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Non c'è rosa senza spine...

Non credevo sarebbe mai arrivato il giorno in cui un prodotto Bourjois mi avrebbe davvero deluso fino a quando, avventatamente, non ho deciso di abbandonare il campo make up in cui eccelle per quello della detersione comprando il loro struccante occhi bifasico Démaquillant yeux express


Vedete bene che, nonostante sia stato deludente, sono riuscita comunque a finirlo. Anzi, in realtà l'ho finito molto rapidamente proprio per com'è. 

La sua formulazione infatti è quella classica di tutti i bifasici: un aparte liquida e una oleosa da mescolare al momento dell'uso. Peccato che, per quanto forsennatamente agitassi, il mix fosse sempre insoddisfacente e lo struccante risultasse molto liquido. In pratica, ne versavo sempre un po' più di quanto me ne servisse. E già qui...

L'aspetto peggiore però è che funziona poco e male: spesso mi sono trovata al mattino dopo come un piccolo panda, nonostante mi fossi struccata. Vedete quei pallini bianchi sulla confezione? Ho volutamente lasciato che si vedessero in foto perchè quella specie di strano calcare è quello che si forma quando il prodotto resta a contatto con l'aria. 

Sappiamo tutte perfettamente che i bifasici, tranne rarissime eccezioni, non sono esattamente prodotti ecobio. Ma confesso che mi ha comunque inquietato un po', ecco. Al punto che anche gli altri  prodotti di detersione che presi allora ora sono lì abbandonati. Ho paura, davvero, di scoprire che sono inutili quanto questo.

Ecco, cara Bourjois, facciamo così: continua a non vendere queste referenze in Italia. Portaci solo i tuoi rossetti (rose) e tieni i tuoi struccanti (spine)!

Lo ricomprerei: no

Lo consiglierei: no

Lo regalerei: no


    
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L'apostrofo rosa #33




Ultimo dei miei nuovi giocattoli ad essere messo alla prova... nel dubbio che si riveli un "passeggiatore",  l'ho arginato con la santa matita Nabla:) 
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You see, there are still faint glimmers of civilization....

Come se non bastasse la mia ormai notoria avversione verso le sale cinema del nostro paese e il fatto che mi sia così abituata a vedere i film in versione originale da trovare stridentemente falsi quelli doppiati, Sky ha un tempo di programmazione davvero veloce. E' così che mi sono ritorvata a vedere The Grand Budapest Hotel comodamente seduta sul divano di casa con i gatti addoso a molto meno di un anno dal suo arrivo nelle sale. 




Lo vedete dalla locandina: è un film con un cast a dir poco impressionante e infatti la serata degli Oscar gli ha reso giusto tributo. La storia del Grand Budapest Hotel- inteso come struttura- è la protagonista di questo film ed è semplicemente deliziosa: i dialoghi e i personaggi e tutta la trama sono perfetti nel loro essere surreali eppure totalmente credibili.

Questo film mi ha fatto sorridere tanto: Ralph Fiennes è a dir poco strepitoso nel suo ruolo. Sono anche fermamente convinta che questa battuta sia stata scritta pensando a noi. Senza mentire, mi auguro che qualcuno lo dica a me quando mi toccherà.


Non c'è modo, senza rovinarvi il piacere della visione, di raccontarvi l'aguzia e la grazia e la intelligente leggerezza di questo film. Per cui facciamo così: voi vedetelo. E se per caso non vi fosse piaciuto venitemi a dire il perchè, chè io non riesco a trovare un motivo per non amarlo.

 
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L'apostrofo rosa #32




La pessima luce di stamattina non rende giustizia a questo gioiello, che è pura seta nell'applicazione. 

(sì, sto usando tutti i miei nuovi giocattoli)


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La versione di Hermosa #24

Oggi parliamo di un brand che non conoscevo (e adesso verrà fuori che lo conoscete tutte, dimostrando definitivamente che sono una capra non degna di essere definita beauty blogger...), ossia Natura House. Italianissimi, mettono la natura al centro dei loro prodotti, e infatti le percentuali di naturalità delle loro linee sono sempre altissime. Come dicono loro "La natura riesce spesso là dove i principi attivi di sintesi, anche più sofisticati e d’avanguardia, non riescono; “dialoga” meglio con la  nostra pelle. "

Capite bene che con queste premesse non potevano non incuriosirmi ... 

Ecco quindi i prodotti che ho scelto di conoscere meglio: ci sono- a ben guardare- quasi tutte le mie passioni ossessioni. 


C'è la cura delle mani, con la loro crema mani e unghie della linea L'Arganic (indice di naturalità 98,2%) e  quella delle labbra, con il loro Balsamo Labbra al miele 100% biologico della linea BeeeMy Honey (indice di naturalità 99,4%). 

E c'è la mia sempiterna ricerca di un bagnoschiuma che sappia finalmente coniugare i miei gusti in fatto di profumi e di rispetto dell'ambiente (fin'ora vana) con il Doccia Bagno al Fiordaliso (indice di naturalità naturale 97,6%). 

Se vi ho inserito tutte le percentuali è perchè mi hanno colpito molto positivamente: come avete visto sono tutte alte e i prodotti hanno dei  prezzi più che ragionevoli: ci sono balsami labbra di puro petrolio che costano molto di più, tanto per fare un esempio. 

Adesso tocca a voi: quale di questi prodotti vi incuriosisce di  più e volete che inizi ad usare per primo? Tanto lo sapete, vi parlerò comunque di tutti a tempo debito....


Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.



  
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L'apostrofo rosa #31




Sì, mi è arrivato anche l'ordine fatto su Net a Porter in occasione delle spese di spedizione gratuite (e sì, devo assolutamente smettere di comprare. Forse).

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I'm (cellu)Blue


Della strana diavoleria di cui vi parlo oggi, vi avevo accennato in questo post. In pratica, stiamo parlando di una ventosa- la CelluBlue- che promette di riprodurre il "palpate-roll" e di ridurre sensibilmente la cellulite. Vediamo assieme? Dai, vediamo.


Vi ho volutamente fotografato questo aggeggino strano capovolto, perchè si capisca che non è assolutamente nulla di così strano o complicato: è una piccola ventosa di silicone medico. Vi posto anche una foto, moooolto più profescional della mia (infatti è presa direttamente dal sito ed ho provveduta ad adattarla allo stile casereccio di questo blog) perchè possiate rendervene ancora di più conto


Insisto su questo punto perchè io personalmente ero abbastanza timorosa quando mi hanno oferto la possibilità di provarlo: essendo supergoffa, come noto, credevo che mi sarei ritrovata con uno srano arnese impossibile da usare.

La verità è che invece è semplicissimo da usare, soprattutto dopo alcune volte quando ormai avrete "preso la mano": applicate un olio da massagio, fate una leggera pressione di modo da posizionarlo e poi "succhiate" via con dei movimenti verso l'alto, circolari etc. Qui trovate un video se siete curiose  ma credetemi: è uno di quei casi in cui a dire è molto più complicato che a fare.

Il passaggio dell'olio è fondamentale: senza di questo, probabilmente l'uso del CelluBlue potrebbe risultare doloroso. Dico potrebbe perchè, onestamente, non mi è mai venuto  nemmeno in  mente di provarci. Io l'ho vissuto come uno strumento che mi ha aiutato a far entrare più in profondità e meglio i principi attivi dell'olio- rigorosamente anticellulite e tonificante- che avevo applicato. E, chiaramente, mi ha aiutato a riattivare la circolazione che è uno dei fattori chiavi per combattere la cellulite.

Funziona? Sì, decisamente. Costa meno di 20€ e ha una durata potenzialmente eterna (vabbè..diciamo che un bel po' di anni sicuramente). Per di più, se non foste soddisfatte, rimborsano il 100% del suo costo.

Insomma, è pieno di vantaggi, anche se a prima vista spaventa. Quello che però proprio non fa, e che vi toccherà fare, è trovare il tempo per l'applicazione. Non stiamo parlando di moltissimo tempo, sia chiaro, ma dovete mettere in conto almeno un quarto d'ora al giorno per un mese per poter ottenere dei risultati soddisfacenti. Richiede forza di volontà e determinazione. 

Questa è forse la sua vera pecca: non fa tutto da solo, tocca metterci del nostro.

Lo ricomprerei: sì

Lo consiglierei: sì, ma solo se sapete essere costanti e determinate

Lo regalerei: sì  



Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.

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L'apostrofo rosa #30

 
 
 
Continuano  le sperimentazioni con i miei  nuovi giocattoli.... oggi è la volta di un rosso che trovo bellissimo!
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Ispiresciònal post #79


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Tag: My last 5 Travels

Quando non una, ma ben due Blogger che segui con affetto ti taggano, è decisamente ora di rispondere. In questo caso, devo ringraziare The world of Claire e Spendi e Spandi

La domanda è di quelle che terrorizzano: "quali mete scegliereste se sapeste che queste cinque destinazioni saranno le ultime che raggiungerete?". Nessun altro viaggio. Gli ultimi cinque. Io lo prendo come un mero esercizio di fantasia, per il semplice motivo che mi rifiuto di credere che possa esistere questa possibilità. 







Vediamo comunque quali sono i 5 viaggi che più di tutti vorrei fare? Vi avverto: ho imbrogliato un po'... ;)



L'India. 



Chè poi solo per visitare l'India, grande com'è, ci vorrebbe ben più di un viaggio no??


La Norvegia e l'Aurora Boreale


In realtà tutti i paesi nordici di grande natura. Indico la Norvegia solo perchè è da dove arrivano anche gli A-HA: giusto tributo a un mito adolescenziale, ecco.


Tutta. Senza fretta. Attraversare 7 fusi  orari in un solo viaggio. Per puzzare di treno per i successivi 20 anni e adorarlo.


Ovviamente il mio treno sarebbe chic come quello in foto. 


Il Camino di Santiago de Compostela
 

Anche questo, nella sua versione estesa. Non sono credente, ma questo viaggio è riuscito nell'impresa di trascendere il concetto di "pellegrinaggio" per diventare un percorso spirituale, laico a suo modo, nel  mio immaginario.    
 

Il Giappone

Nella stagione dell'Hanami (senza dimenticare una tappa a Tashirojima, l'isola dove ci sono più gatti che essere umani)



Finiti questi 5 viaggi, ieliminerei ad ogni costo la clausola per la quale non posso più viaggiare. E sceglierei 5 nuove mete.


(siete tutte taggate: lasciatemi il  link se decidete di partecipare)
   
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L'apostrofo rosa #29


Rossetto: Rouge G Madame Flirte Guerlain
Rossetto: Revlon ColorBurst Lip Butter Wild Watermelon 


Solo pochi giorni fa vi dicevo che mi urgeva trovare un dupe del bellissimo Guerlain edizione limitata... Ho attinto alla lista di Temptalia e, complice un 3*2 di Boots ho ordinato il ColorBurst Lip Butter Wild Watermelon della Revlon (referenza che, se ho ben inteso, in Italia non è arrivata). 

Per metterli alla prova ho applicato a destra un rossetto e a sinistra un altro. Provate a indovinare su quale lato c'è l'originale??
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Solo le stupide non cambiano idea

Questo post è una prima volta assoluta per me e questo blog. Non mi è  mai capitato di cambiare idea così profondamente circa un prodotto di cui vi avevo già parlato. Questo perchè aspetto sempre a lungo prima di parlarvene: li uso in tutti i modi che mi vengono in mente e li vivo davvero, prima. Solo quando mi sento davvero sicura di conoscerli bene, ne scrivo qui. 

In questi oltre tre anni non mi era mai capitato di cambiare idea sulla qualità del prodotto: a volte sono cambiati i miei gusti  e in quel caso ho "solo" aggiornato il post già pubblicato. Ma questa volta la mia idea è così tanto cambiata che mi parebbe fare troppo poco. Questa volta io devo a voi - e alla palette Charming Ombres Matelassées de Chanel , ingiustamente bistrattata all'epoca- un nuovo post.



Cosa mi ha fatto cambiare idea? Cosa ha reso questa palette una dei miei  prodotti preferiti di tutto il mio stash cosmetico? Averne parlato con una MUA brava e capace come Laura Portomeo (che non potrò mai ringraziare abbastanza).

In una giornata di sushi e shopping che periodicamente ci regaliamo, le accennai di quanto stranamente mi avesse deluso questa palette dai colori potenzialmente così belli e dal packaging strepitoso. E' stata lei a consigliarmi di provare ad usare un pennello a setole strette (simile a quello che vedete nella foto e inserito da Chanel.... niente niente avevo la soluzione già tra le mie mani da sempre??) e a picchiettare l'ombretto nell'applicazione e sfumarlo solo dopo. 

Perchè io, abituata come sono agli ombretti super sfumabili delle ultime generazioni, non avevo fatto la "tara" sulla formulazione classica di questi ombretti Chanel. Vecchia scuola, non per questo cattiva. Anzi: un grande classico a suo modo. Io picchiett(av)o solo ed esclusivamente per ottenere un determinato effetto.

E' bastato questo accorgimento perchè mi si aprisse un mondo nuovo: i colori rendono al loro meglio, resistono a lungo e risultano più lavorabili (sullo sfumarli un po' ancora fatico, ma credo dipenda soprattutto dalla mia scarsa manualità). Queste piccole cialde sono diventate il mio passepartout quotidiano, uno di quei prodotti a cui attingo quando faccio tardi e che ho poi portato con grande soddisfazione in viaggio con me.

In fondo, a pensarci bene, una parte di me aveva già capito all'epoca, senza nemmeno averla avuta ancora, cosa questa palette davvero è: "in chic e in meglio, un mix delle millemila versioni della Naked, con tanto di colori opachi e illuminante. Un gioiello tutto fare."

Mi vedo quindi con mio enorme piacere costretta a cambiare le mie classiche risposte (certo, se Chanel poi inserisse un bugiardino per l'utilizzo di questa meraviglia male non sarebbe eh..) 

La ricomprerei: sì

La consiglierei: sì

La regalerei: sì 
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L'apostrofo rosa #28


Rossetto: Essence Long Lasting Dare to wear 


Ogni volta che uso questo rossetto, mi chiedo  perchè diamine Essence debba essere così impossibile da trovare.  E ringrazio mentalmente il Posta Fortuna che mi ha fatto trovare questo! (partecipato al giveaway in corso? Su che poi si arrabbia!)
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Come sentirsi la protagonista di uno spot di Dolce e Gabbana

Ho finito giusto l'altro giorno la saga Divergent. Non chiedetemi come ne ho scoperto l'esistenza: qualcuno deve averne postato una foto su Facebook o da qualche altra parte e in qualche modo la notizia è rimasta nella mia testolina. Insomma, quando ho trovato il primo libro della trilogia in offerta su Amazon  l'ho preso (per gli altri due, ringrazio pubblicamente Arim). 




Appunto: finito il primo, dovevo andare avanti e sapere come andava a finire. Ero curiosa di conoscere il destino delle fazioni? Di sapere perchè i Divergenti venissero considerati pericolosi? Volevo sapere chi avrebbe vinto la guerra, se i ribelli sarebbero davvero insorti e quale nuovo mondo ne sarebbe nato nel caso?? Macchè. 

Io volevo solo sapere se Tris e Tobias restavano assieme fino alla fine. Giuro. Null'altro (e anche se finalmente sarebbero andati oltre la pomiciata spinta, va bene, confesso).

La trama  per il resto era prevedibile, l'idea di base già stra vista con piccole varianti ( e gli Hunger Games, e ShadowHunters e la saga Twilight etc etc). Io ho lasciato che la parte pettegola regnasse sovrana, sentendomi molto una delle vecchiette di Dolce e Gabbana



La scrittura è piana e semplice: soggetto predicato complemento oggetto. Punto e a capo. Ripetere così per tre libri. I personaggi sono delineati e chiari. Hai voglia a provare di creare misteri e colpi di scena: io non sono certo la più capace del mondo a capire queste cose, ma qui li ho intuiti tutti prima che venissero rivelati.

Anche il tentativo di complicare la narrazione nel terzo libro, oltre a restare comunque fedele a una narrazione lineare e estremamente scorrevole e a non avere alcun motivo narrativo di essere, non riesce a non fare sembrare questo racconto quello che è: una storiella facile facile di iniziazione e passaggio all'età adulta, che conforta tutti quei "young adult" che la leggeranno (a cui è rivolta, per cui perfettamente centrato il bersaglio). 

Io non mi pento di averlo letto: non credo vadano letti solo "libri seri" e a volte ho bisogno di leggere qualcosa di assolutamente leggero ma non insulso. Però sì, sono ben felice di aver speso davvero poco per farlo. 

Voi? Li avete letti? Dite che è perchè sono fuori target che non riesco ad apprezzarlo (però Harry Potter io lo adoro..)??
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L'apostrofo rosa #27


Rossetto: Rituals Lipstick Brown Red Chique


... non vedo l'ora di tornare in Spagna, per prendere altri prodotti di questo brand ( e vedere Mister Hermoso, ovviamente)!
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La versione di Hermosa #23

Già una volta Nars è statta protagonista di questa rubrica, in termini non esattamente entusiasti. Nel frattempo ho preso un loro rossetto, il Majella, che sicuramente mi piace ma che ancora devo capire bene fino in fondo. E mi sono innamorata di Audrey, senza ancora "concludere" il nostro corteggiamento (cioè. Ho detto che non li avrei presi. Posso mai cedere solo perchè è bellerrimo e mi sta bene?? Mumble rumble...)

Sono passati  i mesi e loro hanno tirato fuori una palette davvero bella, a giudicare da quanto visto. La  NARSissist Dual-Intensity Eyeshadow Palette






Ecco. Io questa appena l'ho vista, l'ho voluta. Sono andata tutta felice sul sito Sephora e... non c'era. Allora sono andata sul sito Nars.eu... nemmeno lì. Ho provato a guardare su SpaceNk: niente. Su Lookfantastic: zero di zero. Ho chiesto di persona personalmente alla Sephora a Napoli: nisba. Ho sguinzagliato Mister Hermoso in Spagna: nessuna traccia di questa palette. Ho aggiornato per giorni e giorni i vari siti senza che mai diventasse disponibile e/o fosse presente. 

Tutto questo mentre alcune di voi postavano foto del loro acquisto: sappiate che vi ho odiate un po' tutte. Con tanto amore, ma vi ho odiate. Ecco. 

Dopo 10 giorni di ricerca e aggiornamenti e inutili messaggi al volo (ma sei ancora davanti allo stand Nars? Mi prendi la palette??) io mi sono totalmente, decisamente, fermamente, irremediabilmente ANNOIATA.

Non so, è come se fosse destino che io e la distribuzione di questo brand inItalia non si abbia un buon rapporto....

Sì, sarai pure bellissima cara mia palette. Sarai pure conveniente. Sarai pure un mix mega strabiliante di colori e formulazioni performanti. Sarai tutto quello che vuoi tu. Ma mi ha semplicemente stufata, tu e il tuo essere introvabile.

Restatene tra le mani di quelle a cui capricci della distribuzione hanno sorriso. Con altre probabilmente funzionerà rendere un prodotto introvabile, sacro Graal degli ombretti. Con me, da sempre, queste giochetti mi annoiano. Con me, in tutti i campi, non vince chi fugge. Anzi: io gli spiano la strada perchè si levi da torno il prima possibile.

La verità? Non solo mi ha annoiato questa onestamente ridicola caccia al tesoro per degli ombretti. Mi ha indispettita. Al punto che quando domenica mattina per 20 minuti circa è stata disponibile su SpaceNk ci ho pensato su dieci minuti. E ho ordinato dal sito Rouge Bunny Rouge. :D
   
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L'apostrofo rosa #26




Oggi vado in giro versione Bianconiglio, borbottando che ho fatto tardi....
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La Rizzo che mi resta in testa

Com'è normale che sia, dopo averveli presentati a Novembre, oggi vi racconto per bene la mia esperienza con la linea Eriis for Hair  


Utilizzando questi prodotti ho avuto l'ennesima conferma di un dato che già in precedenza avevo avuto modo di notare: i miei capelli non sanno stare senza balsamo. Lo bramano, come acqua nel deserto. Per cui, inevitabilmente, tutte le linee che non lo prevedono mi creano una qualche difficoltà. E' chiaro che posso far ricorso a un balsamo diverso, ma poi mi resta sempre un po' il dubbio di stare minando- o riducendo- l'efficacia degli altri prodotti che sto usando. 
La mia quindi è una richiesta dal profondo del cuore- e dalla radice dei capelli: producete sempre un balsamo da abbinare, per favore. Anche se il vostro Shampoo è delicato e gentile- come in questo caso- vi prego, non dimenticatelo.

Le fiale, come spesso capita con questo tipo di prodotti, contegno molto Alcol. Questo garantisce un ottimo effetto nell'immediato, ma appena smetto di usarle sono a punto e a capo.

Sicuramente, del trio offerto il prodotto che più ho apprezzato è stato l'integratore: l'ho inserito  nella mia routine serale per non dimenticarlo e ho notato una netta diminuzione della caduta dei capelli. Mi è piaciuto perchè, a differenza delle fiale e dello shampoo che sono trattamenti specifici e localizzati, con l'inserimento di questo prodotto la cura diventa davvero totale e, oltre a prendermi maggiormente cura dei miei capelli, ho fatto del bene a tutto il mio organismo.

Insomma, se questo trio fossero le Pink Ladies, lui sarebbe certamente Rizzo e guiderebbe l'attacco anti-caduta.

 

Le capsule infatti sono a base di Biotina, Zinco, Selenio, Cistina e Metionina: tutti ingredienti che fanno bene ai capelli -e, ripeto, l'effetto è stato visibile- ma anche al resto dell'organismo. Mi è molto piaciuta l'idea di ottenere più risultati prendere due piccioni - se non tre- con una fava.

Per questo, magari senza l'aggiunta dello Shampoo e delle fiale, credo davvero che ripeterò la cura tra qualche mese (perchè io, da brava fortunella, i capelli  li perdo in tutte le stagioni....). 


Li ricomprerei: sì, soprattutto l'integratore

Li consiglierei: sì

Li regalerei: nì. Solo a chi mi ha espressamente parlato di un problema del genere.


Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.
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L'apostrofo rosa #25


Rossetto: L'Oréal Shine Caresse Juliet




Buongiorno Gufette! L'avete visto il Giveaway in corso? No? Su, su, che altrimenti il Posta Fortuna si arrabbia!

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Ispiresciònal post #78


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Il Postafortuna - Valentine's Edition

ATTENZIONE - AGGIORNAMENTO Il Giveaway è prolungato fino al 27.

Dalla cuccia in cui il Posta Fortuna si era rintanato, desideroso di riposo e coccole, torna prepotente per festeggiare San Valentino. 



Voleva regalarvi una coda di lucertola mozzata, ma sono riuscita a fargli capire che avreste apprezzato di più un rossetto, magari un Bourjois Rouge Velvet Edition: lui però sosteneva che l’avete già tutte e che il rischio regalo doppione era troppo alto. 

Dopo lunghe trattative, in cui a un certo punto ha iniziato a dire la sua anche mister Rafflecopter che lamentava l’esclusione da questo festeggiamento, il Posta Fortuna ha deciso che la fortunata- scelta da mister Rafflecopter- potrà scegliere un rossetto Bourjois tra le tre tipologie presenti sul sito Asos. Sì, avete capito bene: a me è restato solo il ruolo di creare il form e fare l’ordine: sono clamorosamente alle sue dipendenze.

a Rafflecopter giveaway

Dicevamo, il form: il giveaway è aperto fino al prossimo venerdì 20 febbraio venerdì 27 febbraio ed è aperto solo a voi che già conoscete il Posta Fortuna ad oggi e siete iscritte tramite GFC* (dice che fare regali alle sconosciute è bello. Ma alle amiche anche di più. Capitelo: è gatto e divinità... un mix terribile per il carattere).  



Buona fortuna gufette, e buon San Valentino dal Posta Fortuna. E da me ;)


*Tyta, tu sei dentro. Lo ha deciso lui eh, non io.
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She wore Rouge Edition Velvet

colonna sonora -quasi- obbligata

Di Bourjois abbiamo già detto bene decine e decine di volte. Non mi farò mai una ragione del fatto che non sia venduta in Italia, ma transeat e andiamo avanti: per fortuna c'è santo Asos (che ha anche una promettentissima vocina Nars sul sito, per ora vuota) e c'è il sano turismo cosmetico. E' così che ho accumulato 4 delle referenze dei Bourjois Rouge Edition Velvet.


I primi due, Hot Pepper e Gand Cru sono arrivati quest'estate in Polonia. Durante le vacanze di Natale invece ho fatto miei Frambourjoise e Personne ne rouge. Il solo fatto che ne abbia presi altri due a distanza di tempo vi dice già che mi sono piaciuti, vero? C'è bisogno di dire che lotto contro me stesse per non cedere a un quinto??

Per quanto sia chiaro quindi che li amo, devo confessare che sono tra i rossetti che più difficoltà mi danno nell'applicazione. Intendiamoci: niente di catastrofico, soprattutto dopo le prime volte quando inizi a conoscerli meglio eh... però trovo che sia il loro punto debole. 

Sarà forse dovuto alla loro texture, che non saprei definirvi meglio che leggermente gelatinosa, ma applicarli senza l'effetto macchia di leopardo, almeno le prime volte, è dura. Questo mi capitava soprattutto con Grand Cru, mentre gli altri colori si applicano più facilmente. 

Ripeto: nessuna difficoltà che renda meno piacevole indossarli, soprattutto dati i risultati successivi e la durata e lo splendore del loro colore. Però va detto: io lo sapevo, ne avevo già letto in giro, ma stentavo a crederci. Invece un pochino sì, sono difficili. 

Detto questo: sono talmente tanto complicati da usare da giustificare il loro abboandono e/o non utilizzo? Nemmeno per sogno. Basta prendere un po' la mano e poi non sarà più un problema. In cambio però avrete un colore opaco ma non spento di lunghissima durata senza ombra di labbra secche. 

Questo per me è il loro pregio maggiore: raramente- anzi, a dirla tutta non mi vengono in  mente altri prodotti con la stessa resa- ho trovato un rossetto liquido opaco a lunga durata che non mi seccasse le labbra. O che non facesse quell'orrendo effetto di stacco netto nella parte interna delle labbra (ditemi che avete capito, ditemelo vi prego) obbligandomi ad applicare una matita di base e quintali di burrocacaco a copertura, perdendo l'effetto opaco.    

I Rouge Edition Velvet no. Loro hanno questo mirabile equilibrio che rasenta davvero la perfezione che me li fa amare. Va bene, non sono facilissimi da applicare. Ma le cose difficili da ottenere, sono spesso le migliori.

Li ricomprerei: sì

Li consiglierei: sì

Li regalerei: sì 
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