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The art of list-making

Qui è la vi ho già detto della mia rinnovata passione per la cancelleria/cartoleria. Al di là di quanto bellissime e pucciose siano le mie scelte, credo che dietro ci sia anche altro. 

Che io abbia una passione per la scrittura è ovvio, altrimenti non avrei un blog. Ma per me è altrettanto ovvio che mettere nero su bianco le cose, che siano progetti futuri, esperienze già vissute, conti di casa e semplici appuntamenti dall'estetista, le rende più vere. 



Lo sforzo di razionalizzare, incastrare gli appuntamenti con le 24 ore o le entrate con i desideri da nababba, paga sempre.  E non è un caso che abbia ripreso il Kakebo per il 2017 (qui il racconto del 2016).  

La verità è che scrivere aiuta a fare chiarezza. Non importa l'argomento: che vogliate fare una lista di prodotti beauty che volete, l'elenco delle le spese o quello dei libri che volete leggere (sì, ho iniziato una reading challenge 2017. Interessa post?).  Scrivere liste aiuta. 





Ordinare i pensieri, metterli in fila per bene e con lucidità è un trucco semplice che funziona tanto. E infatti le liste ormai spopolano in ogni luogo e lago.


Ho letto spesso che chi fa troppe liste è un illuso che crede di poter controllare tutto. Ho letto anche che scrivere liste ed elenchi è solo un palliativo per controllare l'ansia. Credo che in parte sia vero ma solo nella misura in cui glielo permettiamo. Il solito trito discorso sull'equilibrio e il buon senso, insomma. Io pianifico la mia settimana la domenica prima. A quella successiva cancello, integro, riprogrammo. Senza ansie.


Quando mai mi farò venire le convulsioni per via del segnaccio della cancellatura sulla mia Mr Wonderful annuale vi autorizzo fin d'ora ad internarmi. 

Ma poi, in fondo, se anche fosse un piccolo trucco mentale Jedi per gestire le ansie... finché funziona, ed è una passione che rende un po' più felici, che male fa? 




Voi? Fate mille liste? Lasciate che tutto vi colga alle spalle d'improvviso (sì, non sono molto oggettiva in questa descrizione...)? Raccontatemi!
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L'Apostrofo rosa #16



Rossetto: Nars Velvet Matte Lip Pencil Provocative Red




...benedetti siano quei rossetti che ti piacciono e si applicano in zero secondi!

Buongiorno Gufette!

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Ispiresciònal post #4


Credetemi, ne abbiamo tutte una .... ascoltatela. 


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Work hard, read harder

E quindi un nuovo atteggiamento. E quindi nuovi propositi e blablabla. Poteva la mia passione per la lettura sfuggire a questa mia piccola personale rivoluzione? No, ovviamente. 



Così dopo aver visto decine e decine di reading challenge mi sono detta che il 2017 era l'anno giusto per sfidarmi. Voi ne fate? Avete un vostro modo? Ditemi tutto. 

Per me la challenge è sicuramente uno stimolo in più e mi obbligherà, anche nella lettura, ad uscire dai miei soliti percorsi. Magari scoprirò solo robaccia, ma potrei seriamente innamorarmi di nuovi generi e autori. 

Ho gironzolato molto: volevo una lista davvero sfidante e allo stesso tempo realizzabile. Troppo facile sceglierne una con 10 libri. Decisamente non realizzabile cimentarmi con i quasi 400 dei libri citati nelle Gilmore Girls, che pure concettualmente mi divertiva. 

Alla fine, anziché adattarmi io alle liste, ho deciso di adattare loro a me. 

Ho scelto quella che più mi piaceva, la Read Harder, proposta da Book Riot e ci ho affiancato i libri della prima stagione delle Gilmore Girls. 



L'idea è di raggiungere i 24 obiettivi proposti dalla sfida pescando tra i 45 libri citati nella prima stagione della serie tv- al netto di quelli che ho già letto e di quelli che proprio no, non voglio leggere- altrimenti i libri citati sarebbero 58. 


Ve la dico così com'è: sono entusiasta di questa soluzione. 

Tre passioni: le liste, i libri e le serie tv unite in una sola nuova avventura. 


n.b. volete la lista dei libri? Ditemelo nei commenti! 


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L'Apostrofo rosa #15


Rossetto: Lipstick Queen in Medieval


Ho fatto tardi tardissimo. Ma il tempo per un sorriso si trova sempre. 
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L'Apostrofo rosa #14


Rossetto: Marc Jacobs Beauty Le Marc Lip Crème in Miss Scarlet 


Ahhhh quanto mi piace questo mini rossettino del kit natalizio... riuscirò mai a non prendere la full size???
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Love the body you're in

Con oggi chiudiamo la serie dei post dedicati alle mie routine. Vi ho raccontato della skincare e dei capelli, mi sembrava giusto non trascurare quella del corpo. 

Anche qui, non sono nessuno per insegnarvi qualcosa, mi limito solo a raccontarvi la mia esperienza. Magari potrà essere utile a qualcuna di voi. 

Quello che posso dirvi è che ci ho messo anni, letteralmente parlando, per smettere di pensare alla cura del mio corpo come uno strumento utile a cambiarlo. Davvero. Per anni e anni la mia body routine è consistita in creme anticellulite, rassodanti, dimagranti. Tutto un mondo punitivo e mortificante. A guardarlo oggi, mi accorgo di quanta furia distruttiva e di quanto poco amore. 

Oggi la mia body routine è tutta concentrata sul piacere e sulla gratificazione. E' stato un processo lento e graduale, non so bene nemmeno io quando è iniziato. Ma ne sono comunque molto felice. 




Con questo non voglio dire che non ho creme "curativo-estetiche" nel mio beauty: ce le ho, ce le avrò sempre e lungi da me il gettare loro addosso una croce che non meritano. 



E infatti le vedete ben presenti: al momento sto usando l'anticellulite Somatoline e man a mano userò le altre. Sempre rigorosamente pre-allenamento, di modo che vengano meglio assorbite. Ho una wishlist ragionata per quando finiranno queste? Sì. Molto breve e di taglio decisamente diverso. Semplicemente nella mia routine non sono più l'aspetto principale, anzi. 



  



L'aspetto dominante oggi è quello epicureo e gaudente. Ho svariate creme corpo e un numero crescente di olii- che ho scoperto amare molto per quell'effetto vellutante in più, che per me aumenta la piacevolezza.

Ho diverse profumazioni e no, non è soltanto perché devo smaltire gli accumuli passati. Mi piace scegliere profumazione e texture a seconda del giorno, dell'umore e dell'occasione. Certo, più di quanto ho sarebbe eccessivo oltre modo. Ma non ho intenzione di ridurre... piuttosto di attenermi alla aurea regola di one out- one in.

Giusto per la cronaca, il mio preferito, imbattuto da anni, era e resta il Tranquillity della [ Comfort Zone ].

La cosa più bella? Assieme al cambiamento di finalità, guarda un po', è cambiata radicalmente la mia costanza. Fino a quando le creme erano uno strumento per cambiare, modificare, mortificare il mio corpo ero assolutamente incapace di attenermi a qualsivoglia routine oltre la settimana.

Ora che mi concentro sul piacere, non c'è giorno in cui non mi conceda questa piccola coccola.    

Anche se ho fatto tardi, anche se fa freddo, anche se ho sonno e in quel preciso momento mi pare fin troppo faticoso perfino aprire il dosatore: ormai so che dopo sarà meglio e non mi ferma più nessuno.

Parafrasando altri detti, ama il tuo corpo e non avrai fatto un solo trattamento in tutta la tua vita.   
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L'Apostrofo rosa #13


Rossetto: Nars Velvet Matte Lip Pencil Provocative Red


Sarà pure Red, ma su di me no. Il che non mi impedisce di amarlo, sia chiaro...
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L'Apostrofo rosa #12


Matita labbra: Inglot Full Metal Lip Liner n.861
Rossetto: MAC Finally Free - Cremesheen



...ma voi la nuova linea Mac in collaborazione con Caitlyn Jenner l'avete vista? 

Se sì, sono la sola che dopo un momento di entusiasmo iniziale resta poco convinta?? 

Io resto però entusiasta del Finally Free. Ecco. 
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5 cose che ho imparato ai saldi di H&M

Io questa stagione di saldi puntavo a saltarla a piè pari. Non avevo grandi bisogni (quelli veri, intendo) e il mio essere fuori forma- per i miei canoni eh, non facciamone questione di stato-  non aiuta. 

Poi mi è arrivata la prima mail di inizio saldi di H&M. Ho resistito. E' arrivata la seconda. Ho resistito. Alla terza, con nuove quantità e riduzioni del 70% mi è sembrato davvero stupido. E ho comprato per 190€ a prezzo pieno... diventati 65€ in saldo




E visto che la scorsa estate alcune di voi mi chiesero degli abiti- tutti H&M- che si vedevano nei miei Apostrofi Rosa e siccome i saldi ci sono fino al 30 gennaio ho pensato di raccontarvi quel po' di cose che ho imparato negli anni. 

1. HM ha uno shopping on line.

Molte tendono a dimenticarlo. Errore. Lì ci trovate molta, moltissima più scelta non solo di taglie ma di modelli. Ho spesso comprato abiti che nei negozi della mia città non sono mai arrivati col risultato, paradossale, di riuscire ad essere originale con abiti mainstream. E soprattutto ho evitato resse, abiti rovinati e/o scenari di devastazione provocati da clienti dal Q.I. annullato. 

2. La politica di reso è perfetta

Lo so che pensate che il punto 1 è impraticabile per via delle taglie random. Però più o meno sappiamo che taglia vestiamo da HM- e ovviamente potete valutare in base al modello se prenderne una in più o in meno. E se tutte le valutazioni fossero errate? Vi basta incollare l'etichetta per il reso (che trovate già nell'ordine) e concordare il ritiro con il corriere -viene lui da voi. Tempo pochi giorni, avrete il vostro rimborso al folle costo di 2,95€. Ditemi voi se non vale la pena saltare la folla, al ressa e la scelta limitata per questa cifra.  





3. Hanno prodotti nuovi e diversi

Avete presenti le loro mail "aggiunti nuovi prodotti"? E' vero. La taglia o il prodotto che non c'era due giorni fa oggi c'è. Tra una settimana ci sarà altro. Vale la pena dare uno sguardo, sempre. Io avevo puntato un abito in pailettes che al mio primo giro di acquisti non c'era. Al secondo sì, in tutto il suo splendore. E ho ricomprato, risparmiando altri 120€. 


4. Comprate per il futuro 

Che non vuol dire per quando sarete magre etc. Quello è un errore che avete di sicuro commesso e di cui i miei armadi sono pieni. Comprate per la prossima stagione. Nei saldi invernali comprate per la primavera/estate e viceversa. Anni fa non era possibile: ora che durante i saldi viene proposto tutto, e a sconti diversi, sì. Sono anche i capi più scontati per cui si fanno ottimi affari. Scegliete quelli semplici e classici, non legati alla moda ma al vostro gusto. Vi piacciono felpone e jeans? Fate scorta. Adorate gli abiti? Fate come me: acquistatene decine.

5. Go big or go home

HM è economica per natura. Durante i saldi, anche di più. Osate. I vestiti a 10€- salvavita quotidiani, sempre siano lodati- ci saranno sempre. Puntate ai prodotti più cari, magari quelli della linea Premium o Conscious. E concedetevi un capriccio: quell'abito troppo elegante che vi piace tanto è a 15€? Prendetelo. Che nella vita non si sa mai e domani vi invitano agli Oscar e voi tac, sfoderate il vostro HM di saldi. E se non vi invitano, usatelo lo stesso. Non c'è niente di più triste di un abito che aspetta di essere usato.

Ecco. Io ora lo so che vorreste vedere per bene i miei acquisti e non la foto miserrima che vi ho postato. Banalmente avrei avuto bisogno di più e miglior tempo. Vi giuro che man a mano li vedrete sulla pagina Facebook e Instagram. Ho preferito far uscire subito il post, visto che i saldi ci sono ancora, mi auguro siate d'accordo. 


E voi? Raccontatemi tutti i vostri trucchi per approfittare al meglio dei saldi!
 


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L'Apostrofo rosa #11


Rossetto: Mac Rocky Horror Lisptick Oblivion (amplified)


Mi sento molto l'omino michelin in rosa in questa foto... buongiorno bellezze!
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Ispiresciònal post #3


Non so voi, ma io mi sono stancata di dividere il mondo in belle fuori o belle dentro.

Noi siamo belle TUTTE.  
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Old passions, new habits

Lo so, il detto è del tutto diverso. E se c'è una cosa dalla quale mi sono definitivamente liberata è l'accumulo compulsivo e l'acquisto cosmetico scriteriato. 

Come ci sono riuscita? Semplicemente ero pronta. Ho gettato molti prodotti scaduti e regalato decine di altri senza alcun rimpianto. Posso dire tranquillamente che il 2016 è stato l'anno della mia disintossicazione cosmetica. 

Ma il fatto che mi sia liberata da certe dipendenze non vuol dire che mi sia liberata dalle passioni che le hanno fatte nascere: ho cambiato le abitudini, non le passioni. 

I rossetti, per dire, erano, sono e saranno sempre i miei cosmetici preferiti. 



E anche se ne ho regalati molti- soprattutto Kiko, lo ammetto- ho anche dei nuovi preferiti. 

Primo fra tutti, i Lipstick Queen. Da noi, eccetto il discovery kit visto in alcune Sephora milanesi, è un brand non ancora in vendita. Ho iniziato con un loro Velvet Rope e un All that jazz. Entusiasta, ho rilanciato con il Discovery Kit. Non paga, ho preso il Frog Prince. 







Sono tutti diversi tra loro. Hanno in comune una sola cosa: sono strepitosi. Per texture, tenuta, idratazione, durata e comfort sono entrati diretti nell'olimpo dei rossetti non solo del 2016 ma in assoluto. Chiaramente, ho in  mente di prenderne altri. 

Fun fact? Se guardo nel loro Lip Zodiac, dei tre rossetti abbinati al mio segno ne ho già due, esattamente quelle stesse referenze. Ovviamente dovrò prendere il terzo, chi sono io per oppormi agli astri? 



   


Il 2016 è stato anche l'anno delle sorprese inattese e non sempre piacevoli. 

Ho scoperto che i Liquid Lipstick della Wycon sono davvero così eccezionali e che non c'è nessun hype: valgono davvero. Purtroppo quelli in mio possesso sono destinati a rimanere i soli, vista la loro pessima uscita relativa alle campagne anti aborto (qui tutti i dettagli). 



A compensare un amore presto finito sono arrivati i rossetti di Bobbi Brown: regalo totalmente spontaneo di Mister Hermoso, il mio Luxe Lip Color mi ha svelato l'esistenza di un mondo di rossetti che voglio. Mi merito almeno un'altra referenza, oltre a questo Russian doll, vero?



Come però dico spesso, puoi avere il rossetto più bello del mondo universo, se non curi le labbra sarà sempre orrendo. Questi sono i miei grandi amori del 2016 per la cura delle labbra. 

Le mille maschere/patch al collagene silicone. Ne ho provate diverse, tutte soddisfacenti. Nessuna, è vero, con effetti drammaticamente visibili nell'immediato. Ma ho imparato a diffidare degli effetti immediati che alla lunga tendono ad impoverire essendo molto aggressivi. Insomma, preferisco un piccolo progresso alla volta a un risultato eclatante che domani avrò perso. 



Eccoli qui, gli eroi della mia lipcare 2016. E sì, non sono tutti ortodossi. 

Lo vedete quel Lip Care in basso? E' Glicerina pura. Lo so che ora griderete all'eresia. Ho letto, mi sono informata e negli anni un minimo di cose le ho imparate/capite. Resto convinta che se si tratta di riparare la Glicerina è un  buon alleato: come la paraffina, facendo da barriera, mantiene intatta l'idratazione iniziale. 

Non a caso gli altri due prodotti sono simili, concettualmente: il Lipbalm Magic Food Tonymoly e il Dr. Lipp Nipple Balm, che però contiene Lanolina ed è naturale al 100% (interessa post dedicato? Ditemi di sì, che lo sto preparando....).

Ecco, con questi prodotti si chiude l'elenco dei miei preferiti del 2016. Nuovi amori, qualche addio doloroso, qualche conferma. Tutto sommato, più gioie che dolori.    

E voi? Sono nati nuovi amori nel 2016? Nuove scoperte? Raccontatemi tutto, le passioni vanno sempre tenute vive!
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L'Apostrofo rosa #10


Lip Stain: Laura Mercier Lip Stain - Mulberry*
Rossetto: Hourglass Femme Rouge Velvet Crème Lipstick - Icon


Io ve lo dico: è molto più fedele alla realtà la foto con filtro che quella senza... Buon gelido fine settimana gufette belle! 


*I prodotti segnati nel post con l'asterisco mi sono stati inviati da PR o da azienda a scopo valutativo.
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L'Apostrofo rosa #9


Matita labbra: Kiko Ace of Diamond Lip Pencil in Refined Burgundy 
Rossetto: Ilia Beauty Lipstick Femme Fatale



Puff e pant, arrivo in ritardo a deliziarvi (???) con l'apostrofo. Oggi un rossetto che mi fa essere felice del fatto che Ilia Beauty non sia venduto in Italia. Sarei in miseria altrimenti. 
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On a bad hair day there is always lipstick

Ho esitato a lungo prima di scrivere questo post. E anche ora che mi sono decisa, le mani un po' mi tremano. Questo perché da che mi ricordi se sono sempre stata inquieta cosmeticamente parlando quando arriviamo a parlare di capelli raggiungo le mie vette più estreme e impervie.



Li ho sottoposti a ogni cosa: trattamenti, tagli, colorazioni... ogni miscuglio e intruglio che vi possa venire in mente. 

Ci ho messo circa 40 anni ma non so come, piano piano, ho iniziato finalmente a farci pace e ho smesso di forzarli, inutilmente, ad essere altro. Sono venuta a patti con il fatto che non avrò mai una lunga chioma fluente e ho scoperto che una frangetta e un bob medio sono il mix che meglio mi soddisfano per effetto e comodità. 

Siccome metterli in piega mi sembrava un'impresa dalla durata inenarrabile, mi sono cronometrata. Ho scoperto che ci impiego meno di 5 minuti - e da allora ovviamente non lo vivo più come la fatica di Sisifo e lo faccio sempre.

Ho dovuto ammettere, mio malgrado, che la composizione dell'acqua con cui li lavo cambia drammaticamente la resa finale. Io, che andavo sostenendo che fosse solo fuffa, ho sperimentato che tutto cambia se metto in pratica la stessa identica routine a Roma piuttosto che a Milano.

Insomma, oggi posso dire di avere un equilibrio fatto di consapevolezza. So cosa posso cambiare e cosa non posso cambiare e- soprattutto- ne riconosco la differenza. 

Grande parte di questo splendido risultato va alla pace estrema trovata per i prodotti. Dopo averne provato milioni, dai costosissimi ai super economici, ho finalmente trovato la mia tricologica anima gemella con i Garnier Ultra Dolce Delicatezza d'Avena. Sono ormai mesi e mesi che lo sapete : tra me e questa linea è un amore puro e perfetto, privo di pecche o ombre. Nei miei viaggi l'ho portata con me o l'ho comprata sul posto (in Spagna e Ungheria): non me ne separo mai. 

Da quando l'ho scoperta la mia routine si è drasticamente ridotta: uso questi prodotti per la mia cura quotidiana e, un paio di volte al mese, mi coccolo con un un impacco alternando l'Amla della Khadi all'olio all'Argan e Mandorle dell'Alverde. E, vi giuro, non ho bisogno di altro. 





Anche qui, come per la skincare, ci sono dei prodotti che vorrei provare e che ho inserito nella mia lista ragionata al gaudente consumo cosmetico ma per ora non sento alcun' altra esigenza. 

...e poi, nei giorni cattivi, che ormai sono pochissimi, ho molti rossetti a cui fare ricorso. 


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L'Apostrofo rosa #8


Matita: Kiko Smart Lip Pencil n. 709
Rossetto: Bourjois Rouge Edition Velvet in Red-volution



.... nevica al livello del mare.  Ma i Velvet Bourjois restano una certezza. 
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L'Apostrofo rosa #7






Matita labbra: Korff Lip Liner n. 2*




Voi ce l'avete un rossetto che vi fa sentire più sexy appena lo indossate? Io sì, più di uno. Questo Dior è decisamente uno di questi.




*I prodotti segnati nel post con l'asterisco mi sono stati inviati da PR o da azienda a scopo valutativo.
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Come il vero amore

Che il 2016 sia stato un anno complicato l'ho detto e scritto ovunque. Ma anche se non lo avessi fatto, sarebbe bastato guardare la quantità spaventosamente bassa di libri letti per capirlo. 

Quando ho visto il mio anno in libri su Goodreads e ho scoperto di aver clamorosamente fallito la mia reading challenge avevo due opzioni: stare ancora a lamentarmi o sfidarmi di nuovo per il 2017. Ho scelto la seconda.

Ma sebbene abbia letto meno del mio solito, una storia di cui voglio parlarvi c'è. Arrivo buona ultima a farlo e so per certo che molte di voi l'hanno già letta, perché me la consigliaste a suo tempo. 

Ma il mio amore per la storia dell'Amica Geniale di Elena Ferrante è così totale e profondo che non posso non dirvene.





Non vi dirò nulla della storia. E' così potente e bella e coinvolgente e appassionante che ogni tentativo di riassumerla da parte mia sarebbe solo scempio e non renderebbe nemmeno vagamente l'idea. 

La cosa buffa è che avevo iniziato a leggere la quadrilogia a febbraio dello scorso anno e non mi era piaciuta per niente. Mi ero stupita: amo la Ferrante da anni e proprio quando tutti la scoprivano e amavano a me non piaceva più? Ma, per quanto mi sforzassi, non riuscivo ad apprezzare nulla della storia.  Ho abbandonato la lettura, perplessa e con un po' di amaro in bocca. 

Oggi so che ero io a non essere presente e pronta in quel momento. E che la mia famosa teoria dei libri che hanno il loro momento per entrare nella tua vita è più che mai corretta e vera. 

Quando ho riprovato a leggere la storia di Lila e Lenù infatti non sono più riuscita a stancarmene. Ho letteralmente divorato i libri, pagina dopo pagina, desiderando sempre di più e che allo stesso tempo non finisse mai. E quando sono arrivata alla fine del quarto libro sono rimasta per settimane intere orfana di un mondo intero, con la sola consolazione di un re-incontro futuro, quando rileggerò tutto. 

Ora: io non so chi si nasconda dietro Elena Ferrante e, a differenza di chi ha cercato di violarne privacy e desiderio, non mi interessa. 

A me basta sapere che al mondo esiste una persona in grado di scrivere così, per essere contenta. 

E Lila e Lenù, per me, saranno sempre come in questa foto.       



Se ancora non li avete letti, tenete questi libri sul vostro comodino. 

Prima o poi arriverà il loro giorno e- ve lo giuro- quando arriverà sarà bellissimo. Esattamente come il vero amore
  
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