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L'apostrofo rosa #130 - Summer break





Poteva mai l'ultimo apostrofo prima delle vacanze non essere un rosso, e uno dei miei preferiti di sempre? No, non poteva ;)


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Un anello per domarli...

Sì, l'avete già visto su Facebook, ma io lo so che tra voi ci sono bestioline strane e adorabili che non sono su questo Social Network e quindi vi ripropongo anche qui la foto di un mio nuovo anello Quid



La storia dietro a questo brand creato da due fratelli campani, Cristiano e Barbara (sì, è una realtà "mia". Sì, mi fa ancora più piacere parlarne), mi è piaciuta da subito: da anni lavoravano nel commercio e vendita di diamanti e quando Cristiano voleva regalare un anello alla sua fidanzata si è trovato nell'incredibile, ma comprensibile, situazione di considerare quasi "banale" un anello con diamanti. 

Da lì, l'idea di una linea personalizzabile, a cui si può aggiungere una data, una parola: qualcosa che lo renda unico e che sposti il valore dell'oggetto non solo sui materiali (ce ne sono comunque di "importanti") ma sulle persone che li indossano e la storia- unica- che possono raccontare.  

Ci sono molte fogge (e prezzi) disponibili: trovo che possa essere un regalo-  piccolo o grande che sia- davvero gradevole da ricevere, soprattutto scegliendo la personalizzazione adatta.

Prendete l'anello che ho scelto io. Apparentemente, è "solo" un bell'oggetto, dalla fattura curata e dalla confezione piacevole.
 





In realtà ho amato moltissimo l'idea- e la sua realizzazione- di unire il mio essere Hermosa con la persona che sono offline. Che poi è la stessa persona che trovate qui e chi mi ha conosciuto dal vivo spero possa confermalo: non c'è censura o differenza di comportamento. E' come se avessi trovato un modo per unire due parti di me stessa, non solo concettualmente, ma fisicamente . 

E' un anello che racconta una storia e di come Hermosa sia diventato, a dispetto di ogni mia previsione, un nome con cui alcune mi identificano. Cosa che mi fa sempre enormemente paicere. E' davvero un pezzo unico, a cui sono già affezionatissima. 

La domanda è: voi, cosa fareste incidere?




Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.



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L'apostrofo rosa #129



Matita labbra: Wjcon Burlesque Simply Red Chianti


...poi dice perchè ve l'avevo messa anche nell'Hermosa's beauty to go... questa matita labbra/rossetto è strepitosa:)
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Un anello per trovarli...

Per questa settimana, contraddico il classico gioco di citazioni: questo post è una chiara ed evidente allusione a quello di domani ;)

Come da titolo, vi beccate un'ennesimo post sulla trilogia de "Il Signore degli Anelli"



Stiamo parlando della serie cinematografica più premiata di sempre: 17 Oscar e 30 nomination. E stiamo parlando della creazione visiva di un universo che ha segnato un preciso prima e dopo. Sono stati già scritti oceani di parole sul tema per cui non ho la pretesa di raccontare nulla di nuovo. 

Anzi, qualcosa sì: come io ho vissuto questi film e cosa della loro visione ancora oggi è rimasto nella mia vita. E direi che le tracce sono evidenti, anche solo rimanendo al blog... basta pensare che uno dei  miei tag è la Smeagol Attitude e che il titolo dei post haul è "Benvenuti miei tesssori".

Io avevo già letto la trilogia quando il cinema arrivò nelle sale, e ho quindi faticato ad accettare che Gandalf avesse le fattezze di Ian McKellen o che Frodo fosse Elijah Wood.  Lo spaesamento inziale è durato molto poco però: le scelte fatte mi sono piaciute molto ed oggi non posso pensare a un Gandalf diverso.  

E mi sono affezionata agli attori che hanno interpretato quei personaggi, al punto che se sono che sono presenti in un altro film, già sono automaticamente ben predisposta verso quel nuovo titolo. E uno, Aragorn, mi piaceva tantissimo. Diciamo pure che non dispiaceva nemmeno ai miei ormoni.

Su, non mentite: lo so che tra voi ci sono quelle che, come me, sono andare in sollucchero per il personaggio e per la scelta dell'attore. Io a uno che mi guardasse così, difficilmente riuscirei a negare qualcosa e acui facilmente potrei dire che "preferirei dividere una sola ora con te che affrontare tutte le ere di questo mondo da sola"



Il problema è stato quando l'ho visto fuori dal set, questo Viggo Mortensen. E l'ho trovato banaaaaaleeee da morire di noia. Belloccio, ma senza alcun "sapore" ecco. E poi l'ho rivisto in altri film, e di nuovo mi è piaciuto. 

Ho finito con l'apprezzare il suo essere così "normale" fuori dal set: è come se fosse una pagina bianca su cui scrivere un nuovo capitolo ogni volta. Anche se come Aragorn, non ce n'è.

Su, ditemi: sono la sola a cui capitano queste cose??
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L'apostrofo rosa #128


Rossetto: Bourjois Rouge Edition Velvet Hot Pepper



Tenendo conto che stamattina, incredibilmente, mi piace come mi stanno i capelli, per compensare l'assenza dei prossimi giorni e soprattutto per mostrarvi come il mio collo sia notevolmente più bianco che il resto, tipico segno "da lettrice sotto l'ombrellone", vi infliggo senza pudore un faccione, senza filtro alcuno. 

 

Che poi, è anche la prova che anche le luci naturali falsano le cose (non è che il mio collo sia così spaventosamente bianco eh,vedi altre foto).




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La versione di Hermosa #2

Appena ho saputo della prossima esistenza (a partire da Settembre) di un cofanetto Urban Decay in omaggio ai 20 anni di Pulp Fiction e al personaggio di Mia Wallace, ho saputo che lo vorrò. 

Guardate cos'è, e ditemi se non condividete il mio primo istinto  



Davvero non c'è dettaglio di questa confezione che non mi attiri. Dalla palette (che contiene 3 novità assolute)  il cui astuccio nero e luminoso riporta il famoso passaggio di Ezechiele. Dettaglio non da poco, per chi come me ha detto addio alle spugnette e alle dita, il pennello con due applicatori.

Ora, senza smalto non sarebbe stato un vero omaggio a Pulp Fiction, no? Questo trovo sia particolarmente ben pensato per rappresentare Mia Wallace (che infatti questo è il suo nome, "Mrs. Mia Wallace").  Ed è una formula 3-free”: senza  toluene,  formaldeide  e  DBP. 

Abbiamo detto che è dedicato a Mia. Quindi ora voi mi chiederete perchè c'è un liner glitter, che non indossa mai nel film. La risposta di Urban Decay è che "se ci fosse stato negli anni 90’ lei lo avrebbe sicuramente indossato". Che vi devo dire? Mi piace il fatto che abbiano "attualizzato" il suo look, senza tradirlo. 

E poi c'è il duo, assolutamente irresistibile per me, che ho volutamente lasciato per ultimo: il rossetto e la matita labbra, entrambi dal nome Mrs. Mia Wallace" e entrambi edizione limitata, dal colore rosso sangue. 

Ecco. Questo è uno di quei prodotti talmente belli e e ben pensati che potrei prenderlo direttamente on line, senza timori ed esitazioni di colori e resa. Io lo troverò e lo avrò. E poi ballerò anche meglio di così (forse).



*notizie e immagini tratte da comunicato stampa.


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L'apostrofo rosa #127









Torno da tre giorni di mare, e venerdì riparto (sì, il blog andrà in pausa. Vi vedo già saltellare felici). Sappiate che sono molto più abbronzata di quanto  le luci delle 07.40 facciano credere.


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Listography: bands you've seen live

Premessa. A giudicare dalla lista che sto per farvi, potreste pensare che io non sia una grande appassionata di musica. La verità è che sono vecchia dentro e la stanchezza e la fatica di un concerto inziano a starmi stretti. Senza contare che sono piccina e mi è capitato fin troppo spesso di essere tra teste e ascelle senza vedere nulla. E' senza dubbio un'esperienza, ma non proprio quella per cui in genere si paga il biglietto...




Detto questo, ci ho pensato su e sono sicura di stare dimenticando qualcuno. Ma il fatto stesso che non lo ricordi, credo che indichi che tutto sommato non fu un granchè. Ecco dunque a voi i gruppi che ho visto dal vivo: raccontatemi i vostri e fatemi sapere se ne abbiamo qualcuno in comune!
 
Deep Purple
Rem
Depeche Mode
Cure (a Taormina. Ci architettammo una vacanza attorno. E fu bellissima)
CSI (ma quando Ferretti era già troppo "illuminato")
Bandabardò
99Posse
Almamegretta
Subsonica
Orchestra di Piazza Vittorio 
Shai Tsabari & The Middle-East Groove All-Stars*
A-WA* 

*Questi due non sono gli unici gruppi che ho ascoltato dal vivo durante il Festival della Cultura Ebraica a Cracovia. Ma sono i due che mi sono piaciuti di più.

Ho un grandissimo enorme rimpianto. Non essere andata a vedere i Nirvana a Roma. Avevo un esame pochi giorni dopo e mi dissi "Ma sì, è la prima volta che vengono, vedrai quanti altri ne faranno". Cobain è morto dopo nemmeno un mese. E la musica è cambiata.




p.s. per il periodo estivo, la Listography cambia giorno: lo so che voi il sabato sarete a mollo al mare- come me- per cui la troverete pubblicata di venerdì;)

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L'apostrofo rosa #126


Gloss: Clarins Embellisseur lèvres Candy Shimmer


Sì, ho trovato il Beauty Kit Clarins di cui avevamo parlato. E oggi parte con me per un fine settimana lungo, di  sole o di pioggia non so, ma di sicuro di relax.

L'apostrofo rosa torna martedì: divertitevi gufette!
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