Poco prima dell'arrivo dell'estate, vi ho chiesto aiuto. Ero preda del peggior blocco di tutta la mia vita da lettrice e non riuscivo a uscirne fuori. Mi avete suggerito moltissimi titoli- tutti finiti in lista, grazie di cuore- e mi avete anche ricordato che leggere deve essere un piacere e non ci sono "cartellini da timbrare". Che va bene restare mesi senza leggere, può capitare e non dovevo sentirmi in colpa.
Ma anche nel periodo peggiore, quando ogni libro iniziato con grande entusiasmo è stato abbandonato dopo un centinaio di pagine, non ho smesso mai di sentire quell'irrazionale desiderio- o forse il desiderio più razionale di tutti, chi sa- di voler leggere tutto quando entro in libreria. Né, tanto meno, ho smesso di acquistare libri per puro istinto.
E' così che ho comprato "La zia marchesa" di Simonetta Agnello Hornby, autrice di cui fino avevo letto solo alcuni libri dedicati alla cucina e che mi erano molto piaciuti.
Attraverso la storia di tre generazioni della siciliana e aristocratica famiglia Safamita, ed in particolare di Costanza- la zia marchesa del titolo- arriva nelle pagine di questo libro tutto un mondo. Ambientato tra il 1859 al 1895, riesce ad essere un affresco sociale, storico e politico senza mai perdere la sua quintessenza di romanzo.
Ho molto amato questo libro e tutto quel mondo che ha saputo raccontare. I suoi personaggi sono tratteggiati così bene che mi è sembrato di averli conosciuti davvero tutti, come fossero persone vere, amici di famiglia. Ho sofferto per Costanza come se fosse una mia amica: ci sono stati momenti della lettura in cui mi si è stretto il cuore nel vederla prendere decisioni sbagliate per i migliori motivi al mondo.
E anche lo scorcio di fine secolo- e della fine di un intero mondo, in questo caso- è raccontato magistralmente. davvero mi sono sentita portata in un mondo di carrozze e feudatari, dove si assisteva alla nascita e all'affermarsi della Mafia come distorta forza dell'ordine.
La scelta di usare proverbi e modi di dire in siciliano come titoli dei vari capitoli (uno è proprio il titolo di questo post) aiuta a calarsi e a sentirsi parte di quel mondo.
Il finale per me è stato amarissimo e doloroso, ma nonostante tutto bello. So che è contorto da scrivere così, ma so che mi capirete. Anche nello scegliere un epilogo non scontato, la Hornby è stata brava e le sono stata mentalmente grata per non aver inzuccherato tutto.
E le sono anche grata per avermi tirato fuori dal pozzo nero della non lettura, ricordandomi con una storia così bella e delicata una delle cose che più amo dei libri: entrare in nuovi mondi, lasciando fuori tutte le miserie e le meschinità di questo.
Mi resta poi l'idea che l'autrice sia una persona interessantissima. Mi piacerebbe moltissimo poterla incontrare e sentirle raccontare della sua vita in Sicilia, magari sedute in cucina, mentre prendiamo un caffè e mangiamo un dolce. Sono sicura che sarebbe un pomeriggio delizioso.
E anche lo scorcio di fine secolo- e della fine di un intero mondo, in questo caso- è raccontato magistralmente. davvero mi sono sentita portata in un mondo di carrozze e feudatari, dove si assisteva alla nascita e all'affermarsi della Mafia come distorta forza dell'ordine.
La scelta di usare proverbi e modi di dire in siciliano come titoli dei vari capitoli (uno è proprio il titolo di questo post) aiuta a calarsi e a sentirsi parte di quel mondo.
Il finale per me è stato amarissimo e doloroso, ma nonostante tutto bello. So che è contorto da scrivere così, ma so che mi capirete. Anche nello scegliere un epilogo non scontato, la Hornby è stata brava e le sono stata mentalmente grata per non aver inzuccherato tutto.
E le sono anche grata per avermi tirato fuori dal pozzo nero della non lettura, ricordandomi con una storia così bella e delicata una delle cose che più amo dei libri: entrare in nuovi mondi, lasciando fuori tutte le miserie e le meschinità di questo.
Mi resta poi l'idea che l'autrice sia una persona interessantissima. Mi piacerebbe moltissimo poterla incontrare e sentirle raccontare della sua vita in Sicilia, magari sedute in cucina, mentre prendiamo un caffè e mangiamo un dolce. Sono sicura che sarebbe un pomeriggio delizioso.
Grazie per questa recensione,Hermosa. Io sono una di quelle che raramente rischia nelle letture, finendo di leggere soprattutto classici moderni. Mi hai suscitato grande curiosità per questo libro e dato che stavo cercando un nuovo titolo, credo che comprerò proprio questo :)
RispondiEliminaMi auguro davvero che ti piaccia! Fammi sapere:)
Elimina(io però con i libri amo il rischio e provo di tutto. Fedele al principio che si PUO' abbandonare un libro)
Grazie per questa recensione,Hermosa. Io sono una di quelle che raramente rischia nelle letture, finendo di leggere soprattutto classici moderni. Mi hai suscitato grande curiosità per questo libro e dato che stavo cercando un nuovo titolo, credo che comprerò proprio questo :)
RispondiEliminaE niente, vado a cercarlo subito, da brava sicula :)
RispondiEliminaUhhh siiiiii.. dammi poi un parere da isolana!
EliminaContenta per te che sia finito il periodo di non lettura, ricominciare é sempre un piacere. Avevo visto la Hornby in una serie di trasmissioni dedicate alla cucina della sua famiglia di origine su Alice tv e mi aveva incuriosita anche come autrice, dovrò colmare la lacuna!!!
RispondiEliminaEcco. Mi confermi che è una donna interessante quindi:)
EliminaDa quando ho visto la trasmissione Io&George ho voglia di leggere qualcosa di suo!
RispondiEliminahttp://www.ioegeorge.rai.it/dl/portali/site/page/Page-95947eeb-a111-4602-ab99-e965237aba93.html
Corro a vedere!!!
EliminaBellissimo, davvero. Il che conferma che sarebbe splendido passare un pomeriggio a parlare con lei.
EliminaLo penso anch'io :)
EliminaHo questo libro in libreria: lo terrò in considerazione per il prossimo blocco del lettore ;-)
RispondiEliminaA me capita spesso, anche se poi riesco ad uscirne nell'arco di qualche settimana. Ad esempio in questi giorni ho finito a fatica il nuovo romanzo di Jonathan Safran Foer (eccomi)... per riprendermi dalla delusione e dall'amarezza che mi ha lasciato (500 pagine di nulla cosmico) ho deciso di buttarmi su un romanzetto rosa senza tante pretese, per alleggerire un po' l'atmosfera :-P
Sai che lo faccio anche io? I romanzi senza pretese hanno il loro perchè e la loro utilità!
EliminaQuesta tua recensione mi ha convinto su due piedi!
RispondiElimina<3 Poi fammi sapere, lo sai!
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