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Diario di una (a) dieta #6

aprile 29, 2019
Beauty e Lifestyle Blog
Fino a poco tempo fa, se solo avessi pensato a tutti i miei non rispettati buoni propositi dell'ultimo post, mi sarei sotterrata dalla vergogna facendo come il proverbiale struzzo. 



Solo che ho scoperto che la storia dello struzzo che si nasconde sotto la sabbia è una leggenda e quindi per me solo occhioni e piumaggio colorato, grazie. 

Perché la verità è che ho ripreso peso, ma ho trionfato. Ed è senza vergogna che vi annuncio di aver mollato. 






Sono arrivata alla fine delle vacanze di Natale stanca. Stanca del controllo, dei calcoli calorici e delle compensazioni, stanca di una disciplina ferrea degna di scopi più nobili di una taglia 42. 

E ho ceduto. Ironicamente, dopo aver superato con successo i 15 giorni terribili. Ho mangiato l'impossibile? No. Ma ho goduto di molti aperitivi a casa con mio marito, di cene improvvisate a base di pasta aglio e olio, di cioccolata sul divano e fritture da passeggio. Ho smesso di compensare ossessivamente un pasto "sgarro" con uno sano per il semplice fatto che ho smesso di pensare che sgarravo. 

Il risultato è che sono di nuovo quella che fisiologicamente sono predisposta ad essere: una donna formosa leggermente sovrappeso. Le mie analisi sono sane. Corro-rotolo- i miei 6/7 km senza intoppi. Ho ancora molti vestiti in cui entro senza problemi e in cui faccio una porca figura. 

Morale? Mollare non è questa gran tragedia. Basta sottostare ai diktat impossibili, è sano e giusto rivedere gli obiettivi, modificare il percorso lungo il cammino, ripensare le priorità. 

Poi ho visto questo video.  



E ho realizzato che stavo solo scegliendo una strada più semplice e meno faticosa ma che io, in fondo, non ho davvero cambiato  le mie priorità. 

Insomma non ho smesso di stare a dieta perché volevo davvero smettere di farlo- che andrebbe benissimo- ma solo perché ero stanca. Un momento di debolezza. Senza alcun panico ho lasciato che passasse Pasqua ed ho ripreso, con nuove consapevolezze. 

Ho capito che devo eliminare il concetto di sgarro dal mio modo di mangiare se voglio che sia sostenibile a lungo. E posso farlo perché sono più brava di quanto credessi ad equilibrare i miei pasti, anche senza rigorose pianificazioni. E ho capito che mi sono scelta una strada impegnativa, piena di alti e bassi, e che non potrò mai davvero dire: adesso basta. 

Ma 20 anni fa lasciavo che a decidere per me fosse l'industria della moda. Oggi decido io. 

Quindi sì, sono ingrassata. Ma questa è la storia di una vittoria. 



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The beauty hunter game #1 - Vera & the birds

aprile 24, 2019
Beauty e Lifestyle Blog
Vi avevo detto che in questo 2019 avremmo scoperto assieme un prodotto nuovo al mese. Facciamo che non gli diamo una scadenza fissa? Facciamo, dai. 

Oggi vi parlo di Vera & the birds  e del suo contorno occhi. 



Ho scoperto questo brand spagnolo un po' di mesi fa e ne rimasi incantata per cura del pack- tema a cui sono più che sensibile- e la filosofia. Mi frenavano le spese di spedizione davvero alte per l'invio fuori dalla Spagna ma complice una mega offerta per il balck- friday ho ceduto: nel frattempo è arrivato su Amazon.es e spedisce in Italia per soli 3€.  Quindi sì, vi parlo di prodotti che possiamo davvero comprare, tutto l'anno. 

Da portatrice sana di occhiaie (che in me sono congenite e potenti -come la forza in un Jedi) non potevo non provare il contorno occhi




Si presenta con un pack delizioso e pratico, visto che il contagocce permette di non sprecare prodotto. Ha una consistenza leggera e delicata, si assorbe con grandissima rapidità e ha un profumo delicato e fresco. 

La formulazione è tutta ecobio e green-oriented: non mi soffermo oltre sulla composizione perché-come detto mille volte- ci vogliono competenze che non ho per analisi del genere. Apprezzo però l'attenzione per l'ambiente che è evidente in tutti i vari passaggi. 

Quindi: pack magnifico, accessibilità anche dall'Italia, attenzione all'ambiente. Tutto bello. Ma funziona? 

Premessa: le mie sono occhiaie impossibili da eliminare. Non nascono per mancanza di sonno o stanchezza ma per una oggettiva iper-pigmentazione della zona. Certo, se ho dormito 10 ore filate magari sono solo grigio chiaro. Ma io senza occhiaie sarei irriconoscibile quasi quanto il panda in foto. 




Per questo motivo io sono LA sfida per prodotti di questo tipo. 

La sua texture è molto leggera e per il mio contorno occhi forse troppo. Ho quindi scelto di usarlo solo al mattino, riservandomi per la sera una crema più ricca e corposa. 

Nonostante l'uso "dimezzato" ho notato un deciso miglioramento

Sono sempre una donna panda-sia chiaro. Ma molto meno di prima. Ho anche notato che l'effetto è temporaneo: se per tre giorni salto l'applicazione, piombo di nuovo nell'oscurità più pesta. Ma sono fiduciosa e mi auguro che dopo mesi di utilizzo costante il regresso al lato oscuro sia più lento se non del tutto debellato. 

Tutto considerato- prezzo, accessibilità, packaging e resa- credo davvero di aver scovato una chicca. 

Lo ricomprerei: sì

Lo consiglierei: sì

Lo regalerei: sì  

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Quel che (non) resta - inverno 2019

aprile 15, 2019
Beauty e Lifestyle Blog
Non importa da quanto tempo io non scriva un post, la scatola dei finiti è ormai una presenza costante in casa mia. 

Facciamo un mega recupero, così ho il pretesto perfetto per ciarlare con voi. 



Chiaramente, non prendiamo in considerazione alcuni prodotti che sono presenze fisse: in questi mesi ho finito confezioni su confezioni di Ultra Dolce all'Avena, Deodoranti Dove e prodotti Alverde (struccante bifasico, scrub viso e creme piedi). 

Parliamo invece della presenza dei sample: dopo averli sistemati per tipologia- Marie Kondo colpisce ancora- il passo successivo è stato usarli. Magari c'era il prodotto della mia vita, hai visto mai. 



Ahimè al momento non sono nati grandi amori ma ho sfatato miti e trovato conferme: le creme viso di Vera & The Birds- che ero sicura avrei amato tanto quanto il contorno occhi*- si sono rivelate per me senza infamia né lode, mentre tutte quelle Ahava sono state una clamorosa conferma (se non avessi scorte di skincare enormi, probabilmente comprerei la full size). 

Insomma sì, i sample servono e sono cosa buona e giusta. Ma - nota a me stessa e sono sicura a molte di voi- vanno usati. 

C'è anche- per i miei canoni- un mucchio di make-up. Non tutto davvero finito, ma sicuramente non più utilizzabile. Una cipria Bourjois che ha troppi anni e un colore sbagliato, un primer Catrice decisamente al di sotto della soglia della sufficienza come resa e una travel size del Primer Potion Urban Decay, imbattuto sul podio. E ancora dei mascara Kiko colorati e un correttore della linea 123 perfect CC della Bourjois entrambi più che dignitosi per un uso quotidiano senza effetto wow. E l'ennesima confezione di Soft Touche Mousse di Essence. 


Cioè. Ho finito tonnellate di make-up. Gaudeamus igitur. 



Come se non bastasse, pare io stia vedendo la fine anche dell'assedio dei burro cacao: ne ho finiti ben 3. Due presi al DM di Balea e un Yves Rocher al Macadamia. Li uso in casa come trattamento rigenerante e sono diventati quasi una droga. Ne ho potuto comprare uno nuovo, sempre Yves Rocher ma leggermente colorato*, perché mi serviva. Sono risultati, signore mie. 

E poi ci sono tre prodotti che ho finito e che mi è dispiaciuto davvero. Partiamo dalla Sculpting Mist della Oway: resta in assoluto la migliore lacca che abbia mai provato in vita mia. E' un prodotto caro? Assolutamente sì. Ma vale ogni singolo centesimo. 

Di fascia decisamente diversa invece lo struccante all'oliva preso da DM. Di questo sto usando anche il contorno occhi e ne parleremo meglio a breve*. 

E infine un Latte corpo della BioQ al Gelsomino- mia profumazione preferita in assoluto o quasi. Crema leggera, di facile assorbimento e dal profumo paradisiaco e davvero naturale. Con un prezzo piccolo piccolo e un Inci a prova di talebane bio. 

Ed ecco qui, il mio inverno tra skincare e makeup. Adesso che pare, forse ma senza esagerare, che finalmente arrivi la primavera sarà ora di svuotare la scatola dei finiti e di fare spazio a nuove avventure e chiacchiere, no?   




N.B. Di tutti i prodotti contrassegnati con *, ne riparleremo. Che è un modo come un altro per dirvi che ho tutte le intenzioni di ciarlare a ruota libera sempre più spesso. <3

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L'apostrofo rosa

aprile 05, 2019
Beauty e Lifestyle Blog





Dai, lo dice il nome stesso: questo è un rossetto da avere, nessuna scusa è ammessa. Cioè, dico, ammirate la meraviglia




(sì, ricompaio all'improvviso, senza preamboli nè post. Avete presente quelle amiche con cui non vi sentite per anni e poi riprendete dallo stesso identico punto e non è cambiato nulla? Voi per me siete così).
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