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Orgoglio e pregiudizio? Metteteli da parte

Vi avevo chiesto di darmi un buon motivo per provare a leggere di nuovo Jane Austen. Tutte (o quasi) mi avete risposto con Orgoglio e Pregiudizio e io ho deciso di ascoltarvi. 

Ammetto che ad ogni modo il mio approccio non era privo di ..Orgoglio e pregiudizio, appunto. 



Poi ho iniziato a ricredermi. Al di là delle varie storie d'amore che, avendo studiato un po' la Austen non erano per me particolarmente interessanti dato che ne conoscevo gli esiti finali, quello che questo libro ha saputo farmi è stato divertirmi.  

Mi è bastato leggere il primo periodo per capire che avrei sorriso spesso leggendo questo libro



E man a mano che sono andata avanti nella lettura ne ho avuto sempre più conferma. So che magari non è la definizione che vi aspettavate ma io non so trovarne una più adatta per me: questo libro è divertente. 

E' acuto e impietoso nelle descrizioni dei vizi dell'epoca e tanto più colpisce la cosa perchè scritto nel 1813. Oggi è facile fare ironia su certi schemi e alcune convenzioni sociali (che, detto tra di noi, non sono nemmeno sicura siano scomparsi davvero del tutto) ma farlo allora richiedeva una dose di autonomia intellettuale davvero notevole. Ed è un ironia tutta in punta di fioretto: mai aggressiva, mai eccessiva, mai scontata o volgare. Ogni parola punge con una grazia infinita. 

Prendete Mr. Collins, per esempio: è uno dei personaggi più boriosi e stupidi e vanagloriosi che abbia mai incontrato nelle mie letture eppure ogni sua apparizione mi ha divertiva moltissimo perchè così ben descritta, così lucidamente compresa e messa gentilmente alla berlina. 

E ora che grazie a voi ho finalmente messo da parte il mio orgoglio e pregiudizio ed ho capito perchè questo libro è uno tra i più richiesti al mondo nelle Biblioteche, posso dedicarmi al capolavoro trash che deve essere Orgoglio e pregiudizio e zombie e che, mi auguro, saprà aggiungere risate su risate. 
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L'apostrofo rosa #58


Rossetto: Essence Lipstick Almost Famous



Niente da fare. Questo rossetto Essence rimane uno dei loro prodotti che più amo. 
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La versione di Hermosa #30

Oggi un post un po' insolito, perchè non parliamo di trucchi e glitter ma della mia conclusa collaborazione come BeautyReporter per Glamour Italia.

Cosa sia il progetto Beauty Reporter credo che lo sappiate un po' tutte. Io aspettavo un post ufficiale di Glamour per dirvi che ne ero parte, ma non è mai arrivato: quindi vi tocca leggere solo il post in cui vi dico che ho smesso di farne parte.

E insomma, verso la fine dello scorso anno Glamour Italia ha contattato alcune Blogger, offrendo loro una collaborazione non retribuita- a tutt'oggi non saprei dirvi nè quante furono contattate nè quante siano partecipi attualmente del progetto: un numero discretamente alto, di certo. Prima che ululiate per il non retribuita, fatevi dire che i termini del rapporto sono di estrema libertà: erano previsti alcuni obblighi- onestamente minimi- nel caso di precise campagne ma per il resto la quantità, i tempi e le modalità di partecipazione erano lasciati a totale scelta della Blogger. Ergo, si poteva anche scegliere, come ho fatto io, di postare un paio di articoli per animare la pagina autore e null'altro. A onor del vero, comunque, molti di questi dettagli sono emersi successivamente.

Ovviamente, sono stata più che emozionata e felice nell'accettare. Una testata nazionale aveva scelto me. Avrei avuto la possibilità di vedere da vicino la gestione di un progetto, la creazione di un piano editoriale a livelli davvero altissimi. Avrei imparato tantissimo e sì, avrei potuto inorgoglirmi di questa mia collaborazione. Ero semplicemente entusiasta. Quando è comparso il mio primo post on line- non lo nego- è stata festa grande in casa Hermosa.

Purtroppo però nessuna delle mie aspettative si è realizzata: le più che generiche indicazioni iniziali sui temi da trattare sono quello di più simile a un Piano Editoriale che ho ricevuto e ho scoperto che ad essere coinvolte in questa collaborazione c'erano molte blogger. Moltissime. Una vera e propria armata. Il mio ego ipertrofico si è mortalmente offeso nello scoprire che non era una selezione così difficile da superare quella di cui mi andavo pavoneggiando.

Mi sono detta che valeva la pena aspettare qualche tempo prima di dare un giudizio, ma le settimane e i mesi sono passati senza che nulla succedesse. Non la proposta, che so, di un tema mensile da sviluppare, non la creazione di un gruppo Facebook che facesse "gruppo" e permettesse alle varie ragazze di confrontarsi e/o sviluppare idee originali, non un riscontro su quanto già pubblicato (positivo o negativo). 

E poi è arrivato il caso di un post di una BeautyReporter condiviso dalla stessa Glamour Italia sulla loro pagina Facebook: attaccata senza mezzi termini e lasciata in balia dei commenti dei lettori per tutto il fine settimana, ha poi ottenuto come unica difesa dalla redazione un diplomatico invito al dialogo. Gestire una polemica on line è faticoso e difficile, tutti quelli che hanno deciso di avere uno spazio pubblico in rete lo sanno. Ma lasciare che una ragazza debba difendere da sola il suo operato, contando sulla voce di qualche amica o su qualche lettrice di semplice buona educazione, non può essere la soluzione. Meno che meno di una testata nazionale. 
  
Ecco perchè ho deciso di non essere più parte di questo progetto: nessuno dei presupposti che mi avevano fatto accettare si è realizzato, anzi. 

Ovviamente, questa è solo la mia scelta: nessun giudizio su chi ha invece scelto di continuare nè su chi a suo tempo ha rifiutato. Così come credo che dietro la scelta di accettare ognuna di noi avesse a suo tempo motivazioni e ragioni diverse, penso valga lo stesso ancora oggi: sia per chi continua a scrivere per loro sia per chi ha deciso di non farlo o, come me, si è ricreduta strada facendo. 

Questa non è altro che la Versione di Hermosa, appunto.  E sapete questo cosa vuol dire? Che avrò più tempo per perseguitare voi :D
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L'apostrofo rosa #57




Una giornata novembrina per rendere impossibile fotografare un rossetto bellissimo.  
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Benvenuti miei tesssori #10

Lo scorso fine settimana è stato caratterizzato da un'intensa attività di shopping. A coronamento del tutto, sono anche arrivati gli ultimi pacchi dalla Spagna, che contenevano la parte dei miei acquisti che non potevo riportare con me nel bagaglio a mano. E alcuni regali di Mister Hermoso. Il risultato finale è quello che vedete nelle foto.

Ci sono cosmetici, libri, cibo, vestiti e scarpe. Un tripudio di cose belle (che ovviamente ho fotografato male, dimenticando di inserire alcuni prodotti).








Andiamo in ordine cronologico: giovedì sera è tornata mia cognata dalla Germania. Che fai, hai un parente che vive nel primo mondo cosmetico e non ne approfitti? Ecco quindi i miei prodotti Alverde, assenti nella foto di gruppo, ossia la struccante bifasico, l'olio per capelli e il Peelinq per il viso. 

Sabato mattina invece dopo essere stata dal Parrucchiere sono passata in bioprofumeria per prendere il mio amato olio all'Amla della Khadi e l'Indigo.  L'olio struccante della Santè non era previsto ma sono sempre alla ricerca di un buon struccante occhi ecobio (fintanto che Alverde non sarà venduta in Italia, perchè quel loro bifasico per me è perfetto) e non potevo lasciarlo lì. 














La seguente tappa è stato il mercato con suocera e cognate. Volevo solo abiti. E almeno uno l'ho trovato. Ma poi ci si sono messe le scarpe a prezzi stracciati. Queste tipo di scarpe sono il junkie food della calzatura: costano poco e valgono poco, sono fatte con "ingredienti" che sai essere di scarsa qualità. In più, se avete in mente di tenerle tutto il giorno sarà bene investiate su altro, perchè molto facilmente potrebbero farvi sembrare il supplizio di Tantalo una allegra scampagnata in amicizia. Pur consapevole di tutto questo, ogni tanto cedo. Esattamente come ogni tanto mangio le Pringles, ecco. Ho esitato un po' su quelle nere, mi sembravano eccessive. Quando però sono state approvate da mia suocera, non ho mica potuto lasciarle lì. Ci trovate anche le scarpe nere con la zeppa, che sono arrivate con il pacco dalla Spagna






Arrivata a casa, ci hanno consegnati i pacchi dalla Spagna. Da lì arrivano i prodotti Aussie e Organic Skincare by Perse, che sono quelli che avevo preso: Aussie lo conoscevo già mentre il secondo l'ho scoperto mentre saccheggiavo uno stand Bourjois. Purtroppo entrambi non sono distribuiti in Italia quindi- oh che peccato, oh che vita grama- mi toccherà pianificare nuovi viaggi.




I libri e le Tortas de Aceite sono invece regali di Mister Hermoso (anche se alcuni su spudorata commissione).









Ci voleva un rossetto, e quest'Haul era perfetto. O no? 


[questo post è stato pubblicato ancora in bozza venerdì 24. Oggi arriva in versione piena e rivista ma non ho voluto cancellare i commenti precedenti. Perdo colpi gufette, scusatemi]

  
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L'apostrofo rosa #56





Ricominciamo. Buongiorno Gufette.
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And now my watch begins*

Mentre finalmente è stata resa la data di arrivo sul mercato dei nuovi rossetti Nabla (il 28 Aprile, pare al prezzo scontato di 11€. A quelle che si sono davvero arrabbiate con l'azienda per il mistero attorno la data di lancio auguro di trovare sempre i rossetti sold out sul sito) mi sono accorta di non avervi mai davvero parlato della Ghost Invisible Lip Barrier, la loro matita labbra trasparente.  




L'avete vista all'opera in moltissimi Apostrofi Rosa: è una matita invisibile che può essere usata sia come base/primer labbra che per evitare il crearsi di rughette e pieghette attorno alle labbra. Io spesso e volentieri la uso anche per eliminare qualche piccola imperfezione dell'applicazione.

La sua formula è naturale e Cruelty Free: esiste anche la Perfettina che soddisfa questi requisiti ma è decisamente visibile e illuminante mentre questa è, senza ombra di dubbio alcuno, davvero una matita che lavoro "dietro le quinte". 

Contiene una meraviglia i rossetti (non a caso la regalano all'acquisto di un loro Lip Color che ha questa tendenza- anche se non su di me) ed è ottima per correggere quel mini sbaffo di rossetto. 

Da poco ho preso ad applicarla anche come base prima di usare rossetti che hanno la tendenza a seccare e devo dire che forse è proprio con questo uso che la sua funzione di barriera viene fuori al meglio: le labbra sono leggermente uniformate e ben protette ed è anche più agevole l'applicazione del rossetto (solitamente gli opachi tendono ad essere meno facili da lavorare e applicare) che, last but not least, dura ancora di più.  

Se avessi scritto questo post qualche tempo fa, vi avrei detto che la sua unica pecca è la reperibilità ma ormai i negozi fisici che vendono Nabla sono molti, senza contare che molto spesso ci sono offerte interessanti sul sito in occasione del lancio di nuovi prodotti. 

Il mio consiglio? Quando prenderete i  loro nuovi rossetti- tanto li prenderemo, poche storie- infilate anche questa matita nel carrello: farà buona guardia ai vostri rossetti.


La ricomprerei: sì

La consiglierei: sì

La regalerei: sì



* questa matita ha nel nome le parole Ghost e Barrier. Se capite la citazione contorta che ho fatto, vincete una bevuta con The Halfman.
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There' s no such thing as a simple life

Quando ho deciso di vedere la miniserie della HBO "Olive Kitteridge"  non sapevo granché della trama né che fosse tratto da un libro. Mi sono solo fidata di chi aveva prodotto Mildred Pierce e A normal Heart  








Ma quando ho iniziato a vederla ho avuto la piena conferma che era una storia che meritava il mio tempo. Ora. Non sto dicendo che siamo di fronte a un capolavoro che cambierà il vostro modo di vedere il mondo. 

Ma a me la protagonista così spigolosa e dolorosamente schietta è piaciuta. Ho trovato la sua storia la storia di una donna intelligente e forte, che non accetta di mascherare la sua sensibilità e fragilità secondo gli schemi prestabiliti dalle convezioni sociali e ne paga il prezzo: quello di essere considerata fredda e cattiva. Sarà perché io mi ci rivedo molto ma mi ha fatto molta tenerezza questo suo non accettare le convenzioni che vogliono che la dolcezza abbia come unico suo esprimersi l'atteggiamento smielato e da donnetta spaurita (che non a caso è il tipo di donna per cui- ma non vi dirò come va a finire- suo marito prende una bella cotta). 

Mi piacciono il suo rivendicare l'ironia e il sarcasmo, anche verso sé stessa, come armi per affrontare e difendersi dalla bruttezza della vita e la sua consapevolezza, che solo le persone davvero risolte hanno, che certe volte,  nonostante tutto, tocca vivere anche con i rimpianti. E quelli che vi dicono che non è così, mentono. 

Non è una serie allegra e so che ad alcune di voi (ciao Fransis) non è per nulla piaciuta. 

Ma credo che abbia molto a che fare con gli anni che ho: 20 anni fa ho amato Ufficiale e Gentiluomo e forse avrei trovato noiosa questa serie. Oggi trovo Gere una favoletta leggera e molto discutibile e amo questa donna forte e fragile che sa che non esiste una vita facile.  


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La versione di Hermosa #29

Oggi parliamo di un nuovo prodotto in casa Davines il Body Wash OI, che va ad ampliare una delle loro linee più amate e vendute per la "bellezza assoluta per i capelli", come dicono loro, che è appunto la OI. 



Dopo aver riformulato le linee della Essential infatti (non vi ho ancora parlato di quella al cappero, ma arriva presto la recensione vera e propria, promesso) si sono dedicati a questa loro OI, cambiando il packaging di tutte le referenze - ma non la formulazione- e introducendone una nuova, che è appunto il Body Wash.  





La cosa più affascinante di tutta questa linea è l'idea, nata nel 2011 con il primo prodotto che era l'OIl e poi man a mano andata sviluppandosi, di applicare i concetti di trattamento cosmetico dedicati alla pelle ai capelli. 

L'ingrediente protagonista di tutti i prodotti è l’Olio di Roucou. No, non di rucola (ditemi che non sono la sola ad aver pensato che il Roucou fosse il nome scientifico della rucola). Il Roucou invece arriva dall'Amazzonia e ha una funzione ristrutturante e protettiva sui capelli  sulla cute ed è ricchissimo di betacarotene (100 volte di più delle carote). 

Ovviamente, anche il nuovo arrivato è ricco di questo olio e ha una confezione bella ed elegante - cosa che in casa Davines capita sempre, ma non smette mai di incantarmi - e ad Impatto Zero: anche questa è ormai una cosa ovvia quando si parla di loro e anche questo non smette mai di piacermi. 




Promette di ammorbidire la pelle e di combatterne l'invecchiamento. Promette di essere assoluta.

Io ho iniziato appena ad usarla e ne riparleremo ancora meglio più in là. Per ora posso solo dirvi che insomma, dovendo fare la conoscenza con questa linea OI mi sono data allo shopping on line e oltre al Body Wash* che vedete in foto, inviatomi dall'azienda, ho ben pensato di prendere anche Shampoo, Balsamo e Olio in versione Travel Size**.  




*Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.

**State pensando che sono un caso patologico e anche quando mi inviano i prodotti io riesco a comprare? Ecco, perchè ci ho pensato anche io :D 

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L'apostrofo rosa #55


Lip Stain: Laura Mercier Lip Stain - Mulberry*
Rossetto: Mac Lipstick Lustre See Sheer

  
Il risultato del post di ieri è che oggi volevo usare tutti i rossetti citati! Mi sono limitata a due per ovvi motivi... 


*I prodotti segnati nel post con l'asterisco mi sono stati inviati da PR o da azienda a scopo valutativo.
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Tag: #TheSpringSparklingChallenge - Lips&Cheeks mania

Ed eccoci qui alla quarta puntata del tag creato da Consigli di Makeup Whatsinmybag. Questa settimana si tratta di parlare dei "prodotti Lips&Cheeks preferiti per la primavera, rossetti, gloss, blush.. "

Stavolta contenermi è difficile: già durante questo inverno i miei gusti in fatto di colori hanno subito un leggero spostamento verso la leggerezza e la luminosità (sia chiaro, amo sempre i scuroni e li indosserò ancora ma ultimamente sono altri i colori che mi attirano. Diciamo che, come Picasso, sono in una nuova fase cromatica). L'arrivo della Primavera ha quindi aumentato ancora di più questa tendenza, portandomi a sguazzare in colori rosati/lillini/pescati. Osando dove mai avrei creduto osare, insomma. Ho cercato di contenermi, ma vi assicuro che è stata dura. 

Questo è il risultato finale: una foto fatta indurendo il cuore e facendo finta di non sentire il richiamo dei miei altri rossetti e blush dai loro cassetti. 



  
Ebbene sì, l'apoteosi dei rosini/pescati è qui. Non fatevi ingannare dal colore nella confezione del pot Laura Mercier o del Catrice in basso a sinistra o del Dizao che gli è accanto : sono tutti indiscutibilmente colori sheer e leggeri, luminosi e modulabili. L'unico matt è All Fired Up ma la brillantezza del colore in sè compensa l'assenza di sbrilluccichii di sorta.  

E poi c'è Madame Flirte e il suo dupe Revlon: lo so anche io che in foto e dallo stick non sembrano simili, ma indossati su di me la differenza tra di loro è impercettibile o quasi. Non poteva mancare il See Sheer MAC o il Poppy della Tarte (che da solo ha una confezione che urla primavera a pieni polmoni).

Per il blush, alcune conferme storiche come il Bourjois Coup de Foudre, l'Alverde e il Pandora e la new entry in crema, sempre Bourjois: preso su consiglio della commessa e più che altro perché non avevo referenze simili, sto scoprendo che mi aiuta ad avere un aspetto riposato e fresco anche quando sono stanchissima. Mica per caso si chiama Healty Glow

Una menzione d'onore però va fatta a una palette di brush di Cinecittà Make up, dal packaging decisamente spartano che vi ho fotografato a parte


    
Da quando ho iniziato timidamente a darmi al contouring- sempre con il terrore di uscire di casa come un pagliaccio- è diventata una preziosa alleata: mi permette di sperimentare colori e mix diversi (anche se la fila che va dal 14 al 17 è per ora la mia preferita in assoluto).

Voi? Siete prese anche voi dalla bramosia guance/labbra quando arriva primavera?Quali prodotti amate di più? Siete sdegnosamente indifferenti al cambio del clima??

Raccontatemelo, mentre vado a rassicurare tutti i miei altri blush e rossetti che amo anche loro, che per favore non si arrabbiassero con me....
    
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L'apostrofo rosa #54 - hair edition

Ebbene sì, sabato finalmente sono riuscita ad andare dal parrucchiere. Ho riacquistato il pieno campo visivo e spuntato leggermente. 

Ed ecco il risultato, qui fotografato nel grande classico "selfie in auto dopo il parrucchiere" e filtrato accuratamente perché le mie occhiaie si notino il meno possibile. Che ne dite?



Ovviamente anche questa volta il saluto di Mister Hermoso al vedermi è stato "Live long and prosper"....
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Ispiresciònal post #83


..e qualche glitter, ovviamente :)
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Voglio 'o cocco ammunnato e bbuono*

Ci sono alcuni prodotti attorno ai quali circola una specie di alone mistico: amatissimi e osannati da tante da farti sentire quasi obbligata a provarli. E' il caso, per me, dell'olio di Cocco. Quello che ho deciso di  provare è l'Akamuti (preso allo stand BBCrema italia al Cosmoprof 2014 scontato, ma lo trovate anche su altri siti)    


E' 100% naturale, biologico e proviene dal commercio Equo e solidale. Estratto dalla polpa fresca del cocco attraverso la spremitura a freddo. 

Dicevamo, quest'olio sembra essere la panacea di tutti i mali: va bene per i capelli (come impacco o per proteggerli al mare), è ottimo per il corpo ed è infine uno struccante portentoso. Aggiungete in questo caso - mi dicono che non tutti lo sono- un delizioso profumo, leggero e non sdolcinato. Bisognerebbe essere veramente stupide per non amarlo, vero?

Ecco, allora datemi della stupida. Almeno un po'. Io l'ho preso perché volevo usarlo come struccante: non posso dire che non sia efficace ma lo trovo scomodissimo da usare. A seconda della temperatura infatti o è troppo solido o troppo liquido. I giorni dell'anno in cui ha la giusta consistenza sono davvero pochi- in tutti gli altri periodi prelevarne la giusta quantità senza fare macelli mi è davvero complicato. Senza contare che una volta struccato il primo occhio ho le mani sporche di make up e quindi devo pulirle prima di prelevare una nuova quantità per il secondo occhio. Insomma, un mini supplizio. 

Il prodotto in sé è delizioso: bello il profumo, ottimo il risultato finale (strucca ogni cosa, senza bisogno di eccessivi sfregamenti). Ed è piacevole pensare che anche nella filiera dello smaltimento sia totalmente innocuo.  Però non posso farci assolutamente nulla: trovo che sia terribilmente scomodo da usare come struccante. 

Se avete consigli, sono come sempre ben accetti ma credo proprio che lo userò al mare quest'estate (travasandolo: in questa confezione lo rovescerei tutto la prima volta, liquido come sarà): mi piace l'idea di non inquinare le acque con i miei prodotti e spero che sia tanto efficace come struccante ma più pratico da usare. Vedremo come si comporterà e solo allora mi sentirò di dare un giudizio finale complessivo (per questo trovate tre forse alle domande finali).  

Lo so, voglio tutto. Ma accontentarsi in fatto di prodotti di makeup non è mai stata la mia filosofia.

Lo ricomprerei: forse

Lo consiglierei: forse

Lo regalerei: forse       




*tipico detto campano, che si usa per indicare chi non vuol fare nulla ma avere tutto. 
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L'apostrofo rosa #53


Indovinello del venerdì: quanti filtri ci sono in questa foto??


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Lay your hands on me


Fino a qualche anno fa, non curavo particolarmente le mie mani. Anzi, a dirla tutta: non le curavo per nulla. Con il passare del tempo però sono arrivate nuove consapevolezze (le mani non mentono: per chi le sa guardare dicono chi sei, come hai vissuto e quanti anni hai senza troppi  margini di errore) e nuove abitudini (la crema mani fa ormai parte della mia routine beauty notturna sempre, in ogni stagione). E insomma, oggi sono una della parti del corpo che curo di più e di certo con maggiore costanza. 

Era quindi solo questione di tempo perchè io e gli Intensive Hands Glove della Kiko ci incontrassimo. 



Costano 5€ (sì cara Kiko, 4,90€  è un prezzo che non inganna più nessuno) e sono monouso. Da brava Beauty Blogger farlocca ho gettato la confezione prima di verificarne l'INCI- che sul sito non è riportato- ma sono  ragionevolmente certa che contengano paraffina in discreta quantitá. 

I guanti sono "plasticosi" e la posa consigliata è di 10/15 minuti. Io li ho tenuti su tutta la notte perchè sono la solita esagerata. Al mattino dopo la pelle delle mie mani era bellissima: liscia e morbida come non mi era mai capitato di avere. Rimpolpata in un certo senso, priva di ogni pieghetta e/o segno del tempo. Avevo delle mani quasi finte, ecco. 

Ovviamente l'effetto è durato l'arco di 24h e il giorno dopo sono tornata ad avere le mie solite mani e miei usuali segni e sono consapevole che l'effetto "mani photoshoppate" è molta apparenza e poca sostanza ma  non posso negare che mi è piaciuto e che, di tanto in tanto, magari per un occasione speciale, ripeterò senza scrupoli. 

Adesso, chiaramente, voglio provare anche i "calzini" per i piedi: in vista dei sandali e della loro piena esposizione potrebbero essere un buon aiuto. Voi li avete mai provati? Avete trattamenti simili da consigliarmi?


Li ricomprerei: sì

Li consiglierei: sì, astenersi talebane ecobio

Li regalerei: sì, possono far parte di un kit mani. 
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L'apostrofo rosa #52




Si nota il capello ribelle nella foto? Ecco, se non si notava ora ve l'ho fatto notare io :D
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TAG: It's Spring Time!

No, giurin giurella, non è colpa mia se è partita una nuova ondata di TAG primaverili e ve ne toccano di ogni sorta.... Per fortuna, quello ideato da Miki in the pinklandBooksLand è a tema lettura ed è quindi perfetto per la rubrica del #tiraccontounastoria. Siete tutte taggate, come sempre: se decidete di partecipare, lasciatemi il link.



E dunque dunque, vediamo un po' cosa si sono inventate....Vi avverto, ho avuto davvero serie difficoltà a rispondere alle ultime domande che mi hanno totalmente spiazzata. Anzi, come mio solito, ho imbrogliato;)


1) L'inverno è finito. Quale libro lanceresti nel camino assieme alla rimanenza della legna da ardere?

Il risveglio della signorina Prim, probabilmente. Ne abbiamo parlato recentemente e trovo che sia stata una delle letture meno utili degli ultimi tempi. Se però parliamo di letture in assoluto allora "Va dove ti porta il cuore" e tutto Moccia. E resterei a guardare le fiamme per assicurarmi che nemmeno un grammo sopravviva.

2) Tra i tuoi libri, qual è quello che fa subito primavera?  


Pippi Calzelunghe vale come risposta? Allora Pollyanna? No?? Ok, ok, una risposta seria: 

3) Immagina una giornata soleggiata al parco, dopo mesi di tempaccio e freddo, quale libro ti farebbe compagnia? 

Il Maestro e Margherita, senza dubbio. E' una lettura che amo ripetere di tanto in tanto ma è anche un libro che conosco così bene da concedermi incursioni saltuarie per rileggere un passo che amo di più.  


4) Primavera è rinascita. A quale libro ti fa pensare? 

Eat Pray and Love. Senza dubbio un libro di rinascita, trasformazione e scoperta. Gli ho dedicato un post che era una dichiarazione d'amore su temi di non poco peso non a caso.

5) Si sa, primavera è anche meteo pazzerello. Il libro più pazzo che possiedi? O quello più imprevedibile che hai letto?

Cito La tela di Benjamin Stein. E' strano sotto infiniti punti di vista ma l'aspetto pazzerello è quello del modo in cui è stato scritto: si può leggere fino a metà libro poi girare e continuare la lettura (in pratica finisce la narrazione finisce al centro), si possono alternare i capitoli e- perchè no- si può creare un percorso personale di lettura. Ogni volta che ci penso mi affascina un po' di più.  La trama però non è leggera e allegra eh...

E qui parte l'imbroglio. Per quanto ci abbia riflettuto su, non sono riuscita a trovare una risposta che mi soddisfacesse alle successive domande. Ci ho rimuginato su, tanto, e non mi è venuto in mente nessun titolo. Una delle storie d'amore più belle che io abbia mai letto, per esempio, è contenuta nel "Vangelo secondo Gesù" ma non credo davvero che possa essere paragonato a una rosa rossa. Insomma, mi hanno mandato in crisi: ho però preferito la "veraverità" piuttosto che dare risposte approssimative. Ve le riporto qui sotto, mi dite le vostre risposte??


6) Se un libro fosse una rosa rossa? (Rosa rossa = Vero Amore/Passione)  

7) Se un libro fosse un'orchidea? (Orchidea = Eleganza/Sensualità)

8) Se un libro fosse una margherita? (Margherita = Semplicità/Purezza)

9) Se un libro fosse una rosa gialla? (Rosa Gialla = Vergogna/Gelosia) 

10) Se un libro fosse una petunia? (Petunia = Collera) 


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L'apostrofo rosa #51




* ho usato la matita Nabla come base su tutte le labbra, per evitare di averle secche come dopo una traversata nel deserto di 4 giorni senza un goccio d'acqua. Funzionerà? 

(sì, un rossetto nuovo. No, non sono mai troppi)
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