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Ispiresciònal post #119


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Ispiresciònal post- Christmas edition



Buon Natale Gufette.

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[tag] I'll never purchase this! - II parte

Ed eccoci alla seconda parte del tag. Io mi auguro davvero di non annoiarvi.... li trovo perchè offrono sempre spunti di rilfessione interessanti. 

Recuperate coperta e biscotti, accomodatevi e preparatevi alla lettura.








I "Long Lasting Stick Eyeshadows" di Kiko? Già fatto. Ma sono eoni che giacciono nel cassetto inutilizzati ormai

Il "Russian Red" di M.A.C? Già fatto. Sparge cuori e saltella innamorata

Il "Creme De Nude" di M.A.C? La verità? MAI 

Il "Fluidine Blacktrack" di M.A.C? Nì. Se mai decidessi di imparare davvero l’arte dell’eyeliner forse sì. Per ora la rifuggo come la peste, per cui… 

Il pennello 217 di M.A.C o un altro pennello famoso? Il 217 mi tenta da tanto tempo, è nelle mie wishlist natalizie da anni. Però trovo che il prezzo sia troppo alto.

Un Paint Pot di M.A.C? Nessun interesse  

Una palette Zoeva (o cinesissima) da 88, 120 colori? Ne presi una da circa 50 colori da Spehora. Difendo l’utilizzo e l’acquisto di almeno una palette di questo genere (non cinese, chè ai miei occhi ci tengo, ma sì economica) per sperimentare con colori nuovi senza dilapidare patrimoni.

Un prodotto de I Provenzali? Ne ho comprati alcuni, ma da tempo ho smesso: passata la curiosità verso il brand, non essendomi davvero innamorata di nulla, ho rivolto la mia attenzione ad altro.

Uno smalto color fango? Non uso più smalti, ma un fango- anche dopo il mio repulisti generale- l’ho conservato  

Il Gel d'aloe? Sì, trovo sia un jolly salva mille cose che dovrebbe essere in ogni casa.

Un qualsiasi prodotto Lavera? Sì. La mia linea preferita resta la Basis Sensitive e trovo siano ottimi prodotti, con un rapporto qualità/prezzo tra i migliori sul mercato (se li comprate da rivenditori onesti che non praticano ricarichi criminali). 

Uno smalto OPI? Già fatto 

I "Lip Tars" di OCC? Anche in questo caso, nessun interesse  

Le Ciglia Finte? Ne ho alcune, mai usate. Goffaggine 1000- Hermosa 0

La cipria HD di MUFE? Mi interessa poco, soprattutto da quando ho quella di Laura Mercier 

Le palette Sleek? Ne ho molte. Sono il perfetto esempio di sperimentazione a poco prezzo di cui parlavo per la domanda delle palette da molti colori. Oggi non le uso mai, ma sono loro grata. 

Le palette Inglot? Non più: ho provato le cialde Inglot e su di me hanno una resa pessimissima.

I prodotti Madina? Forse qualche rossetto. Ma la difficoltà di reperibilità fa passare sempre l’acquisto in secondo piano… 

I pennelli Sigma? Nessun interesse 

I pennelli Zoeva? Ho temporeggiato a lungo, fino a quando i prezzi non sono diventati troppo alti per i miei gusti 

Il fard "Orgasm" di NARS? No. Ho una travel size liquida e lo trovo “troppo” per i miei gusti 

Il "Lemon Aid" di Benefit? No, zero interesse

Gli smalti Eyeko? No, ma non sono smaltara.

I prodotti Lush? Fatto, rifatto e strafatto. Rifarò. 

La spugnetta Beauty Blender?  Mi incuriosice, ma non abbastanza da cedere. Anche perché i fondi che uso sono da applicare con le mani, al 90% dei casi. 


E con questo siamo alla fine della seconda puntata. Mi accorgo man a mano che rispondo alla domande che i miei gusti nel tempo sono radicalmente cambiati. E devo ammettere che sono felice di vedere che i miei gusti sono scresciuti con me e che ho saputo imparare dagli errori - o dai successi. 

Anche per voi ci sono domande a cui dareste risposte diverse rispetto a qualche anno fa? Avete lasciato qualche biscotto per l'ultima puntata del tag???
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A naso in su (come sopravvivere alle Luci d'Artista di Salerno)

Non avevo in mente di scrivere questo post. Davvero. E' stato solo guardando con gli occhi degli altri le Luci d'Artista della mia città che ho capito che invece ne valeva la pena. 




A Salerno, le Luci d'Artista sono arrivate nel 2006, inzialmente in gemellaggio con quelle di Torino. Poi la manifestazione ha conquistato una sua identità: dalle prime illuminazioni in alcune zone della città siamo arrivati al tripudio di luci e installazioni presenti in tutti i quartieri, dai periferici ai centralissimi. 

Credetemi, quando parlo di tripudio non è un modo di dire: le luci sono ovunque e sono tantissime. Se anche qualche piccola zona è stata lasciata in ombra dal Comune, ci hanno pensato gli abitanti del quartiere a illuminarla. Ed è uno spettacolo che affascina davvero tutti, grandi e piccini. Ve l'assicuro: provate a voi a correre tra centinaia di persone che camminano a naso in su, e capirete che è un incanto che non risparmia nessuno. 




Io, confesso, sono stata a lungo tra quelle a naso in su. Poi avevo smesso di apprezzarle. Un po' perchè sperimentare tutti i disagi quotidiani di chi lavora e  vive in una città assalita ( e che spesso non riesce a reggere l'ondata) dai turisti è davvero difficile e un po' perchè sono ormai da anni abituata ad avere una città scintillante e festosa da Novembre a fine Gennaio e ho dato per scontate certe cose. 

Ma sentirle raccontare e vederle di nuovo, con gli occhi degli altri, me le ha fatte apprezzare di nuovo.  Ecco cosa ha visto e pensato Laura Tentazioni Make up







"Le luci d'artista le avevo viste anni prima, ma ricordavo poco e volevo tanto tornarci. Ed è stato bello passeggiare col naso in su, mai un vicolo buio, un fiume di gente che scattava foto con ogni mezzo possibile.Ogni strada aveva una storia, un'idea, un tema e le piazze erano ricolme di piccole statue, piante completamente ricoperte di luce a ricomporne i contorni. Ho camminato oltre 4 km ma la stanchezza l'ho sentita solo alla fine, quando ormai ero in treno a riguardare le tante foto scattate a ricordo di una serata fra amiche davvero speciale." 

Ed ecco quello che ha pensato Parola di Deirdre

"Abituata alle luci di Milano, sempre belle ma un po' sottotono negli ultimi anni, devo dire che le Luci D'artista di Salerno colpiscono... ricche e sfavillanti, una vera e propria "foresta" di luci in cui si possono scoprire giardini incantati popolati dai personaggi delle fiabe e da draghi luminosi. Quindi se vi trovate a passare da Salerno, fermatevi ad ammirare le sue luci... se poi lo fate in un giorno infrasettimanale, probabilmente ve le godrete anche di più!"
 
Ora, se io mi sono innamorata nuovamente delle Luci d'Artista, grazie agli occhi di chi le vedeva per la prima volta o quasi, suppongo sia venuta anche a voi la voglia di venire a vivere questa bella emozione. Ecco quindi alcuni consigli pratici, dando per scontato che sapete già di dover avere pazienza, soprattutto se venite nei fine settimana e che non dovete mettere i tacchi- dovrete camminare a naso in su, ricordate?

NON VENITE IN AUTO: ci sono megaparcheggi, con tanto di navette, ai confini della città. Usate quelli, e non ve ne pentirete. In alternativa, venite in treno (la stazione è in pieno centro e vi immergerete nell'atmosfera delle luci senza alcuna previa maledetta caccia al parcheggio).  O usate un cammello, o fatevi prestare il teletrasposto dalla ciurma di Star Tek. In ogni caso, non venite in auto. 

Non dimenticate i mercatini di Natale: oltre che in piazza S. Agostino, ci sono stand lungo tutto il lungomare. Quando  la folla del Corso principale vi sembrerà troppa, tagliate verso il mare lungo una delle tante stradine che scendono: troverte sempre folla- sia chiaro- ma il nostro lungomare è a 3 corsie ed è decisamente più vivibile, soprattutto nelle due prive di stand. Non per questo meno gradevole. 

Perdetevi senza timori: Salerno è una città sicura e tranquilla. Infilatevi nei vicoli senza timori, esplorate curiose. Soprattutto il nostro centro storico è pieno di vicoli semi nascosti che sono piccoli gioielli. E poi siete in una città di mare: quand'anche non aveste più nessun punto di riferimento, vi basta puntare verso quell'orizzonte che luccica tutto  l'anno di suo per ritrovarvi tra la folla. 

No, non portate con voi il panino/il pranzo/la cena: posso garantirvi che nessuno ha aumentato i prezzi per "spennare i turisti" e posso garantirvi che ci sono delizie che dovete provare. Dovete provare la brioche con il gelato (ma anche qualsiasi altra cosa) del Bar Nettuno. E' una vera e propria istituzione a Salerno e non per sbaglio.  Non fatevi spaventare dalla fila: i camerieri sono macchine da guerra e sanno smaltire code kilometriche con rapidità e cortesia.Se poi cercate un ristorante o una pizzeria, o un semplice bar dove prendere un caffè, ce ne sono centinaia, avete solo l'imbarazzo della scelta. 

Però che padrona di casa sarei se non vi consigliassi un mio percorso ideale? 

Mettiamo che siate venuti in treno e abbiate già passeggiato per un po'. Se avete seguito i miei consigli siete magari sul  lungomare, all'altezza del Bar Nettuno (dove dovete andare assolutamente, l'ho già detto?). Da qui, rientrate a godervi le luci di Piazza Flavio Gioia e poi andate al Caffè Lalu: avrete una vista privilegiata del mega albero, oltre che l'aperitivo e nel mentre si è fatta ora di cena: scendete verso il lungomare e girate in un vicolo a destra, quello che noi chiamiamo dei Caciocavalli ma che sulla mappa è segnato come Masuccio Salernitano.

Qui in poche centinaia di metri ci trovate 4 ristoranti deliziosi, diversi per stile (si passa dalla cucina greca a quella cilentana per arrivare alla tradizionale salernitana e a quella gourmet e più ricercata) ma accomunati da rapporti prezzo/qualità più che corretti. Il mio preferito è la Taverna Santa Maria De Domno, confesso.

Finita la cena, continuate verso piazza S. Agostino: troverete altre luci e mercatini di Natale, ovvio, ma anche locali dove bere qualcosa come il Cercopiteco.  Se ancora non siete stanchi, spingetevi fino a Piazza Largo Campo, dove c'è una fontana di Vanvitelli, non fate che me la trascurate a favore delle luci!-  e da lì alla Villa Comunale. 

credetemi: nessuno resiste alla tentazione di una foto qui sotto. Nessuno.

Ora, e solo ora, potete smettere di camminare a naso in su.   
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Ispiresciònal post #118


....e orgogliosissima del risultato.
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Faccia da venerdì#7

Lo so, speravate di arrivare senza nemmeno un mio faccione fino a Natale. Invece, con lo spirito dei migliori Grinch, eccomi a rovinarvi questo venerdì mattina.... 

Il motivo è molto semplice: dopo aver passato un fine settimana con Laura - aka Tentazione Make Up- ho imparato nuove techinche che sto cercando di mettere a frutto e non potevo non parlarne con voi. 

Sono lontana mille miglia dal padroneggiarle, sia chiaro, ma mi piacciono moltissimo... e direi che dal sorriso "oh mamma niente meno ce l'ho fatta davvero" si nota. 

Viso:   

Naked Skin Weigthless Ultra Definition Liquid Makeup in 5.0*  
Palette Blush Cinecittà 

*no, non ho preso un nuovo fondo, ne ho chiesto un sample. Quanto crudele è scoprire che potrebbe nascere un grande amore con un prodotto che era in sconto al 40% pochi giorni fa???

Occhi:
 
Nars: Smudge proof eyeshadow base
Tarte: Tartellette  (Bombshell sulla palpebra e rima inferiore esterna, Natural beauty come crease, Super mom come punto  luce e Force of nature sotto l'arcata sopacciglia )
Laura Mercier Mascara
Eveline Comsetics Eyebrow corrector in brown

Labbra:
 
Nars: Velvet Matte Lip Pencil Provocative Red



Ora, magari a voi questo makeup non pare quanto differente dagli altri, lo so. Ma per me è a diro poco epocale. Ho osato finalmente delinerare l'occhio, utilizzando lo stesso ombretto della palpebra. 

Per cimentarmi la prima volta in questa impresa ho volutamente scelto la Tartellette: questi ombretti sono burro, lavorabilissimi e con zero spargimenti. E, sempre fedele al criterio di armonio e del sentirsi a proprio agio, ho lavorato per sottrazione,  senza fare  nemmeno quel po' di counting che faccio di solito e scegliendo un rossetto che quasi dimentico di avere per comfort e colore.  

So che può sembrare folle detto da una che usa i rossi a colazione, nel vero senso della parola, ma per me questo è un trucco forte, che temo sempre sia troppo e che possa risultare volgare.  E quindi qui di nuovo tocca a voi: che ne dite? Sono riuscita nella rara arte dell'equilibrio? Ho osato troppo o troppo poco??
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L'Apostrofo rosa #130


Rossetto: Revlon ColorBurst Lip Butter Wild Watermelon 


Oggi avevo una strepitosa voglia di fiori e primavera... si nota???

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[tag] I'll never purchase this! - I parte

Taggata da Miss Sarina Makeup arrivo a prendere parte a un tag lungo lunghissimo, stando all'elenco di domande da cui è composto: anche avendo deciso, e spero nessuna si senta offesa, di pubblicarlo in tre puntate resta una lettura "impegnativa", ecco. 


Il mio consiglio? Preparatevi una buona tisana, accocolatevi sul divano con tanto di copertina e biscotti e ... buona lettura.







Il sapone di Aleppo? Già fatto e non mi è dispiaciuto per nulla

Il detergente "Clense & Polish" Liz Erle? Mi incuriosisce da tempo ma senza una ragione particolare non l'ho ancora mai preso.

La crema "Elicina"? Ho usato altre creme con bava di lumaca e le ho trovate effettive. Resto dell'idea che lo siano per il mix di ingredienti e non per la minima percentuale di bava però.

Lo struccante bifasico "Magnolia"? Ho dovuto goooglare. Direi di no :D

Gli ombretti Neve Cosmetics? Fatto e rifatto. I loro duochrome sono una mia passione

Una BB Cream? Ne ho provate alcune, oggi non mi interessano granchè. Preferisco un fondo tradizionale, dalla copertura leggera. 

Il Primer Potion Urban Decay? E' IL primer per eccellenza, per quanto mi riguarda. Ultimamente corre il rischio di finire in seconda posizione, dopo aver preso quello Nars. 

Almeno una delle palette Naked Urban Decay? Ne ho due. Anzi tre, contando anche la On The Run.

Le matite 24/7 glide on di Urban Decay? Ne ho una, nera. Solo nelle ultimissime settimane ho iniziato davvero a usarla e a capire perchè siano tante amate...

Una palette non Naked di Urban Decay*? Ho la Books of Shadows IV. E onestamente, i loro ombretti "colorati" sono strepitosi     

*la compilatrice originale di questo tag ha una spiccata passione per Urban Decay, fatemelo dire...    

Il prime Shadow Insurance Too Faced? Sì. Ma non è stato amore

L'olio indiano Forsan? No, e non mi interessa. E' grave??

Qualsiasi prodotto ELF? In passato moltissimo, oggi non più. Anche se i loro pennelli restano validi eh. 

La linea skincare Gabbiano di Esselunga? No. Non avendo un Esselunga la vedo difficile...

La linea skincare Viviverde Coop? Qui dovrei rispondere come sopra, ma grazie a un po' di contrabbando cosmetico ho provato alcuni prodotti.  Il burro labbra per me è ottimo. 

Un qualsiasi prodotto Fitocose? Sì. Ma soddisffatta la curiosità verso il brand oggi mi attira poco. Che posso farci? I packaging tristi sono repellenti, per me.

Alcuni pezzi o una collezione Essence? Sì. Ormai prendo solo qualche pennello e rossetto però.

Alcuni pezzi o una collezione Catrice? Solo alcuni rossetti che ho trovato migliori di quelli Essence.

Ecco. Sulle note della mia simpatia per le linee Low cost dai risultati strepitosi, si chiude la prima parte del tag. Avete lasciato abbastanza biscotti per la prossima puntata? Abbiamo qualche prodotto incomune?

  
  


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L'Apostrofo rosa #129


Rossetto: Bourjois Aqua Laque Brun`croyable


Perderò  mai il vezzo di abbinare abiti e rossetto? Io dico di  no...
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PiùStyle per tutti!

Quando sono stata nuovamente contatta da PiuStyle, mi ha fatto solo piacere. 


Il loro sito di vendite private, che ho scoperto un po' di tempo fa, è uno di quelli che sbircio più frequentemente per molti motivi: si possono acquistare pezzi da diverse vendite contemporaneamente, i tempi di attesa per le spedizioni sono spesso di soli 5 giorni e hanno brand diversi da altri siti similari (l'avrete notato anche voi: alla lunga ci sono alcune marche che ritornano ciclicamente nelle vendite private, no? Con loro è diverso). 

Insomma, mi piacciono: se non li conoscete, iscrivetevi al loro sito... magari per Natale non farete più a tempo, ma qualche regalo per la Befana potreste trovarlo. Senza contare che tutto l'anno è il momento giusto per gli auto regali. 

Per me, ad esempio, scegliere è stata la sola parte difficile dell' acquisto: volevo una borsa nera ma anche un gioiello e uno zaino nuovo e un po' di biancheria... Alla fine, ha vinto la borsa. 

Ma anche qui, non credete sia stato facile. C'era Francesco Biasia e Braccialini e Piquadro. E pure Eastpak, se vogliamo dimenticarci che ho 41 anni e dove mai devo andare con una postina sportiva io.... 

E vabbè, l'avrete capito: Eastpak è stata scartata rapidamente come opzione. Ma vi assicuro che tra Biasia e Braccialini è stata una dura, durissima lotta. Gli sconti erano ghiottissimi e la scelta ampia. Alla fine, dopo eliminatorie severissime e ragionate allo spasimo, due sole borse erano rimaste in lizza




E qui è stata solo questione di gusto e buon senso: erano stra-scontate entrambe e tutt'e due venivano spedite in 5 giorni lavorativi. Vera pelle, prodotti italiani. Una decisamente più frufru  l'altra molto più pratica. Tenendo conto che volevo una borsa quotidiana, e il mio essere tremendamente vezzosa, quale avrò scelto secondo voi?*

*sappiate che la scelta finale ha stupito anche me.



Disclaimer: Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.
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