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Povera ma ricca




Vado ad diventare più povera (così tornerò più ricca).


Curiose ? Vi lascio un indizio.... 




e la settimana prossima vi racconto tutto, promesso!
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Tutto quello che ho imparato sui tatuaggi, tatuandomi. #afterink 2 (la vendetta)

Vi ho raccontato quello che ho imparato sui tatuaggi, parlandovi del prima, del durante e del dopo (qui qui e qui). L'ho fatto perché  anche se mi ero preparata tanto, studiando, leggendo e documentandomi ma alla fine alcune cose le ho scoperte solo vivendole. 

Come per esempio che, fatto un tattoo, nel 99% dei casi ne vorrete ancora.  





O come il fatto che alla vigilia del mio terzo tattoo *ammicca felice* sono certa che il racconto che voglio scrivere su di me, voglio che sia scritto da sole donne. 

O ancora quello di cui parliamo oggi, che è un aspetto di questo mondo a cui non avevo mai pensato: come il resto del mondo si relaziona al mio essere tatuata. 

Quando ho deciso di tatuarmi e durante tutto il processo io ho pensato solo e soltanto a me. A che disegno volevo, a dove posizionarlo, a se avrei sentito dolore e a come curarlo dopo. Il giudizio/parere dell'esterno è un elemento che, semplicemente, non ho minimamente preso in considerazione.   

E' stato solo dopo che mi sono resa conto che invece il mio tatuaggio è qualcosa su cui molti, moltissimi -diciamo pure troppi?- si sentono in diritto di commentare o discutere. Anche emeriti sconosciuti. O il tuo capo a lavoro (ma nessuno mi ha chiesto di coprire nulla).

Non vi sto parlando di chi vi ferma per chiedervi dove avete fatto quel capolavoro. Vi sto parlando di chi vi chiede cosa sia e cosa significa. Ogni santa volta l'ho trovato di un'invadenza e maleducazione fastidiosissima. Al prossimo che mi chiede le coordinate che ho sul piede a cosa corrispondono sto seriamente meditando di dire "a quel paese".  

Di fatto mi pare che le tipologie di reazioni esterne si possano ridurre a tre grandi categorie.

I "oddiomiochehaifatto"

La condanna e lo sconcerto. Mi hanno detto in molti che mi sono "rovinata" e che "poi quando vorrò toglierli sarà complicato". Ho risposto a tutti che anche le rughe mi rovinano ma sono segni del tempo che amo. E questi tatuaggi sono la stessa cosa: ho segnato sulla mia pelle qualcosa che amo. E non vedo perché dovrei non volerli più. 






Volevo aggiungere che anche un matrimonio, quando vuoi toglierlo, è complicato e che questo non impedisce al mondo di continuare a sposarsi ma ho taciuto. Soprattutto perché non trovo utile discutere con persone così poco interessanti eh, non per amor di pace.


I "saiancheiovorreifarloma"  

Se non ti stigmatizzano, si sentono invece in dovere di spiegarti per quale motivo loro non siano tatuati. Alcuni,  letteralmente, si giustificano. Come se il tatuaggio fosse una prova di iniziazione - lo era, ma non lo è più, e di certo non lo è per me- a cui si siano sottratti e stiano cercando di dimostrarti che sono comunque persone meritevoli. 

Il buffo è che tutto questo succede solo nella loro testa. Io non mi sento migliore/peggiore di nessuno dopo essermi tatuata. Mi sento un po' più me stessa, questo sì. Ma non è detto che quello che per me hanno fatto quei tatuaggi valga per tutti. Mi piace sempre ascoltare le storie degli altri ma davvero, tatuarsi non comporta alcuna colpa e nemmeno merito. E secondo  me chi si tatua lo sa. 





Gli "impiccionimaleducatisenzalimiti"

Qui ci trovate anche alcuni "oddiomiochehaifatto" e qualche "saiancheiovorreifarloma", assieme al 99% del resto della popolazione mondiale. Sono tutti quelli che vi chiedono, dai vostri amici ai totali sconosciuti, cosa significa il vostro tatuaggio. Sono la fazione più grande e, fortunata me, quelli che mi irritano di più. 

Ogni volta, vi assicuro, mi sento letteralmente invasa. Trovo questa domanda una violenta intrusione nella mia vita. Non che abbia morbosi segreti dietro i miei tattoo, ma non ho nemmeno alcun  motivo per voler condividere con chiunque la loro storia

Se mai volessi raccontarvi cosa significano, lo farei. Altrimenti, accontentatevi della mia vaga risposta e ringraziate ritirandovi in buon ordine. Perché chiedere sarà anche lecito ma rispondere è cortesia. E io - che odio essere toccata il braccio quando mi si parla, per dire- non sono certa di voler essere cortese quando invadete il mio spazio così: il fatto che il mio tatuaggio sia a vista non implica che debba voler parlare con voi del suo significato né vi autorizza a specularci su. E nemmeno attorno, al fianco o sotto. 

Voi che vedete il mio tatuaggio e ne siete incuriositi, rassegnatevi: ci sono cose di me che non potrete conoscere anche se sono sotto il vostro naso. 

Il mio tattoo è solo il segno grafico di questa verità.




  

Ecco. Sfogone/pippotto finale a parte, ditemi: avete riconosciuto anche voi le categorie? Ve ne vengono in mente altre? Avete altri suggerimenti di autodifesa??

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L''Apostrofo rosa #84







Un lunedì che ha sapore di venerdì (domani ulteriori dettagli): buon giorno bellezze!  
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Ispiresciònal post #23


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Amuri è amaru, ma arricria lu cor

Poco prima dell'arrivo dell'estate, vi ho chiesto aiuto. Ero preda del peggior blocco di tutta la mia vita da lettrice e non riuscivo a uscirne fuori. Mi avete suggerito moltissimi titoli- tutti finiti in lista, grazie di cuore- e mi avete anche ricordato che leggere deve essere un piacere e non ci sono "cartellini da timbrare". Che va bene restare mesi senza leggere, può capitare e non dovevo sentirmi in colpa.

Ma anche nel periodo peggiore, quando ogni libro iniziato con grande entusiasmo è stato abbandonato dopo un centinaio di pagine, non ho smesso mai di sentire quell'irrazionale desiderio- o forse il desiderio più razionale di tutti, chi sa- di voler leggere tutto quando entro in libreria. Né, tanto meno, ho smesso di acquistare libri per puro istinto. 

E' così che ho comprato "La zia marchesa" di Simonetta Agnello Hornby, autrice di cui fino avevo letto solo alcuni libri dedicati alla cucina e che mi erano molto piaciuti. 




Attraverso la storia di tre generazioni della siciliana e aristocratica famiglia Safamita, ed in particolare di Costanza- la zia marchesa del titolo- arriva nelle pagine di questo libro tutto un mondo. Ambientato tra il 1859 al 1895, riesce ad essere un affresco sociale, storico e politico senza mai perdere la sua quintessenza di romanzo. 

Ho molto amato questo libro e tutto quel mondo che ha saputo raccontare. I suoi personaggi sono tratteggiati così bene che mi è sembrato di averli conosciuti davvero tutti, come fossero persone vere, amici di famiglia. Ho sofferto per Costanza come se fosse una mia amica: ci sono stati momenti della lettura in cui mi si è stretto il cuore nel vederla prendere decisioni sbagliate per i migliori motivi al mondo. 

E anche lo scorcio di fine secolo- e della fine di un intero mondo, in questo caso- è raccontato magistralmente. davvero mi sono sentita portata in un mondo di carrozze e feudatari, dove si assisteva alla nascita e all'affermarsi della Mafia come distorta forza dell'ordine.   

La scelta di usare proverbi e modi di dire in siciliano come titoli dei vari capitoli (uno è proprio il titolo di questo post) aiuta a calarsi e a sentirsi parte di quel mondo.  

Il finale per me è stato amarissimo e doloroso, ma nonostante tutto bello. So che è contorto da scrivere così, ma so che mi capirete. Anche nello scegliere un epilogo non scontato, la Hornby è stata brava e le sono stata mentalmente grata per non aver inzuccherato tutto.

E le sono anche grata per avermi tirato fuori dal pozzo nero della non lettura, ricordandomi con una storia così bella e delicata una delle cose che più amo dei libri: entrare in nuovi mondi, lasciando fuori tutte le miserie e le meschinità di questo. 

Mi resta poi l'idea che l'autrice sia una persona interessantissima. Mi piacerebbe moltissimo poterla incontrare e sentirle raccontare della sua vita in Sicilia, magari sedute in cucina, mentre prendiamo un caffè e mangiamo un dolce. Sono sicura che sarebbe un pomeriggio delizioso. 

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L'Apostrofo rosa #83




Rossetto: Lancome Absolu Nu, Rouge Nu



Lo dico sempre, e non ho cambiato idea: l'esperienza rossetto Lancome, nella vita, è un piacere che non bisogna negarsi.  
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L'Apostrofo rosa #82


Rossetto: Bourjois Rouge Edition Pretty Prune



Sì, due giorni di fila con prodotti Bourjois. In realtà, ora che ci penso, non passa giorno in cui nel mio makeup non ci sia almeno un prodotto di questo brand!
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La versione di Hermosa #13

Torniamo a parlare di Yves Rocher su questo blog, per una iniziativa che merita assolutamente. 

Un'edizione limitata di uno dei loro prodotti più amati, il Balsamo Labbra Macadamia, che aiuterà i progetti di miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni  coinvolte nella filiera  produttiva e il cui ricavato sarà devoluto al 100%. 



Con questo progetto Yves Rocher contribuirà all'accesso diretto all'acqua corrente potabile. Perché noi tendiamo a dimenticarlo e a darlo per scontato, ma l'acqua corrente potabile non è per nulla così scontata in certe zone del mondo...  

la piantagione in Guatemala


La raccolta dell'Olio di Macadamia usato da Yves Rocher ha già una filiera ecosostenibile: accanto alla piantagione è stata creata una riserva naturale e la piantagione stessa è come una sorta di villaggio. Gli uomini si dedicano alla coltivazione, le donne alla raccolta e i bambini possono frequentare la scuola all'interno del villaggio. 



Anche il packaging dei tre Balsamo Labbra è un omaggio al Guatemala: le immagini sono infatti ispirate alle "alfombras de asserin", dei grandi tappeti stradali creati con segatura colorata che sono utilizzati per celebrare la Pasqua.


Io li trovo di una bellezza incredibile, davvero. 


E in effetti le tre confezioni sono altrettanto belle.   



Infine, se non bastasse tutto questo a convincervi Yves Rocher ha pensato a un'offerta: 2 balsami labbra a 3€. 

Io credo proprio che investirò 6€: avrò così tutte e 3 le edizioni limitate e potrò regalare un sorriso a un'amica vicina. E a tante lontane. 
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L'Apostrofo rosa #81



Rossetto: Bourjois Rouge Edition Souffle de Velvet in  Plum Plum Pidou




Buongiorno Gufette!!
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L'Apostrofo rosa #80


Rossetto: Mac Rocky Horror Lisptick Oblivion (amplified)



Lo so, le edizioni limitate non andrebbero troppo sfoggiate o decantate, per rispetto di chi non è riuscita a trovarle. Ma di questo bellissimo punto di rosso esistono molti dupe, anche della stessa MAC, attualmente in commercio. Per questo mi sento molto meno in colpa a dirvi che questo amplified è un gioiellino.    
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Benvenuti miei tesssori #5

Ritorna una delle categorie di post che più amate e amo (il mio portafogli no, ma secondo me è l'unico), ossia il tentativo di racconto ragionato dei miei acquisti. E va detto che a dispetto del fatto che d'estate mi trucco molto di meno e mi sembri di aver ridotto il mio shopping cosmetico messi tutti assieme i miei acquisti degli ultimi mesi non sfigurano per niente.... 

Come sempre, ho un mucchio di giustificazioni e valide spiegazioni a supporto..ve le spiego man a mano, giurin giurella. 

Iniziamo con lo shopping da "turismo cosmetico". Quando Mister Hermoso stava tornando dalla Spagna gli ho commissionato un po' di cose....

Potrei chiamare la foto il tris perfetto perché davvero è quello che sono: se mi chiedeste di scegliere se preferisco le maschere SKIN79, la crema corpa Apivita Pure Jasmine e il trio Lipstick Queen sarei in seria, serissima difficoltà. 


L'acquisto successivo invece è un mix di pucciosità e qualità a cui nessuno nell'intero universo avrebbe potuto resistere: una box de L'Occitane in collaborazione con Mr. Wonderful.



E' un semplice mix di travel size- tra l'altro perfetto per i viaggi o le fughe di fine settimana, ma sono raccolte in un cestino adorabile e confezionate con la quintessenza del delizioso. Un acquisto frivolo? Forse. Ma a volte il frivolo è esattamente quello di cui più abbiamo disperatamente bisogno. 







Passiamo invece al mio acquisto-sciacallo. Quando in UK c'è stato il picco storico della sterlina per la Brexit la vostra Hermosa si è trasformata in avvoltoio ed è corsa a piazzare un ordine Tarte sul sito QVC UK. Erano mesi che desideravo riprendere il loro CC Primer e con il loro Face Kit con pochissimo in più ho portato a casa moltissimo. Pagandolo anche al minimo storico della sterlina. 

Lo so, non si specula così. Ma ero in piena visione di Bilions e i comportamenti di Bobby "Axe" Axelrod mi hanno influenzata....(se non avete visto Bilions, ecco, recuperate. C'è un Giamatti STRE-PI-TO-SO).    






Gli ultimi acquisti sono stati dettati da occasioni (sconto del 50% dell' Erbolario) o desideri da tempo in attesa di essere soddisfatti ( i veri finti pennelli e la splendida palette Nabla della Mermaids Collection). 










Forse non avevo bisogno di un nuovo profumo...ma questo Hedera è molto molto piacevole e lo sconto ha ovviamente fatto la sua parte.  




Ecco, puff pant, con questo è tutto. Alcuni di questi prodotti li avete già visti nei finiti del mese, nella categoria le scelte di Hermosa (aka i più usati) a conferma e riprova che sono stati ottimi acquisti. 

Ora, la sfida è aperta: riuscirò a non comprare nulla fino a Natale (compleanno e turismo cosmetico esclusi, ovviamente)??


p.s. come sempre, se qualcosa vi incuriosisce particolarmente, fatemi sapere:)

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L'Apostrofo rosa #79



Rossetto: Dolce & Gabbana Sophia Lipstick n°1




... ogni volta che indosso questo rossetto mi chiedo perché hanno voluto venderlo come rosso. L'avessero proposto come un rosa senza tempo e di gran classe avrebbero venduto lo stesso scatafascio di pezzi, senza mentire.... (sia chiaro che mi piace eh. Però rosso no, non è)
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My Supersonic hero

Ve l'ho detto più e più volte: sono una Dysoniana convinta. Non c'è stata volta in cui la drammatica differenza di resa tra i loro prodotti e similari della concorrenza non mi abbia fatto dire che valgono ogni singolo centesimo del loro prezzo, e dire che non sono low-cost. 

Sì, lo so che dire drammatica può parere esagerato. No, credetemi, non lo è.

Vista la premessa, potete facilmente immaginare il mio entusiasmo quando ho saputo che ora hanno creato- veramente loro dicono reinventato- un asciugacapelli, il Dyson SuperSonic




Quello che promette il Dyson Supersonic? Un flusso d’aria veloce ma mirato. Pensato per garantire un perfetto bilanciamento in termini di manovrabilità, più silenzioso degli altri ed in grado di controllare in modo intelligente la temperatura dell’aria per proteggere i capelli dai  danni causati dal calore.  

Ha tre livelli di calore, tre flussi d’aria di diversa intensità e un getto freddo. I suoi accessori sono stati studiati per controllare il flusso d’aria : la calda è contenuta tra due strati di fredda; questo permette di gestire meglio la messa in piega e non fa surriscaldare gli accessori.

Gli accessori, appunto: un beccuccio lisciante, un concentratore e il diffusore.   

Detta così, sembra una cosa facile facile. Ci sono voluti 4 anni, 130 ingegneri e 1010 trecce di capelli naturali (in pratica quasi tutte quelle disponibili sul mercato mondiale) per arrivare a cambiare il concetto di asciugacapelli, già dal motore. Hanno sposato il motore dalla testa al manico, aprendo quindi nuove possibilità di design e concetto. 

Come sempre con Dyson: l'hanno pensato, progettato, testato. E l'hanno fatto. 

Il Supersonic è davvero un prodotto nuovo.









Personalmente poi l'aspetto che più mi affascina è la misurazione del calore 20 volte al secondo. Che è un lasso di tempo che fatico perfino a concettualizzare, lo ammetto. 

Ma proprio questo mi fa pensare a questo asciugacapelli come a un eroe dai super poteri che arriva in mio aiuto: asciugare i capelli, proteggendoli dai danni del calore mi sembra davvero impresa degna di un Super eroe. 



(notate prego la chioma fluente della donna. Secondo me non è un caso). 






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L'Apostrofo rosa #78


Rossetto: Avon Perfectly Matte Lipstick in Supreme Red*



Non c'è volta in cui non usi questo rossetto e non mi dica che l'assenza di uno shop on line di Avon è un peccato mortale....


*I prodotti segnati nel post con l'asterisco mi sono stati inviati da PR o da azienda a scopo valutativo.  
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L'Apostrofo rosa #77


Rossetto: Dolce e Gabbana Monica Lipstick Only Monica



Continua la saga luminosi contro opachi... e oggi la luce ha trionfato. 
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La versione di Hermosa #12

Io lo so. Lo so senza timori di errori nè smentite. Da lunedì scorso siete preda dei migliori buoni propositi di sempre e siete certe che riuscirete a fare tutto. 



Lo so perché io sono esattamente come voi e sto programmando e progettando mille cose. 

E so che tra i vostri progetti c'è anche quello di farsi un po' di sano detox. E qui finalmente questo post inizia ad essere utile. Parliamo di Fittea (oggi diventata Fitvia.it) e del suo Body Detox Tea che contiene ingredienti che aiutano a bruciare grassi.

 


Quello che promette il Body Detox Tea è molto, riconosciamolo: bruciare i grassi, idratare, aiutare nella digestione e migliorare il benessere generale aumentando l'energia e migliorando l'aspetto della pelle. Detta così insomma stiamo parlando dell'elisir di lunga vita e il costo di 20€ per un trattamento di un mese diventa un vero affare. Di fatto però, ed è per questo che ho accettato di collaborare con loro, non vendono alcuna bibita miracolosa. E vi basta dare uno sguardo alle loro FAQ per rendervene conto anche voi. 
Insomma in casa Fitvia hanno pensato a prodotti che sappiano dare un efficace- e delizioso- supporto ai nostri progetti e alla nostra remise en forme. 

Una bevanda da sola non vi farà mai dimagrire. Bisogna associare una sana alimentazione e dell'attività fisica. Ma un Tè dagli ingredienti 100% organici e naturali, dall'ottimo sapore e profumo può essere un fedele alleato e aiutarci davvero. Ecco perché è diventato il mio appuntamento detox quotidiano.  

p.s. volete provarlo? Con il codice hermosa10 avete uno sconto del  10%.  


Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.
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L'Apostrofo rosa #76


Matita labbra: Korff Lip Liner n. 2*
Rossetto: Revlon Color Bust Matte Balm in Standout




Ogni tanto dimentico quanto una semplice base possa modificare il colore originario del rossetto. Oggi per esempio sono passata in un niente da un rosso pieno e vibrante a uno molto più discreto... che però comunque non mi spiace.


*I prodotti segnati nel post con l'asterisco mi sono stati inviati da PR o da azienda a scopo valutativo.
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L'Apostrofo rosa #75


Rossetto: Wycon Liquid Lipstick in Burgundy Call 


In netto, delizioso contrasto con la pura luce di ieri, un opaco- altrettanto adorabile.
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Quel che (non) resta del mese #36

Riprendere con i finiti di Agosto mi sembra il modo migliore per fare il punto su dove ero, dove sono e dove sarò. Insomma, come al mio solito uso questa rubrica per una sana sessione psico-cosme-terapeutica. Con qualche novità....

Ma andiamo per ordine, ed ecco la consueta foto di gruppo. Anzi, stavolta sono due e capirete subito la motivazione....


Si nota subito che stiamo parlando di un periodo estivo: ci sono ben tre solari- tutti SPF 50, ça va sans dire. E questo in meno di una settimana di mare... Ve lo ridico ora, che tanto non è mai sprecato: proteggete sempre, sempre, sempre la vostra pelle. Altrimenti non conta quanti sieri e lozioni userete, sembrerete vecchie anzitempo. 

Va detto che anche nella foto tradizionale di gruppo, il fatto che sia di Agosto che stiamo parlando si nota....

 
 
C'è il mio bagnoschiuma preferito dell'estate, il Bilboa alla menta. So perfettamente che fa taaanto anni '80 ma che vi devo dire? Io il caldo non lo tollero un granchè bene e questo prodotto è stato davvero una sferzata di freschezza in più per le mie - almeno- due docce quotidiane. Che è poi il motivo per cui di bagnoschiuma ne vedete altri due, l'Ocean Beauty di Lidl e lo Shower Performe di [ Comfort Zone ].

Ci sono poi i Grandi Classici, che ormai davvero meritano una categoria tutta loro: i Garnier Ultra Dolce all'Avena e lo struccante bifasico Alverde. Che posso dire che non abbia già detto su questi prodotti? Squadra che vince, anzi trionfa, non si cambia. L'estate non ha modificato per nulla queste mie abitudini.   

C'è una mousse Nuxe, che invecei mi ha lasciato a dir poco tiepida e che quindi non rivredete mai più in questi lidi e il balsamo Aussie Take The Heat: ne avevo ancora un fondo e ho deciso di smettere di centellinarlo (dovrò farlo man a mano con tutto: da quando ho scoperto gli Ultra Dolce non uso altro e stanno lì ad invecchiare....)

Ci sarebbe anche il Phyto9 (dimenticato in foto):utilizzato per non diventare calva anzitempo viste le docce frequenti di cui sopra, non posso dire che non mi sia piaciuto ma, a dispetto del suo essere teoricamente il più nutriente dei due, gli preferisco il 7, usato lo scorso anno. 

E poi, da questo mese in poi, un nuovo passo nell'auto-analisi di consumi e bisogni cosmetici: i prodotti più usati che chiameremo, con una botta di originalità, le scelte di Hermosa. 

Eccoli qui, dunque, i più usati di agosto. 

 
Sono tutti prodotti nuovi o- come il fondo Tarte - ricomprati per dichiarato estremo amore.  
Li vedo qui tutti assieme e mi rendo conto di aver fatto un acquisto migliore dell'altro ultimamente: il trio Queen Lipstick si candida addirittura ad essere il migliore dell'anno e gli ombretti Nabla sono entrati tra i miei preferiti di sempre- e se non avete selfish, credetemi, ne avete bisogno. 

Forse, e lo dico riservandomi il diritto di cambiare anche radicalmente idea con il tempo, solo l'Aqua Blush di Bourjois mi lascia tiepida: l'ho usato tantissimo per la sua texture perfetta per l'estate ma avrei preferito un colore più prugna che-ahimè- non producono. 

E con questa eccitante novità- vi vedo, sconvolte da questa nuova categoria, aggirarvi confuse nell'etere prive di punti di riferimento *inserire quintali di ironia* - si chiude questo post.

Raccontatemi tutto, dei vostri consumi estivi. E anche della vostra estate, se volete. 

 
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