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[Tag] 5 buoni propositi per il 2015

gennaio 30, 2015
Beauty e Lifestyle Blog
Taggata dalla prezzemola Parola di Deirdre (che si è inventata questo tag con le ragazze del blog Biancaneve Makeup) arrivo anche io a riflettere sulle mie abitudini cosmetici e a darmi nuovi obiettivi per questi prossimi 12  mesi. Vabbè, 11. Vale lo stesso no?? :D


Confesso: tutto sommato sono abbastanza soddisfatta delle mie abitudini beauty: c'è sempre da migliorare, ma non sono riuscita a trovare enormi pecche. Ovviamente, se non consideriamo come un problema il fatto che ci sono sere in cui sono così stanca che mi trascino a letto senza eseguire nessuna routine beauty (eccetto lo struccarsi: quello, sempre). Questo post è stato comunque una splendida occasione per "fare il punto" e individuare alcuni miei punti deboli.... scopriamoli assieme.

Skincare viso

Il contorno occhi. Non le occhiaie che, come noto, fanno indissolubilmente parte di me, proprio il contorno occhi. Se c'è una cosa che trascuro, è lui. 90 volte su 100 con l'applicazione della crema notte mi sento a posto. Peccato che non sia così. Sono ufficialmente alla ricerca di un contorno occhi così piacevole che mi faccia venire sempre voglia di usarlo: consigli in merito? Voglio coccolare al meglio le mie rughe d'espressione- perchè, per fortuna mia, sono una che sorride tanto e non intendo cambiare.


Skincare corpo

Qui sono bravina: faccio uno scrub ogni domenica e applico (quasi) sempre una crema o un olio idratante dopo la doccia. Dove pecco è sui prodotti specifici anticellulite e rassodanti: il problema qui è la costanza. Passo intere settimane senza applicarli, soprattutto d'inverno quando restare nature per un minuto mi fa pensare che morirò di freddo. 


Migliorerò. Magari da marzo in poi, quando non vado ingiro così appena uscita dalla doccia... 

Skincare capelli

Anche qui: ogni domenica ci scappa una maschera/impacco. Dove sono tremendamente carente è nella parte styling. Devo imparare a fare una piega decente. L'arrivo della frangetta mi ha già aiutato molto, quando finalmente deciderò che phon prendere non avrò scuse e partirà la lotta al "bad hair day". In alternativa, potrei decidermi a scovare la mandria che passa ogni notte per la mia camera da letto, e convincerla a cambiare percorso..



 
Makeup&nails

Saltiamo allegramente le unghie: continuo a non avere particolare desiderio di smalti e le cure che dedico loro ogni sera (crema mani e olio per unghie) mi paiono sufficienti. Sul Makeup invece ce ne sarebbero molti. 

Ne scelgo uno, che vale per molte cose: godere meglio di quello che ho già, recuperare prodotti usati solo poche volte e sperimentare, sperimentare, sperimentare.


 Alimentazione

Per chi come me ha sempre combattutto con il sovrappeso, questo è forse IL tasto. Fortunatamente quest'estate ho incontrato sul mio cammino una nutrizionista splendida: ho perso i kg che avevo in più e- MIRACOLO- anche ora che non sono più a dieta ferrea il mio modo di mangiare ne risente positivamente. Vorrei riuscire a ridurre ancora di più il consumo di carne e pesce e aumentare a dismisura frutta e verdure. A volte penso di ritornare ad essere vegetariana. Ma non so se sono pronta di nuovo.

Dieta o no, quello che mi ha veramente aiutato e che mi è rimasto ancora ora e mi accompagnerà di certo per tutto questo 2015 è l'attività fisica. Correre è una droga maginifica. Man a mano ho smesso anche di vergognarmi della mia goffaggine e a scegliere i percorsi non in base a quanto poco fossero frequentati ma solo per il panorama più bello. Mi capita ancora di vergognarmi un po'. Allora penso a questo video bellissimo - parte della campagna This Girl Can- e scelgo comunque il percorso più bello.



Bonus track 

Vorrei riuscire finalmente a crearmi quella scatola per i sample da suddividere per tipologia. Tenendo conto che l'idea è di due anni fa, i tempi sono maturi per la realizzazione....


Ecco la mia lista. Siccome nello scriverla mi sono divertita molto e ho trovato molto utile farlo, vi taggo tutte nessuna esclusa. Nel frattempo, ditemi che ne pensate dei miei buoni propositi: dite che ce la farò? Abbiamo qualche buon proposito beauty in comune?

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L'apostrofo rosa #14

Beauty e Lifestyle Blog



Ogni volta che uso un prugna/violaceo lo rivaluto un po'.... oggi ho scelto questo, nella speranza di illuminare il volto e mascherare la stanchezza. Che dite, ci sono riuscita??

 
Ecco... secondo  me no :D

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Audentes fortuna iuvat *

gennaio 29, 2015
Beauty e Lifestyle Blog
Mentre scopriamo dalle Beauty Blogger straniere le prossime novità di casa Kiko (che è un po' come quando un conoscente ti racconta che la tua cara amica ha un vestito nuovo strepitoso e tu l'hai vista una settimana fa e non ne sai niente: ci si resta male) io vi parlo dei loro Color-Up long lasting eyeshadow della Daring Game.

 


E' stato il primo prodotto Kiko che ho comprato dopo eoni. A pensarci bene: l'ho degnato di attenzione perchè ne parlo bene la divina Lisa... vuoi vedere che tanto torto non hanno a scegliere chi scelgono? Comunque sia: da tempo non riuscivano più a interessarmi al punto tale da spingermi all'acquisto. Inizialmente ne presi due. Il fatto che ormai ne abbia 6 su 7- complici i saldi- vi anticipa largamente quanto mi siano piaciuti. 

Sono, semplicemente, ottimi. Mi piacciono da usare come ombretti in senso classico, si comportano benissimo come pseudo-matita (usando il pennello per eyeliner) e sono una base perfetta per altri prodotti in polvere. 

Hanno una durata eccezionale: sono i soli prodotti, ad oggi, che uso senza base occhi e resistono davvero. E' da lì che mi è venuta l'idea di usarli al posto del pimer occhi e non me ne sono pentita per niente. Vi ricordate la palette di primer occhi della Sleek tanto deludente? Ecco: loro invece sono perfetti.

E' vero che non riesco ad applicarli direttamente: a differenza di altri prodotti occhi in crema a stick, anche dello stesso brand, questi sono così densi che ho bisogno sempre di un pennello per non sembrare una che si è truccata con i pastelli a cera. Per fortuna, questa loro caratteristica- che è probabilmente parte della ragione per cui durano così a lungo e così intatti sulla mia palpebra- non mi impedisce di lavorarli una volta sugli occhi. E se riesco io a sfumarli, vuol dire che è assolutamente alla portata di tutte farlo. 

Anche la gamma di colori scelta mi piace: è abbastanza completa e varia. Se al posto di quel rosa così chiaro avessero inserito un grigio scuro/nero chiaro* avrei apprezzato di più, e probabilmente oggi avrei tutte le referenze.     

*perchè esiste il nero chiaro, lo sappiamo tutte.     

Come vi dicevo all'inzio, ora sono in saldo. Se aderite al loro programma punti Kiko Rewards (finalmente è arrivato!) avrete anche un ulteriore sconto del 10%. Se ancora non li avete presi, se siete scettiche, prendetene almeno uno: tanto poi tornerete a prendere gli altri.  

L'unico dubbio è: sarà stata la fortuna degli audaci o sapranno mantenersi a questo livello altissimo?


Li ricomprerei: sì. Mi auguro lancino nuove referenze.

Li consiglierei: sì

Li regalerei: sì  



*se il titolo è troppo contorto, avvertitemi


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L'apostrofo rosa #13

Beauty e Lifestyle Blog



Preso al Cosmoprof dello scorso anno, uso poco questo Lip Lacquer perchè pretende labbra perfette, senza nemmeno una piccola imperfezione. Oggi ho osato, e tutto sommato non mi dispiace.

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A lume di candela

gennaio 28, 2015
Beauty e Lifestyle Blog
Quando ho visto questo film ero super convinta che fosse stato programmato anche al Cinema. E’ stato solo cercando notizie in rete per scrivere questo post che ho scoperto essere stato giudicato “troppo gay” per la grande distribuzione addirittura in fase di produzione. Non so spiegarvi in quanti modi l’idea che esista qualcosa di “troppo gay” mi disturbi e irriti.

Un motivo in più per parlarvi di Behind the candelabra, comunque.


La storia è vera: è davvero esistito un Liberace che tra gli anni 50 e 70 ha avuto il cachet più alto del mondo che ha avuto un amante molto più giovane di lui e che  aveva fatto di un certo kickt un forma d’arte così sublime da renderlo meraviglioso. Guardando il film credevo che le scene fossero esagerate per licenza “filmica”. Guardando le foto dell’epoca mi sono resa conto che invece sono addirittura sottotono rispetto alla realtà. 
 



La storia è raccontata dal punto di vista del suo giovane compagno: tutte le follie, gli eccessi sembrano quasi essere percepiti come normali, nel momento in cui succedono. Un giro di giostra pericoloso e folle, dei cui rischi ti accorgi solo quando la giostra si ferma, pieno di incredibile fragilità e umanità. 

Liberace, che visse nel terrore che la sua omosessualità venisse scoperta e addirittura fece causa al Daily Mirror per aver detto che era gay (e la vinse) morì di AIDS nel 1987. Inzialmente, non fu dichiarato, ma quando venne ordinata un'autopsia per stabilire con certezza le cause della morte divenne di dominio pubblico. Forse questo è l'aspetto che più mi ha colpito: l'accanimento verso un uomo che aveva, e saranno pur stati fatti suoi, deciso di non rendere pubblico questo aspetto della sua vita. Una violenza inutile e irrispettosa. 

Il film a suo modo gli restituisce un po' di quello che gli è stato tolto: ce lo racconta umano, innamorato, frivolo ed egoista. Persona, a prescindere dai suoi gusti sessuali.


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L'apostrofo rosa #12

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Vi ho dovuto linkare il sito spagnolo per questo rossetto, regalo di Mister Hermoso: ero convinta si trovasse anche da noi ma a quanto pare mi sbagliavo... 

In ogni caso, non fidatevi delle foto: oltre alla luce pessima, l'ho applicato con il pennello "smorzando" di molto il colore. Da puro, è forse il rosso più rosso tra i miei rossetti.

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La versione di Hermosa #20

gennaio 27, 2015
Beauty e Lifestyle Blog

La scorsa settimana si è tenuta a Milano una bella iniziativa: VestiMIcon gusto”.



Ve ne parlo per due motivi: uno, il principale, è che l’evento è stato interamente ideato ed organizzato dagli studenti del corso di Turismo Culturale e Sviluppo del Territorio – Laurea magistrale in Economia e Gestione dei Beni Culturali e dello Spettacolo dell’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Non conosco nessuno di loro personalmente, ma le mail che ho ricevuto trasudavano a ogni pixel entusiasmo e buona volontà. Ed erano senza dubbio meglio scritte di altre che ricevo da pseudo PR professioniste.

Ma ve ne parlo anche perché trovo che il tema portante dell’evento sia davvero interessante: un approccio più consapevole verso se stessi e l’ambiente, pensando a Milano come una cornice ideale non solo in vista dell’EXPO ma anche per tutto quello che può offrire. Mi è piaciuto molto anche il punto di vista scelto per parlare di moda: per la sfilata che ha avuto luogo dopo il dibattito si sono volutamente allontanati dai lustrini e dai grandissimi nomi scegliendo nuove firme che trovano nel riciclo e nell’uso creativo la loro cifra stilistica (no, giuro, questa frase non c’era nella cartella stampa. Sto pericolosamente diventando profesciònal).

Non potendo essere presente ho curiosato on line tra le varie proposte innamorandomi di alcuni brand/progetti perdutamente: Knitlab, con tutti i suoi tutorial sul lavoro a maglia, che forse riuscirà finalmente a farmi andare oltre alle esercitazioni dritto/rovescio, i gioielli di Giovanni Scafuro e le collezioni di Altriluoghi stampate con colori a base di verdure e spezie.


Mi sembra siano stati scelti con intelligenza e coerenza: sono l’esempio di un binomio- Milano e Moda- che per me non smetterà mai di esistere ma che non può “sedersi sugli allori” e che invece deve trovare il modo di uscire fuori dagli schemi noti e rovescarie e stravolgere gli stereotipoi che gli sono stati cuciti addosso- a volte con ragione a volte meno. 

A voi piacciono i brand proposti? Invidiate un po’- come me- chi ha la fortuna di fare progetti di fine corso così interessanti? Credete che Milano e l'italia riusciranno mai a slegarsi da certi stereotipi?

Vi lascio con un video sui nostri "luoghi comuni", a riprova di come si  possano scardinare, senza negarli... 



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Buongiorno principesse!

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27 gennaio 1945- 27 gennaio 2015

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Scusami, sconosciuta commessa Sephora

gennaio 26, 2015
Beauty e Lifestyle Blog
Ormai credo lo sappiate tutte: quando non ha un desiderata specifico, Mister Hermoso mi regala rossetti chiedendo alla commessa “il rosso più rosso che avete”. Se teniamo conto che l’ultimo arrivato secondo questa modalità è stato il Rouge Dior in rouge cannage  direi che non è per niente una cattiva idea no?


A prima vista mi ha spaventato un po’: non essendo il tipico rosso a base blu che uso sempre, temevo potesse starmi davvero male. Ho mentalmente maledetto la commessa ed ero già rassegnata a doverlo usare sempre con matite di base che lo modificassero profondamente. Però, dato che provare non costa niente soprattutto quando si tratta di make up e basta uno struccante, ho provato ad usarlo anche da solo. I vari risultati potete vederli qui.

Eliminato il timore che virasse al marrone- scusa, commessa maledetta inopportunamente- ho lasciato che la mia gioia diventasse totale. Questo infatti è un rossetto gioiello, un pezzo da collezione senza ombra di dubbio. Bello nel packaging, anche se leggermente insolito: la confezione rettangolare e squadrata è rara da trovare. A me non dispiace per niente, sia perché riesco a trovarlo subito tra i tanti che ho- ma mi rendo conto che è un vantaggio che solo chi è collezionista- sia perché, e questo è un vantaggio per chiunque, è più facile da infilare in un beauty/astuccio/tasca…. Insomma, se come me giocate a tetris con i prodotti da portate in giro.

Siccome Dior non è diventato Dior a caso, il packaging è solo il primo dei suoi aspetti positivi: la modulabilità, facilità di applicazione e durata (ovviamente per un rossetto non di lunga durata) sono strepitose. Ma l’aspetto che più  mi ha colpito di questo rossetto è stata l’idratazione: non solo non sentivo nessuna sensazione di secchezza, nemmeno dopo ore ma le mie labbra sembrano (e sono) più morbide e piene. Credevo onestamente che fosse più che altro un effetto cromatico, legato alla pigmentazione e ai giochi di riflessi e che il resto della sensazione la costruisse la mia mente. Quando però ho letto la descrizione ufficiale presente sul sito, ho capito che non sono totalmente pazza. 

Il Rouge Dior infatti contiene infatti criste marine, che serve a levigare e rimodellare le labbra. Tra l’altro, si può non apprezzare la strepitosa introduzione contenuta nella descrizione, quando si legge “Per un colore perfetto, prima di tutto, bisogna avere labbra perfette”? Perché, siamo oneste, puoi avere il rossetto più bello di questo mondo, sa non fai un buon scrub labbra resterai sempre inguardabile.  Una ola di approvazione per Dior quindi, che se n’è ricordato e ha inserito, in un rossetto bello e con ottima resa, un ingrediente che aiuta a tenere le labbra “a posto”. 


Lo ricomprerei: sì. Probabilmente l’Illusion

Lo consiglierei: sì.

Lo regalerei: sì.

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L'apostrofo rosa #11

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Questo fine settimana ho messo in ordine i miei rossetti. Non chiedetemi perchè non stessi più usando questo lip stain Essence, perchè non lo so.

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Ispiresciònal post #75

gennaio 25, 2015
Beauty e Lifestyle Blog

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Alla ricerca del tempo perduto

gennaio 23, 2015
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C’è qualcosa di incredibilmente bello nell’usare alcuni prodotti che hai portato con te durante le vacanze quando poi sei tornata a casa: ti basta sentirne il profumo per essere di nuovo in vacanza. Questo è quello che mi succede quando uso il duo delle Authentic Formulas Davines che ho usato quest’estate





L’intera linea sembra pensata specificamente per essere portata in viaggio: tutti i prodotti sono multifunzione… per chi lotta con le dimensioni del beauty molto più che con quelle della valigia, una manna dal cielo. In questo caso particolare, il Nettare Lavante può essere usato sia come Shampoo che come Bagnoschiuma mentre il Balsamo ha addirittura tre usi diversi: balsamo capelli, crema corpo (da risciacquare) e detergente viso. Fu proprio questo loro aspetto a farmeli infilare in valigia.

Come sempre in casa Davines, parliamo di prodotti che uniscono ricerca e rispetto per l’ambiente: entrambi contengono il 98% di ingredienti di origine naturale (ovviamente non contengono parabeni, siliconi, coloranti artificiali e PEG) e sono arricchiti da olio di cartamo da agricoltura biologica. Il cartamo è un olio che, grazie alla sua particolare composizione ricca di acidi grassi, unge molto poco- quando usato puro si consiglia di non risciacquarlo nemmeno- e idrata moltissimo: inserirlo in prodotti lavanti multiuso mi è parsa un splendida idea.

Hanno un profumo bellissimo: come detto per me ormai profumano anche di vacanza e relax ma l’ho apprezzato dalla prima volta. Delicato senza per questo essere troppo tenue, ci ritrovo sempre una nota quasi pungente, probabilmente dovuta alla presenza di essenze naturali agrumate ( bergamotto, mandarino e eucalipto tra le altre). Frizzante ed inebriante sono le parole a cui l’associo pensandoci. E hanno un packaging bello ed elegante, che fa sempre piacere guardare.

Sì, ok: sono belli, rispettosi dell’ambiente e profumano di buono. Ma funzionano? Sì, funzionano.

Ho dovuto imparare a dosare il Nettare: ne basta davvero poco e io inizialmente ne usavo troppo, perdendomi gran parte dei suoi vantaggi e pregi, soprattutto per i capelli. Quando però ho capito come usarlo, è nato un grande amore: pelle e capelli hanno sempre enormemente apprezzato, sia che li stessi utilizzando d’estate- dopo gli stress marini- o d’inverno. Il Balsamo poi è incredibile: lascia la mia pelle morbidissima ma allo stesso tempo riesce a struccarmi magnificamente.

Sono le mie Madeleines dell’estate, e restano perfette anche per l’inverno. 

Li ricomprerei: sì. Così come il burro e l’olio della stessa linea, di cui riparleremo…

Li consiglierei: sì.

Li regalerei: assolutamente sì. 


Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.

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L'apostrofo rosa #10

Beauty e Lifestyle Blog





Io lo so, non potete più vivere senza sapere come sta andando la gestione capelli post- frangetta. Solo per questo, mica perchè sono vanitosa e mi piace come sono venuta, vi posto un faccione a tradimento....


Buon fine settimana, bellezze!

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MACome mi trucco??

gennaio 22, 2015
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Prima di Natale ho preso parte a una Mac Technique. Suppongo che tutte sappiate in cosa consistono: una classe di trucco, con un loro Make Up Artist. Un paio d'ore in cui si imparano cose nuove, con focus diversi, a seconda delle partecipanti e del tema scelto. Ho anche scoperto che, almeno per il corner della Coin di Napoli, non bisogna obbligatoriamente aspettare che siano loro ad organizzarle: se siete almeno tre e li contattate, si può sempre fare.

Noi eravamo le "quattro dell'apocalisse", qui ci vedete alla fine della lezione: se non mi riconoscete, è tutto merito del Mua. Le altre, invece, dico che sapete chi sono: Myriam di Modemoiselle (tutte le foto sono sue), Alessandra di My Make Up Corner e Laura, di Tentazione Make-up. Sì, decisamente ero in ottima compagnia. 


Abbiamo deciso assieme a Vincenzo, il Make Up Artist che ci ha seguite, di concentrarci su alcune tecniche di contouring e trucco fotografico. La vostra Hermosa, appena ha sentito la parola contuoring a inziato a saltellare contenta e a proporsi come "modella". Ho infatti scoperto che imparo  moltissimo quando non solo vedo dal vivo certe tecniche ma quando sono applicate su di me: sento esattamente la direzione che prende il pennello, la pressione che viene esercitata etc.

Certo, questo ha significato l'espormi impietosamente con tutte le mie occhiaie e miei difetti pubblicamente e poi- ovviamente- anche in rete. Ma quando il dopo è così bello, un prima impietoso è un prezzo che si paga volentieri....





Ho scoperto molte cose mentre mi trasformavo da bacarozzo in quasi guardabile: che il mio volto non è rotondo- come avevo sempre pensato, ma rettangolare. Io confondevo il mio essere cicciotta con la forma del mio viso....

Ma soprattutto, ho scoperto un modo per neutralizzare le mie famose permanenti occhiaie: mescolando un po' di rosso al correttore. Questo piccolo accorgimento cromatico infatti  può fare una differenza gigantesca e le foto lo testimoniano perfettamente.

Al momento contouring credo di essermi dimenticata di tutto e tutti e di essermi concentrata esclusivamente sul come fare (e dove farlo: a seconda della forma del viso infatti le zone da scurire/illuminare sono diverse). Anche in questo caso, credo che la foto lo testimoni a meraviglia: non si capisce bene se sia più concentrata io o Vincenzo!





E, last but not least, ho imparato a non evitare come la peste certi colori. Avevo sempre pensato che All fired up fosse un colore che mi stesse malissimo. Talmente certa ne ero che non l'avevo nemmeno mai degnato di uno sguardo. Quando mi è stato proposto per completare il make up scelto, ho accettato più per dimostrare agli altri che mi stesse male che per curiosità. Indovinate chi aveva torto tra un MUA professionista e una amante di rossetti??

Questo è forse, in generale, l'aspetto che più mi ha colpito: da queste due ore ho imparato tantissimo non solo sul tema del contouring e del trucco fotografico ma su molti altri aspetti del mondo della cosmesi: quel passaggio di 20 secondi in cui Vincenzo mi ha truccato gli occhi, giusto per non lasciarmi così "a metà", mi ha lasciato senza parole e mi ha insegnato moltissimo comunque. Sapete bene tutte che non sono esperta e che non posso che definirmi che una dilettante appassionata ma i piccoli trucchi che ho imparato sono passati immediatamente a far parte della mia routine cosmetica: riesco a coprire meglio le mie occhiaie, a fare un leggerissimo contouring ogni giorno ed è cambiato anche il mio modo di truccare gli occhi.  

Sarà stato forse anche merito della splendida compagnia e dell'ottima intesa creatasi con il MUA, ma io davvero sono uscita da lì felice e contenta. Si nota??

       
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