Ispiresciònal post #89

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Ispiresciònal post #88

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Ispiresciònal post #87

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Cocco bello, cocco fresco

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Va bene, con i suoi tempi e in maniera insolita è arrivata la bella stagione (che poi, è la stessa maniera insolita degli ultimi 5 anni e passa: inizieremo mai a prendere atto di questo cambiamento climatico? A chiederci il perchè? E mi fermo qui, altrimenti parte il pippone). 

Con la bella stagione, insolita o meno che sia, riappare nelle docce di tutte- o almeno dovrebbe farlo- un grande dimenticato dell'inverno (non da me, chè io lo amo tutto l'anno, ma sono un caso anomalo, lo so): lo scrub corpo. 

E visto che questo è anche il periodo dell'anno in cui le possibilità di turismo cosmetico aumentano esponenzialmente, ho deciso di parlarvi di questo prodotto Alverde 

Stiamo parlando di uno scrub al cocco e fiore di loto dall'INCI verde verdissimo e dal prezzo modesto (non ho idea precisa di quanto costi: ho sfruttato mia cognata per questo acquisto e alla fine da commissionato è diventato regalato. Ma i prezzi Alverde non sono mai alti). 

Ha un profumo delicato e piacevole e una consistenza leggera e liquida. I granuli sono ben visibili ma non è per nulla aggressivo. Per intenderci: se dovete scartavetrarvi dopo mesi di trascuratezza, potrebbe non essere il prodotto più adatto a voi. Ma questa è l'unica pecca che so trovargli, oltre alla reperibilità.

Per il resto questo è uno scrub che sa farsi amare: funziona bene, pulisce senza aggredire, rispetta l'ambiente ed è piacevole da usare. Ha davvero tutto. 

L'ho usato un paio di volte a settimana e sempre, sempre è stato un momento gradevole alla mia doccia. Come tutte le cose belle, ahimè, è finito troppo presto.  Adesso, se volete scusarmi, vado a pianificare un viaggio che includa un paese cosmeticamente evoluto...    

Lo ricomprerei: sì

Lo consiglierei: sì

Lo regalerei: sì    

L'apostrofo rosa #67

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Rossetto: Nabla Cosmetics Diva Crime Alter Ego 

Eh be', i giochi nuovi sono quelli che usi più spesso no?? Buon fine settimana gufette!

(non) Tutti i nomi

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Questo è forse il post più difficile che abbia mai scritto finora, che nasce da questo mio stato pubblicato sulla pagina Facebook la scorsa settimana. 

Molte di voi mi hanno chiesto i nomi. E io lì per lì ho anche detto di sì, che li avrei fatti. Poi ci ho riflettuto meglio e no, non voglio farlo. Non perchè abbia paura. Ma perchè io ho sempre condannato la pubblica gogna, l'atteggiamento da "la gggente deve sapere" e gli sputtanamenti feroci (scusate il termine poco fine. Ma di questo si tratta e le cose vanno chiamate con il loro nome). E  poi mi sono ricordata di una di quelle quotes che tanto girano in rete, di essere gentile con chiunque incontri, perchè ognuno combatte la sua battaglia. Ecco. 

Io, quali siano le battaglie che combattono quelle ragazze che hanno accettato di pubblicare un post sponsorizzato- che aveva regole ben precise di condivisione, inserimento di vari # e video e richiedeva espressamente, su richiesta del cliente (che, vi assicuro, non è un pincopallo qualsiasi del mondo della cosmetica) di non citare la piattaforma di buzz che lo proponeva e pagava, non lo so. Quindi i nomi non li farò. 

Il pollaio online, che vede Tizia accusare Caia e Sempronia pubblicare printscreen per accusare entrambe, non mi avrà. 

Ma resta il punto: c'è una piattaforma di buzz on line che paga per pubblicare post che hanno, come condizione obbligatoria, quello di non dire di essere sponsorizzati da loro. Quanto quei post siano scorretti, manipolati e squalificanti per chi li propone e per chi li accetta dovrebbe essere chiaro a tutti. Invece no, a quanto pare. Invece, mentre noi qui ridiamo e scherziamo, c'è gente là fuori che ancora crede che pratiche come queste siano ammissibili. Pratiche che, se io fossi il brand multinazionale che le ha proposte, mi vergognerei anche solo si potessero vagamente associare al mio nome. 

E invece eccola lì, la catena di geni del Social Media: quello che alla casa madre pensa "paghiamo le blogger, ma facciamo come se fosse spontaneo il post", quello della piattaforma che accetta tutto felice di mettere in evidenza che la campagna a cui ti invita a partecipare NON deve contenere riferimenti alla piattaforma e, ultima ma non ultima, quella/o che accetta di spacciare come suoi contenuti preconfezionati da altri. 

Sono stata invitata a partecipare a 1 campagna su prodotti cosmetici da quando sono iscritta a quella piattaforma. Le altre 5 riguardavano argomenti vari come sport, auto, alimentazione. Avevano una sola cosa in comune: l'esplicita richiesta, evidenziata in rosso in testa al "brief" di non citare mai la piattaforma nè di dire che il post era sponsorizzato. 

E ora qui io dovrei dirvi il nome della piattaforma, e nemmeno questo vi dirò. Qui sì perchè ho altro nella vita da fare che rispondere a lettere di legali e perchè ho accettato un regolamento iscrivendomi a quella piattaforma. E io, a differenza di lor signori, le regole le rispetto.  

Ma vi so molto più intelligenti di quanto loro credano: so che noterete, se mai foste così sfortunate da aver mal riposto la vostra fiducia in alcune di quelle che hanno accettato queste campagne, la banalità e ripetitività dei contenuti, la totale assenza di opinione personale. So che capirete che siete di fronte a una marchetta della peggior specie. So che non vi sfuggirà l'improvviso fiorire di post spontanei su un dato tema, con gli stessi #, nello stesso periodo. 

Quindi no, non fido di quella piattaforma. Non scrivo per loro e i loro nomi non li cito. 

Mi fido di chi mi legge. Voi siete i nomi che posso citare, uno per uno, senza vergogna. 

L'apostrofo rosa #66

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Rossetto: Hourglass Femme Rouge Velvet Crème Lipstick - Icon

Tanto è scomodo da applicare questo rossetto (oggi ho usato il pennello), tanto è strepitoso il suo colore... 

He wrote this for me

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C'è un tipo di lettura che è per me la più difficile e la più semplice allo stesso tempo ed è quella della poesia. 

E' la più semplice, perchè quando ti piace arriva direttamente a pancia e cuore e solo dopo, elaborata e in qualche modo già tua, al cervello. 

Difficile, perchè richiede frequentazione e tempo ed è un immersione totale in un altro universo per soli 5 minuti. I romanzi ti portano man a mano in un mondo altro e ti ci fanno rimanere. Le poesie sono un secchio di acqua gelata all'improvviso: per dieci secondi sei in altrove, poi di nuovo qui. 

Ma se sei veramente fortunato, non sei più lo stesso. 

Allora io vorrei consigliarvi questo blog, che io già seguo. E soprattutto ringraziare pubblicamente Drama & Makeup per avermelo fatto scoprire. 

Come ebbi a dire a suo tempo, le brave Blogger non ti fanno mica solo scoprire rossetti.

Andate e innamoratevi. 

L'apostrofo rosa #66

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Lip Stain: Kiko Long Lasting Color n. 108

Rossetto: Mac Lipstick Lustre See Sheer

 

Oh, sì, giallo come se piovesse per queste foto. Ma non mentirò: amo queste difficoltà di toni e colori, vuol dire che c'è bel tempo.

La versione di Hermosa #32

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Quando ho letto la prima mail che ho ricevuto da Vita Liberata, al secondo rigo stavo già per cliccare il tasto rispondi per rifiutare. Al leggere le parole auto abbronzante infatti ho avuto un vero e proprio rifiuto. Quei prodottacci tutta chimica, plasticosi e dal pessimo odore che aggrediscono la pelle? Ma anche no, grazie. Per fortuna, sono una donna curiosa. 

E' così che ho scoperto, gironzolando sul sito, che questo brand utilizza ingredienti naturali, certificati organici e Ecocert. Lo stupore di fronte a una realtà così diversa dal mio pre-giudizio è stato pari solo al mio entusiasmo: si può davvero fare? Si può usare un autoabbronzante non tossico, utilizzando ingredienti buoni?? 

Ho cliccato rispondi ma per il motivo opposto: il mio desiderio di provare il loro Trystal Minerals era enorme. 

E così eccola qui, la loro cipria minerale e un autoabbronzante allo stesso tempo che ha vinto uno scatafascio di riconoscimenti. 

L'idea di poter applicare un prodotto del genere mi affascina e mi intimorisce allo stesso tempo: ho paura di trovarmi biscottata in poco tempo ma il video della CEO di questo brand ha saputo tranquillizzarmi. Non tanto e non solo per quello che dice, ma perchè ha un colorito bellissimo, non mattone: quel bel colore di estate e sole. E mi fa ben sperare, ecco. 

Tra un mese, scopriremo assieme se ho fatto bene. Voi nel frattempo raccontatemi le vostre storie: usate questo tipo di prodotti? Vi piacciono? Conoscevate questo brand così nuovo ( da noi si trova in esclusiva da Sephora)? Ok, va bene: smetto l'interrogatorio e vado a spennellarmi. :D

Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.

L'apostrofo rosa #65

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Gloss: E.LF. Studio Glossy Gloss Merry Cherry

L'ultima volta che questo gloss è comparso su questo blog era l'estate del 2013. Ci metto un po', ma la rotazione dei rossetti la faccio :D

Latte&Luna=dolcezza

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Uno dei motivi per cui ho finito così pochi prodotti ultimamente è che ne ho iniziato ad usare molti altri. Per quanto mi riproponga spesso di non aprire un prodotto prima di finirne uno della stessa categoria non sempre ci riesco, soprattutto se si tratta di prodotti labbra. Resisto davvero poco a tenerli chiusi. 

E il balsamo labbra Latte e Luna non ha fatto eccezione. 

Latte e Luna è una realtà tutta italiana, nato nel 2010. Io l'ho conosciuta grazie a Narciso e Venere: quando Maura mi propose di scegliere alcuni prodotti dal loro sito, questo mi colpì immediatamente: un po' perchè i prodotti che si prendono cura delle labbra sono una delle mie (tante) ossessioni cosmetiche, un po' per il nome delizioso e un po' anche per il packaging: pur trovando i pot terribilmente scomodi da usare, soprattutto fuori casa, mi piacciono sempre molto.  

Questo balsamo ha un INCI verdissimo ed ricco di vitamina E.  Lo vedete bene dalla foto: è un vero e proprio burro dal colore cremoso. Ed è esattamente a una crema che penso quando lo applico la sera: il suo leggero profumo dolce, che proviene dagli oli utilizzati  dato che non contiene profumi di sintesi è estremamente piacevole. Non sto parlando di niente di stucchevole o artificiale e nemmeno di qualcosa che vi fa pensare immediatamente a un dolce. Questo balsamo ha un profumo gentile e soave, che credo sia principalmente legato alla presenza di Calendula tra i suoi ingredienti. 

Io, lo ammetto, dopo averlo applicato sulle labbra, spalmo il resto sulle mani, ottenendo un doppio utilizzo  e un doppio scopo: questi prodotti così bio soffrono - giustamente- gli sbalzi di temperature e tempi di utilizzo troppo lunghi. Poichè 15 ml non sono pochi, a dispetto del numero che potrebbe parere piccino, cerco di evitare di doverne gettare parte perchè andata a male. E nel frattempo faccio del bene alle mie mani (adesso come minimo arriva la signora Latte e Luna e mi rimprovera...).  

Sì, perchè non ve l'ho detto finora ma questo burro è strepitoso. Leggerissimo una volta applicato, nutre in profondità le labbra, riparando le piccole screpolature e ammorbidendole. Lo uso soprattutto quando durante la giornata ho applicato prodotti che hanno messo a dura prova le mie labbra e sempre, al mattino dopo, avevo di nuovo le mie labbra e la mia morbidezza. 

Anzi, a dirla tutta, già poco minuti dopo l'applicazione sento di stare meglio. Questa è una cosa che mi ha colpito moltissimo perchè di solito i prodotti bio, nella mia esperienza, sono più lenti (ma più efficaci) nell'azione mentre in questo caso ho un effetto di sollievo immediato e uno di lunga durata. E quindi direi che sì, questo balsamo entra prepotentemente tra i miei prodotti preferiti, anche tenendo conto del prezzo: 7€, e devo un ringraziamento speciale a Maura, per avermelo fatto scoprire. 

Ora che Latte e Luna sta lanciando le sue acque profumate, le Moods in Water, mi auguro di trovarle disponibili sul sito perché mi sa tanto che vorrei provarle:)

Lo ricomprerei: sì

Lo consiglierei: sì

Lo regalerei: sì      

Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.

 

L'apostrofo rosa #64

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Rossetto: Nabla Cosmetics Diva Crime Alter Ego 

Sì, ho preso Alter Ego. Non perchè creda sia così profondamente diverso da All Fired Up nel colore, ma nella texture. I matte MAC non sono mai stati il massimo del comfort mentre lui....

Buongiorno Gufette!

Ispiresciònal post #86

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Quel che (non) resta del mese #23

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Ritorna, dopo un mese di assenza, la rubrica dei finiti. Pur avendo accumulato due mesi però i prodotti che ho finito sono davvero pochi. 

Il perché è presto detto: marzo è stato mese di viaggi, e quando vado fuori interrompo quasi ogni mia beauty routine e vado di sample a go-go. E Aprile è stato un mese complicato e intenso, pieno di impegni, scadenze e stanchezza: mea culpa, mea grandissima culpa ho trascurato ogni mio buon proposito e abitudine. Diciamo pure che riprendere questa rubrica è anche un modo per riprendere in mano i miei ritmi e ritrovare il tempo per me. Sempre detto io che questa rubrica ha un vero e proprio valore terapeutico!

Nel frattempo, ecco la striminzita foto di gruppo dei finiti di Marzo/Aprile

 

Di alcuni di questi prodotti abbiamo già parlato: il primer Bourjois, il Mascara Princess Lash Essence (prontamente sostituito con quello verde, vedremo se sarà pari amore).

Degli altri parleremo a breve, anche se sono prodotti molto noti: il bagnoschiuma Dove, lo struccante bifasico L'Oreal, lo scrub corpo Alverde. Forse giusto delle salviette struccanti Bourjois si parla meno in rete ma per i soliti maledetti motivi di distribuzione/reperibilità.  

No, nessuna crema viso e nemmeno corpo. Nemmeno un olio o uno shampoo. Sono un disastro e in questo periodo ho aperto e iniziato mille cose, senza particolare costanza e cura. L'ho detto: mi sono sballati tutti i ritmi e le abitudini e le sere in cui sono andata a letto con solo un po' di burro cacao e crema mani sono state moltissime. E molte anche senza nemmeno quel minimo di cura.... Insomma, mi sono struccata e lavata, come si nota. Ma per il resto poco davvero. 

Ditemi che non sono la sola, ditemi che capita anche a voi e che poi, in preda a raptus violenti, vi giurate che non succederà mai più. Fino al prossimo periodo di stanchezza :D    

Di borse e ritardi....

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Niente. Vi tocca anche oggi una foto pietosamente filtrata del mio outfit del giorno- il vestito è un HM- dato che anche oggi ho fatto tardi e mi sono incartata. 

Poi i vostri commenti di ieri hanno fatto benissimo alla mia autostima, e allora gongolo un po' (grazie).

Da lunedì ritorna l'apostrofo rosa, promesso. Buon fine settimana, gufette!  

Non è tutto oro quello che è verde ( o rosso)

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Il mondo dei rossetti ecobio mi è ancora relativamente sconosciuto. Non so dirvi bene perchè- e magari prima o poi dovrò rifletterci un po'- ma raramente mi attirano e penso sempre che avranno rese meno performanti dei tradizionali. 

Com'è e come non è, non ne avevo mai preso uno finchè, grazie a uno swap con Manuki, non è arrivato tra le mie mani questo Benecos Natural Lipstick Dark Red

Mi sono detta che per iniziare la mia esperienza, un Dark Red era davvero il colore adatto.

Su di me perde molto della sua componente rossa, tirando fuori una spiccata nota marrone, forse aiutato anche dall'effetto frost. Per fortuna però non mi catapulta immediatamente negli anni '80, dato che resta comunque rosso, a suo modo. Lo potete vedere all'opera qui e qui, bellamente falsato dalle luci del mattino ma relativamente fedele... 

Ovviamente quello che mi aspettavo è che fosse il rossetto più confortevole che avessi mai provato. Che scorresse via come seta e mi facesse ritrovare le labbra idratate e nutrite a fine giornata. Duole dirlo, ma non è proprio così. 

Certo, non mi secca le labbra. Ma non è che noti chi sa quale differenza a fine giornata con un rossetto tradizionale eh...E sì, non è difficile da applicare ma non è nemmeno tra i più piacevoli che abbia mai usato. Il primo dubbio è stato: come scorre e accarezza il silicone non ce n'è per nessuno? Onestamente, non credo. Ho imparato a mie spese, con i miei capelli, che una volta scoperta la differenza tra l'effetto seta del silicone e quello di un vero ingrediente nutriente non si torna così facilmente indietro. 

Credo piuttosto e più semplicemente che non tutto quello che è Ecobio sia perfetto e meno che meno per me. 

Resta un onesto rossetto, dalla durata media (non resiste a un pranzo, e pretende un ritocco perchè svanisce a chiazze su di me) e dal prezzo più che ragionevole- poco meno di 5€. Ma niente, davvero niente a che vedere, per quanto mi riguarda, con l'Ilia Beauty di cui riparleremo...   

Lo ricomprerei: no

Lo consiglierei: nì. 

Lo regalerei: no

L'apostrofo rosa #63

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Edizione stra speciale. 

Ho fatto tardi tadissimo per coordinare borsa e scarpe (avete presente il faticoso travaso di ogni bene? Eh...) quindi vi tocca, pietosamente filtrato da Instagram, il risultato finale....

Ma.... questo tipo di post ogni tanto vi piacerebbe??

I want to allow myself joy

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Ora che Mister Hermoso è tornato a casa, sto recuperando la visione di alcuni film di quest'inverno passati su Sky Cinema (abbiamo santificato già la funzione registra di My Sky? No? Ecco, facciamolo ora). 

Tra questi, c'è Her, un film che mi aveva incuriosito dalla sua uscita nelle sale e che ero sicura avrei detestato e trovato vagamente inquietante. 

Mi aspettavo un'accozzaglia di luoghi comuni e ovvietà. Una storia banale che mirasse a raccontare che l'amore virtuale non è mai bello come l'amore vero. E ammetto che il fatto che il fatto che fosse stata scelta la Johansson come voce di cui innamorarsi mi irritava, dato che trovo sia sexy come un pesce lesso (la voce, non il suo corpo). Ma ne avevo anche sentito dire molto bene, e il dubbio di avere torto io mi era rimasto. Ho premuto registra la sera in cui è andato in onda e recentemente l'ho finalmente visto.

La storia è presto detta: in un futuro non molto lontano vengono creati sistemi operativi intelligenti che imparano dai loro errori e hanno una loro personalità. Nel giro di poco tempo molti si innamorano di questi sistemi e nascono coppie miste. Noi seguiamo una di queste storie, fino alla sua fine (che non vi svelo, ma una punta di banalità ce l'ha anche se è abbastanza inaspettato). 

Inizialmente ho giudicato la storia come al limite della fantascienza. Poi man mano, lo ammetto, ho accettato il punto di vista del film che racconta l'amore in una sfumatura diversa, relativamente privo di pregiudizi. Ed è forse questo l'aspetto che mi è piaciuto di più, quando appunto il protagonista confida i suoi dubbi su una storia d'amore virtuale alla sua amica e si sente rispondere che forse l'amore è l'unica forma di insanità mentale ammessa nel nostro mondo e che tutto è estremamente fugace per cui, finchè dura, bisogna "autorizzarsi" alla gioia. Ecco. Questo è un pensiero che mi è sembrato valido per tutte le storie d'amore, con chiunque. 

In fondo, se è vero com'è vero che ci innamoriamo soprattutto della testa di una persona e non del suo fisico o dei suoi capelli nè della sua altezza, perchè allora non di un essere che è "puro spirito"?

Comunque, per tutto il film ho temuto il momento in cui il sistema si impallava e andava resettato. :D

L'apostrofo rosa #62

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Rossetto: Revlon Color Bust Matte Balm Standout

Shhhhh...forse arriva il bel tempo.... 

La versione di Hermosa #31

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Prometto che questo è l'ultima Versione di Hermosa non strettamente cosmetica per un po', giuro. Ma oggi mi faceva davvero piacere raccontarvi di un nuovo sito, YourBrand.camp 

 
Cos'è? E' una piattaforma di collaborazione e cocreazione. Un progetto un po' folle- dato lo sconsolante panorama in rete: qui trovate tutti i dettagli. Quel famoso valore aggiunto che si può creare quando aziende e blogger decidono di incontrarsi senza pre-giudizi.

In pratica, se decidete di iscrivervi (non dovete avere un blog, basta essere presenti on line sui social) e la vostra richiesta viene accettata potrete decidere se, come e in che misura e a quali campagne partecipare. Ed è retribuito (ah, quanto ho amato leggere che "crediamo che ogni contributo di qualità vada remunerato"). Non solo con voucher acquisti ma con consulenze o formazione. 

Assieme a tutto questo, "alcuni redattori di tutto rispetto: ognuno di loro avrà delle passioni da raccontare.... di ispirazione per approfondire alcuni vostri  interessi". 

Lo dicono loro, giuro. Il fatto che ci sia anche io è per me un onore e una fonte di ansia non indifferente: io sono brutalmente abituata a scrivere sempre e solo per conto mio, trovare un tono "editoriale" mi viene ancora difficile ed è un sfida notevole.  

Ma, com'è il detto? If it's not scary it's not worth doing.

E poi si dice che bisogna fare almeno una cosa nuova all'anno. Ecco. Questo è il mio progetto. 

E una delle cose bellissime è che diventerà nostro, assieme a chi ci sarà. 

Questo post nasce da una collaborazione con YBC su own your conversation

L'apostrofo rosa #61

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Rossetto: Bourjois Aqua Laque Viens si tu roses

Ora che ve lo sto postando, mi rendo conto anche io che questo sorriso ha qualcosa di inquietante.... sarà che sacramentavo per l'alta quantità di giallo in ogni foto???

Date retta a Jacques Brel

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Quando vi ho presentato i prodotti di  Natura House uno di quelli che incuriosì di più sia voi che me fu il loro scrub Simply Rose (indice di naturalità 94,8%). 

Ho iniziato ad usarlo subito, come prodotto da detersione al mattino un paio di volte alla settimana. Essendo molto delicato dato il suo ottimo INCI posso farlo senza alcun timore ed è rapidamente diventata una piccola coccola per iniziare meglio la giornata.

Ha una consistenza media, nè troppo denso nè troppo  liquido e già dal primo uso lascia la pelle più luminosa e protetta. Sì, protetta. E' come se una volta risciacquato il mix di oli e burri presente (olio di Soia, glicerina vegetale, burro di Karitè, olio di Rosa mosqueta, olio di Macadamia) restasse a difendere la pelle. Ovviamente, è solo una mia sensazione, non posso dirvi che abbia alcuna solida base scientifica o tecnica. Quello che posso dirvi è con la costanza nell'utilizzo la pelle cambia ed i suoi effetti diventano sempre più duraturi: la pelle ne guadagna in luminosità e freschezza non solo subito dopo l'utilizzo ma in generale.

Quando l'ho aperto, avevo un vero enorme timore: il profumo. Ma ho scoperto che questo scrub, tra i suoi molti pregi (non ultimo un prezzo più che ragionevole: 6,30€), ha anche un profumo delicato e piacevolissimo. 

Vi ho detto più volte che non amo i prodotti alla rosa ma con questo prodotto ho finalmente capito una cosa: non amo i profumi di sintesi e industriali alla rosa. Ma il profumo della rosa vera, quello, lo amo. Ecco perchè dopo aver usato questo scrub, canto assieme a Brel. 

Lo ricomprerei: assolutamente sì

Lo consiglierei: assolutamente sì

Lo regalerei: assolutamente sì 

Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.

L'apostrofo rosa #60

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Rossetto: Revlon ColorBurst Lip Butter Wild Watermelon 

Sì, il famoso separato alla nascita Guerlain. Arriverà il post dedicato e sarà la famosa volta in cui parleremo finalmente della spinosa questione dei dupe....

Ispiresciònal post #85

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