, ,

Here comes the (Nivea) sun

maggio 29, 2019
Beauty e Lifestyle Blog
Non parlerò mai abbastanza dell'importanza della protezione solare. Che vi piaccia essere pallide o nere come il carbone non fa alcuna differenza: avrete comunque sempre bisogno di una buona protezione. 

Usatela alta, ovunque- città inclusa- e riapplicatela spesso: solo così vi proteggerete/abbronzerete come si deve. Il sole "cattivo" non fa differenze e vi perseguita ovunque. 

Proteggetevi, amatevi. E' anche tremendamente chic.



I prodotti "da città" sono per me i più difficili da trovare: di solito questi prodotti hanno consistenze untuose e profumazioni esotiche molto forti. Il che è fantastico se siete in pareo a bere da una noce di cocco ma può risultare fastidioso in una riunione sul bilancio. 

Tutte queste premesse per farvi capire il mio entusiasmo di fronte a questa Nivea Sun Viso Idratante Opacizzante Spf 50 
  


Chiaramente ero più che scettica. Ma, visto che prometteva praticamente tutto quello che voglio da una "protezione cittadina", valeva la pena dargli una possibilità. 

L'ho usata la scorsa estate come base pre-trucco. Non ho notato un enorme effetto idratante o opacizzante- ma di certo non lucida- ma non è appiccicosa- soprattutto se dosate bene la quantità- e ovviamente protegge.  

Va detto che le prime volte sono rimasta delusissima: ero lucida e pronta per la mia noce di cocco. Poi ho capito di averne usata davvero troppa. Conoscendo meglio il prodotto l'ho dosato meglio  e ho apprezzato l'effetto no-lucido/opaco, che si manifesta e 30/60 secondi mentre svanisce quel poco di profumazione neutra.

Per il momento, in utilizzo associato con lo spray Viso Garnier SPF 50* è in assoluto la mia combinazione preferita per la città. 

Due prodotti dal prezzo piccolo, facilissimi da trovare-spesso anche in offerta- che mi aiutano ad avere un bel colorito senza rischi.  

La ricomprerei: sì

La consiglierei: sì

La regalerei: sì. 

  

,

La mia pelle A.C./D.C - Clarisonic

maggio 22, 2019
Beauty e Lifestyle Blog
Ebbene sì, oggi parliamo del Clarisonic

Con giusto quei due/tre anni di ritardo sul massimo entusiasmo arrivo io a parlarvi del beauty device forse più famoso al mondo. 

Ciao, sono Hermosa e il tempismo è una delle mie maggiori virtù. 



Guardando il lato positivo, questo significa che posso fare a meno di spiegare nel dettaglio cosa sia e cosa fa questa spazzola elettrica. Un brevissimo riassunto per quelle tra di voi che hanno vissuto tra Plutone e Uranio negli ultimi anni: pulisce il viso in profondità, promettendo di non essere aggressivo. 

La non aggressività è stata a lungo discussa e ho letto di tante che hanno smesso di usarlo per questo motivo e/o per un netto peggioramento dopo l'utilizzo. 

Per me, con assoluta certezza, esiste una pelle Ante Clarisonic e  Dopo Clarisonic. 

Da subito, per praticità/pigrizia, l'ho usato esclusivamente di sera: ripensandoci, è stata una vera fortuna. Non ho sofferto alcuna esplosione di brufoli, nessuna irritazione. Nessun disagio.

Ho "solo" constatato, nell'immediato, i miei pannetti di cotone senza più tracce di makeup. Nel giro di un paio di settimane, una pelle più compatta e i pori meno visibili. Nel giro di qualche mese la scomparsa dei brufoli pre/post ciclo. 



E che sia lui la causa dei miglioramenti della mia pelle è certo empiricamente: quando per un po' di tempo l'ho messo da parte, immediatamente brufoli, pelle spenta e pori sono tornati alla carica. E quando ho ripreso a usarlo, sono scomparsi di nuovo.  

Funziona con ogni tipo di detergente (io prediligo i gel/ a risciacquo). Una carica dura mesi interi- e io faccio sempre due giri a sera: uno sul viso, uno a "vuoto" per asciugare bene la spazzola. 

Magari non sarà per tutte così, di certo ogni pelle ha le sue diverse esigenze ma per me è stato assolutamente rivoluzionario. Al mio prossimo ricambio di testina, quella per il fondotinta mi sa che finirà nel carrello. Insomma, per me è degno di tutto quel clamore che suscitò e anche di più. 

Ultima nota: se state meditando l'acquisto, non comprate falsiAnche senza contare il mercato illegale e la ridotta qualità, considerate che basta nulla perché la pressione della spazzola sia troppo forte/sbagliata e vi rovini la pelle. Se non per altro, fatelo per egoismo. E poi fanno spesso sconti notevoli, io stessa lo presi con una super mega offerta: tenete d'occhio il loro sito e scegliete l'originale.      

Lo ricomprerei: sì* 

Lo consiglierei: sì

Lo regalerei: sì  

* ma senza fretta, eh. L'attuale funziona egregiamente e spero continui a farlo a lungo.      

, ,

L'Apostrofo rosa

maggio 17, 2019
Beauty e Lifestyle Blog
Completamente a tradimento, senza la minima pretesa di future programmazioni, ritorna un mio faccione.




Rossetto: Kiko Milano Intensely Lavish 05 - l.e. Rebel Romantic



Considerazioni varie sparse: 

1) devo decidermi a ritingermi i capelli (che per me sono lunghissimi)
   
2) questo rossetto è vecchiotto ma resta un burro stra confortevole

3) che bella è la luce del primo mattino che spiana ogni ruga?? 

,

Date da mangiare ai vostri capelli - FoodHair Garnier

maggio 15, 2019
Beauty e Lifestyle Blog
Ve ne accennavo nelle stories un po' di giorni fa (che vi siete perse se non mi seguite su IG. Assieme a un mucchio di faccioni struccati, quindi non so se è davvero un male per voi…) oggi è arrivato il momento di parlare per benino delle maschere Hairfood della Garnier 


In Italia ci sono- per ora, spero arrivino qui quelle presenti altrove-  4 referenze: banana, macadamia, goji e papaya. 

Per essere maschere da grande distribuzione non hanno un prezzo piccolo, attorno ai 6€ e questo, assieme a quel 98% di origine naturale, ha fatto sì che la prima volta che le ho viste le lasciassi lì. 

Dice: come, 98% di ingredienti di origine naturale, senza questo, senza quello e senza nemmeno quell'altro e non le prendi? Sì.

Perché io, che uso molti prodotti allo stesso tempo e li finisco in tempi  lunghissimi, voglio che abbiano conservanti efficaci. E i parabeni sono miei amici. Lo so che non fanno altro che raccontarveli come il male incarnato ma no, non lo sono. E per favore, non credete a me. Cercate le fonti dirette*. 

Quindi: prezzo relativamente alto, etichetta piaciona-bio = no, grazie.  

Poi, complice uno sconto, mi sono fermata a guardare meglio. E lì mi sono innamorata di come è scritto l'elenco degli ingredienti.



Ed in particolare dei "***: garantisce la sensorialità e la buona conservazione della formula". Mai fino ad oggi ho incontrato un modo più onesto e trasparente di raccontare un prodotto. 

Ho comprato prima Goji e, successivamente, Papaya. Il mio timore maggiore era la conservazione: Goji si è comportata egregiamente, restando intatta fino al suo ultimo utilizzo mesi dopo l'apertura (e mi auguro Papaya faccia lo stesso). 

Sono entrambe ricche, cremose, dal profumo magnifico ed estremamente persistente, cosa che amo moltissimo: sentirmi tra i capelli, anche a distanza di ore, un buon profumo è sicuramente un loro punto forte. 

Sono consigliate tre modalità diverse di applicazione ma io le ho sempre usate come maschera/impacco apprezzandole: i capelli sono belli lisci e lucidi, docili alla piega. Certo, non hanno eliminato del tutto i miei bad hair day, ma mi capita sempre meno spesso di ridurmi così…


...e direi che non è poco!


Le ricomprerei: sì, già fatto

Le consiglierei: sì, decisamente

Le regalerei: sì, a chi blatera di bio e INCI a casaccio. 



*per approfondire: qui  e qui 

,

Gelsomini e coniglietti - Lattecorpo Bioq

maggio 08, 2019
Beauty e Lifestyle Blog
Vi avevo detto che avremmo riparlato del Lattecorpo idratante al Gelsomino di BioQ ed eccomi qui (lo so, stento a crederci io stessa).



Nella mia eterna ricerca del perfetto profumo al Gelsomino, non potevo non provare questo prodotto. 

Ha un prezzo piccolo -poco più di 6€ e degli ingredienti interessanti- con gli estratti e gli olii molto in alto. Io l'ho preso online ma mi sembra sia reperibile anche negli OVS. 

Il nome, per una volta, è perfettamente fedele al prodotto: più che una crema infatti questo è un latte. La consistenza è leggera, si assorbe in poco tempo e il profumo è decisamente naturale e mediamente persistente. Svolge egregiamente la sua funzione idratante ed emolliente - ma se avete una pelle particolarmente secca potrebbe non soddisfarvi al 100%. 

La sua unica pecca per me sta nel packaging. Più in generale: l'uso della plastica nei prodotti che sventolano le certificazioni bio etc inizia a infastidirmi. I tempi in cui bastavano due orecchie da coniglietto per essere rispettosi dell'ambiente mi sembra siano passati. E qui siamo davanti a una plastica non riciclata e insomma: è ora che l'impegno sia complessivo

Lo ricomprerei: no

Lo consiglierei: nì, dipende da quanto il tema plastica vi tocchi

Lo regalerei: no

2019 Book on a shelf #1

maggio 03, 2019
Beauty e Lifestyle Blog
Il 2019 è stato, finora, un anno strano per quanto riguarda libri e letture. Ad oggi ho letto meno opere di quanto normalmente avrei fatto ma non perché non abbia letto o abbia letto volumi da millemila pagine. 

Ho letto di meno numericamente parlando perché ho scelto libri dalla lettura complessa, che mi hanno richiesto tempo e particolare attenzione. 



Il più impegnativo di tutti, ma anche uno dei più bei libri mai letti, è stato "Jakob il bugiardo" di Jurek Becker.  


Sapete bene che non vi racconterò la trama, rovinandovi il gusto della lettura. Posso dirvi che è il 1945 e che siamo in un piccolo ghetto ebraico della Polonia occupata dalle truppe naziste. Quello che invece devo dirvi è che questo è un libro pieno di speranza ed ottimismo, sul senso della letteratura e sull'importanza e il significato di raccontare storie. 

Ho faticato moltissimo all'inizio, per colpa della descrizione della quarta di copertina (sono spesso inaffidabili, ormai dovrei saperlo): mi aspettavo un romanzo pieno di quello scoppiettante humor yiddish e mi sono trovata di fronte un'epica narrazione di bontà e positività. 

Avete presente il Think Positive americano? Tutte quelle belle citazioni sull'ottimismo e la gratitudine? DIMENTICATELE. Questo è un libro pieno di speranze concrete, fatte di terra, sangue e piccoli grandi gesti quotidiani. 

Un libro che resta fermamente, dolorosamente radicato nella realtà trasfigurandola continuamente senza mai negarla. Una incredibile, potente dichiarazione d'amore per la letteratura. 



Perché, come dice Pennac: soprattutto, leggiamo contro la morte.  
« »

Instagram