlo voi: se davvero siete interessante all'argomento, invece di delegare la vostra opinione, fatevene una vostra. In rete ormai ci sono molti siti attendibili da cui attingere notizie (uno su tutti, che leggo spesso: Nononsensecosmetich). 

Ergo: se leggete questo post e non provate minimamente a non mettere in discussione quello che avete letto vi si scioglieranno i rossetti (questo vale per qualsiasi cosa e so che voi siete belle testoline pensanti e non accettate niente come dogma). Decidete con la vostra testa. Non sarà sempre la decisione giusta, ma avrete almeno imparato dai vostri errori e non da quelli di qualcun'altro.

Vi faccio un esempio, basato sulla mia esperienza: a lungo ho sostenuto che la Paraffina fosse il demonio. "Tappando" la pelle la impoveriva, creando allo stesso tempo un'apparente sensazione di morbidezza e idratazione che creava dipendenza. Il che, sia chiaro, non è falso. Quello che però ho capito, continuando a leggere e cercare di capire, è che proprio per questo suo effetto barriera, limita l’evaporazione dell’acqua presente sulla superficie della pelle. In pratica, aiuta a mantenere un livello alto di idratazione e tanto meglio se l'applicate a pelle umida (ve lo ricordate di quando vi hanno detto di usare l'Olio Johnson subito dopo la doccia? Ecco. Ha un senso.) 





Quindi, Paraffina per tutte? Per quanto mi riguarda, no. Per mille motivi ma soprattutto uno: è difficilmente biodegradabile. 

Quando parlo di un mio percorso, infatti, parlo non solo di ingredienti naturali ma di una valutazione più ampia che abbraccia molti altri aspetti. Anzi, a dirla tutta: non mi interessa tanto che l'ingrediente sia di sintesi o meno. Sono altri i fattori che mi interessano e altre le notizie che davvero cambiano la mia percezione nei confronti di un brand. 

Il mio prodotto ideale, quello che non smetto di cercare e che credo davvero che nel futuro sarà la norma (ne esistono già alcuni, anche a prezzi non stratosferici: prova provata che si può fare) è fatto cosi:   

1. è prodotto nel rispetto dell'ambiente, minimizzando impatto e creazione dei rifiuti, in stabilimenti attenti al consumo energetico e al riciclo

2. impiega materie prime - naturali e non- di ottima qualità e di giusta provenienza lavorate da manodopera correttamente retribuita e specializzata

3. non è dannoso nè per me nè per l'ambiente (nel processo di smaltimento)

4. è efficace ed efficiente, il che include anche ingredienti di sintesi creati in laboratorio per migliorare e potenziare determinati meccanismi

5. ha un packaging curato e piacevole, sempre con una giusta attenzione al riciclo e alla produzione/smaltimento dei rifiuti.

Sono requisiti che applico nel mondo cosmetico come in ogni altro settore della mia vita- errori e contraddizioni a parte, che ho sempre rivendicato e rivendicherò sempre

Pensateci: questi punti sono in realtà applicabili a molto altro. A quello che mangiamo così come a quello che indossiamo. Ai mobili che arredano le nostre case agli accessori che riempiono i nostri cassetti. Onestamente, non c'è aspetto della mia vita a cui oggi non applico - o cerco di applicare- questi requisiti. 

Quindi no, non ho un approccio Bio così come inteso generalmente. Detesto cordialmente tutti quei brand che fanno del packaging triste un loro carattere essenziale. Se il tuo olio di Argan è stato estratto da contadini sottopagati e sfruttati, non mi piace. E tra un prodotto privo di conservanti, che quindi mi espone al rischio di infezioni, muffe e irritazioni o semplicemente mi obbliga a un consumo a tappe forzate, e uno con un conservante chimico non dannoso sceglierò sempre quest'ultimo.  

Il dibattito è aperto, come da titolo....


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L'apostrofo rosa #76

Beauty e Lifestyle Blog

Matita labbra: Yves Rocher Flawless Lip Liner     



Sopravvissute? Io no. Infatti quella che vi scrive è la versione Zombie di me stessa.


*I prodotti segnati nel post con l'asterisco mi sono stati inviati da PR o da azienda a scopo valutativo.

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Il Postafortuna #115

aprile 21, 2014
Beauty e Lifestyle Blog

Caro Posta fortuna,

va bene la dieta, va bene il detox, va bene tutto quello che vuoi tu. Ma le calorie di oggi ( e di ieri) non contano, giusto??

Sinceramente tua,
Hermosa


p.s. (da domani si ritorna ai post normali, oggi ancora buone feste!!)

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Ispiresciònal post #39

aprile 20, 2014
Beauty e Lifestyle Blog


Buona Pasqua Gufette!!

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Listography: your proud accomplishments

aprile 19, 2014
Beauty e Lifestyle Blog
Appena ho letto il tema della lista di questa settimana sono rimasta spiazzata. Così su due piedi non mi veniva niente di cui vado orgogliosa. Nessun Epicwin per intenderci.



Poi ho fatto mente locale per qualche minuto: ancora niente. 

Ho lasciato il post in bozza per un paio di giorni: ancora niente. 

E' arrivato il giorno programmato per la pubblicazione: ancora niente.

Ho fatto molte cose di cui sono felice, tante di cui sono soddisfatta ma nessuna di cui sono orgogliosa. Penso sempre che potrei fare meglio, che la prossima volta migliorerò. Resto convinta che l'obiettivo a cui mirare è la perfezione, anche se bisogna essere consapevoli che è come l'orizzonte e si sposterà sempre più avanti. E' un modo faticoso di vivere, lo so.
 
E poi sono anche una scaramantica di dimensioni cosmiche: temo sempre di svegliare l'invidia degli dei e non dico mai ad alta voce nulla che possa attirarla.
 
Lasciamo come " proud accomplishments" l'aver finito una cipria, va bene?
 
E voi? Su, fatemi ulteriormente vergognare della mia scaramanzia, ditemi di cosa siete orgogliose :D
 
 

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Compra una vocale, vedrai che differenza

aprile 18, 2014
Beauty e Lifestyle Blog
Da quando ho tagliato i capelli e ho inziato a portarli lisci, sono cambiate un mucchio di cose nella mia routine tricologica. La cosa più evidente è la frequenza dei lavaggi. 

Prima, ero obbligata a lavarli ogni mattina se volevo una briciola di piega accettabile (chiedete a chiunque abbia mai dormito con me, può confermare). Ora, resistono tre giorni senza problemi. Al 4, vanno lavati. A meno che non siate di fretta/abbiate in mente di andare a correre nel pomeriggio/stiate testando fino all'estremo il vostro capello. Tutte condizioni che ho vissuto negli ultimi giorni.

E' stato allora che mi sono ricordata di avere una Travel Size della Batist di Shampoo a secco, ricevuto in una Glossybox  eoni e eoni fa.



La composizione di questa lacca lavacapelli (è così che penso a questo prodotto) è abbastanza semplice: a parte i propellenti ci trovate dell' amido di riso, un po' di Silica e un silicone (anche se non dei più cattivi, infatti è giallo). 

Insomma, volendo poteste provare ad ottenere un effetto simile con un po' di talco o amido di riso: io non credo che l'otterreste e onestamente non ci proverò. Se già con questo prodotto, che ha comunque altri ingredienti, il mio capello tende ad opacizzarsi un bel po', non ho per niente voglia di scoprire che aspetto avrebbe dopo averlo letteralmente infarinato la mia testa. 

Tendenza all'opaco a parte, che è comunque una pecca minima tenendo conto che stiamo parlando di un prodotto da usare su capelli già sporchi, questo prodotto mi piace. Ovviamente non fa miracoli, ma aiuta a farmi sentire a posto e a "resistere" un altro giorno al lavaggio, senza impiastricciare i capelli con alcun prodotto da styling (quella, volendo, è la mossa disperata del 5 giorno se vi svegliate tardi...).

L'utilizzo è semplicissimo: ne sprizzate un po' alle radici, massaggiate e poi spazzolate. Et voilà, il gioco è fatto. Ripeto: non avrete capelli come appena lavati, ma la differenza è visibile e vi permetterà di arrivare a fine giornata senza pensare nemmeno una volta "oddio i miei capelli stanno malissimo dovevo lavarli/legarli/raparmi a zero". 

Esiste la full size ma io trovo che questa "da borsetta" sia ideale: permette un ritocco rapido ed è perfetta da portare in viaggio. Avete presente quei giorni in cui viaggiate in treno per ore e ore? All'arrivo, vi bastano cinque minuti per avere una chioma presentabile e smettere di avere addosso l'odore del treno. Un lusso più che accessibile dato che stiamo parlando di un prodotto che costa circa tre euro e che si trova da Acqua e Sapone. 

All'estero questo brand oltre alla -e finale (da Batist diventa Batiste) acquista anche molte referenze in più e un packaging decisamente più accattivante: ma esiste Maquillalia così anche a noi queste delizie non sono più negate.  

Io ho puntato la Dark and deep brown-anche se c'è solo  la full size- e la Blush mini. Voi? Avete esperienza con questo tipo di prodotti? State pensando che sono lercia e disgraziata ad usarli? Ditemi  la vostra!


Lo ricomprerei: sì

Lo consiglierei: sì

Lo regalerei: sì, soprattutto con il packaging estero che trovo molto carino.  

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L'apostrofo rosa #75

Beauty e Lifestyle Blog


Matita labbra: Yves Rocher Flawless Lip Liner     



Ciao, sono una donnaccia volgare: vado a lavoro con gli occhi bistrati di nero e il rossetto rosso.... e la faccia stanchissima. Buon fine settimana gufette!!


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Paciugopedia 2.0 #5

aprile 17, 2014
Beauty e Lifestyle Blog
Questa quinta puntata della Paciugopedia 2.0 è stata decisamente la più difficile per me fino ad oggi. Alle già note difficoltà tecniche di realizzazione e di fotografia se n'è aggiunta una da far tremare i polsi di chiunque: i colori del trucco originale, creato da Linda Hellberg, sono decisamente, profondamente e definitivamente fuori dalla mia comfort zone.

La mia inquietante espressione in questa foto, nonchè le evidentissime occhiaie, stanno a testimoniare quanto provare a ricreare questo make up mi abbia portato al limite delle follia...  


Ho dovuto rifare tre volte tre la linea dell'eyeliner destro e alla fine l'ho lasciato così com'era, cioè pessimo e mal fatto. Ho cambiato idea due volte sul bianco da usare: sono partita con uno brillante, per poi passare a uno opaco. Che ovviamente non ha davvero smorzato lo sbrilluccichio precedente. 

Ero anche indecisa se usare per la rima inferiore un verde o un azzurro... alla fine ho fatto un  mix dei due colori, giusto per non fare torti a nessuno. E anche per i due viola/fucsia/prugna insommaqueicolorili ho avuto parecchie esitazioni nella scelta. Quando poi mi sono accorta che avevo scelto male, ero troppo vicina a una crisi di nervi per prendere anche vagamente in considerazione l'idea di rifare tutto dal principio.

L'unico mio punto fermo era il gloss che volevo usare. Peccato che alla prova decisiva non mi sia piaciuto e, ormai in pieno panico, anzichè toglierlo l'ho sistemato con l'aggiunta di altri due gloss, restando comunque molto lontana dal risultato che avrei voluto. 

Insomma, un disastro su tutta la linea, come da perplessa espressione in foto. 



Nel tentativo di uniformare il cattivo risultato, ho quindi sfumato il tutto, ottenendo soltanto un appesantimento ulteriore del mio occhio. L'unico motivo per cui mi vedete vagamente sorridente nelle prossime foto è che pensavo, tra me e me, che finalmente potrò dire con causa di cognizione che il bianco mi sta male.   



La lista dei prodotti usati, per ottenere questo scempio, è spaventosamente lunga:

*in pratica le due cialde agli estremi 
** usata per le sopracciglia

Labbra:

Vi lascio con un'ultima foto, sorridente nonostante la dura prova (non) superata: abbiate pietà, davvero.  Pipistrella, questa volta mi hai davvero messo alle strette!!

   

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L'apostrofo rosa #74

Beauty e Lifestyle Blog

Matita labbra: Yves Rocher Flawless Lip Liner     




Brufolo in fase di remissione...giusto in tempo per farmene venire di nuovi con Pasqua :D

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La risposta è 42

aprile 16, 2014
Beauty e Lifestyle Blog
Ultimamente ( o forse sempre, ma non voglio ammetterlo) vi ho parlato di libri bellissimi e coinvolgenti ma dai temi "seri". 

Oggi invece vi parlo di un libro bellissimo, diventato cult in pochissimo tempo e che è uno dei miei libri "test" - qui ne trovate un altro- che spesso regalo e che però fa ridere dalla prima all'ultima pagine: la Guida galattica per gli autostoppisti



Se vi posto questa copertina del libro è perchè è esattamente questa l'edizione che io ho letto per la prima volta (anche se oggi ne ho una diversa, e questa è rimasta saldamente tra le grinfie dei miei. Ancora per poco, soprattutto se mia madre non leggerà questo post). 

Il solo fatto che fosse pubblicato da Urania - cioè la collana dedicata alla Fantascienza, che è un genere che ho imparato ad amare tardissimo e counque in maniera sui generis- mi teneva a debita distanza. Se la memoria non mi inganna, fu mio fratello a consigliarmelo. 

E a regalarmi così ore e ore di risate fino alle lacrime. Di sghignazzi così potenti da far tremare il letto. La guida galattica vi porterà, esattamente come ogni guida turistica che si rispetti, a conoscere meglio un universo sconosciuto tramite il racconto delle sue tradizioni, costumi, poesie e usanze. Attraverso  le avventure di Arthur Dent ho scoperto, per esempio, perchè un asciugamano è così utile o perchè la poesia Vogon è da evitare assolutamente. 

Ma, soprattutto, mi sono divertita moltissimo: so già che alcune di voi l'hanno già letto, ma se siete tra quelle che non l'hanno fatto ancora perchè non amate la fantascienza, dategli una possibilità. Lo scenario è ovviamente utile alla narrazione ma per quanto mi riguarda anche se fosse stato ambientato nel Far West o nella Steppa, io avrei riso comunque. 

Vi lascio con una delle citazioni del libro che più amo, in cui la Guida parla della Terra:  

"Questo pianeta ha –– o piuttosto aveva –– un problema, che era questo: la maggior parte della gente che ci vive era scontenta per la maggior parte del tempo. Furono suggerite molte soluzioni per questo problema, ma gran parte di esse erano basate sui movimenti di piccoli pezzi verdi di carta, il che è bizzarro, dato che, tutto considerato, non erano i piccoli pezzi verdi di carta ad essere scontenti."
 
Quindi, riflettendoci meglio, qualche cosa di serio c'è anche in questo libro.... :D  
 
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