Aveda, capelli, Piccole Delusioni, Smooth Infusion
Ho idee con cui non sono d'accordo
Ho comprato questo trio- Shampoo e Balsamo fortunatamente in Travel Size- mesi fa.
E se non presi di tutte la full size è davvero solo per
Voglio dire: non è una prospettiva allettante? Curare i capelli e contestualmente domarli, eliminando il riccio e il crespo indesiderati. I miei sogni fatti cosmetico.
Peccato che alla prova dei fatti, su di me, nulla di tutto questo sia successo. Il duo Shampoo e Balsamo si è rivelato deludente: i capelli dopo erano secchi e sofferenti, leggermente opachi, riottosi al pettine.
Il siero lisciante invece almeno un po' devo dire che funziona. Ma è come applicare uno strato di gomma soffocante: mette in piega e tiene lisci, certo. Ma al prezzo di una consistenza e un aspetto non desiderabilissimi,ecco.
Ho provato a dosare meglio, ad alternare il trattamento ad altri prodotti e-viceversa- ad essergli fedele per giorni e giorni di seguito. Niente. Non ho mai ottenuto un risultato che si avvicinasse almeno un po' alle promesse e aspettative. Per cui mi sono rassegnata e ho usato lo Shampoo/Balsamo per i pennelli (che sono venuti liscissimissimi) mentre lo Smooth Infusion fa bella mostra di sè nel mio bagno. Almeno è di un colore carino.
Ma la cosa più affascinante di tutte è che, nonostante la mia pessima esperienza, Aveda è un brand che continua a piacermi.
Lo ricomprerei: assolutamente no
Lo consiglierei: no
Lo regalerei: no
#iosorrido, Almost Famous, Essence, Lipstick addict
L'Apostrofo rosa #68
Rossetto: Essence Lipstick Almost Famous
#iosorrido, Brown Nude, Cien Lipstick, Lidl Italia, Lipstick addict
L'Apostrofo rosa #67
Rossetto: Cien Lipstick in Brown Nude
collaborazioni, effetto lifting, Glass Onion, Pink Fluid, siero occhi
La versione di Hermosa #10
Glass Onion è un’azienda tutta italiana che ha come Responsabile Scientifico un cosmetologo, il dr. Borellini. Probabilmente proprio per questo negli anni ha avuto sempre una grande attenzione alla ricerca e alle nuove tendenza, come la cosmeceutica.
#iosorrido, Cremesheen, Finally Free, Lipstick addict, MAC
L'Apostrofo rosa #66
Rossetto: MAC Finally Free - Cremesheen
#iosorrido, HM, Lipstick addict, Rouge Infusion, Ruby Extract, Sephora
L'Apostrofo rosa #65
#iodonnaconglishorts, bodyshamin, corriere della sera, HM, il pane e le rose, IoDonna
Avete bruciato i reggiseni? Ora indossate gli shorts.
Riassumendo, per quelle che sono al mare felici e ignorano certe cose: un po' di giorni fa Io Donna ha pubblicato un commento altamente discutibile su chi possa permettersi di indossare gli shorts e chi no.
Quindi venerdì scorso sono uscita con il preciso scopo di comprare un paio di questi benedetti shorts. Avevo la motivazione, c'erano i saldi e sono di gran moda al momento. Avrebbe dovuto essere un acquisto semplice.
Invece mi sono trovata a lottare con i vecchi timori e pudori. Che la gamba era troppo grande. Che la cellulite era troppo visibile. Che il sedere era troppo grosso. Che mi esponevo troppo ed ero volgare. Credetemi, non esagero: perfino durante il tragitto dall'espositore al camerino di prova mi sembrava di essere fosforescente e di avere gli sguardi di tutti - chiaramente di disapprovazione- puntati su di me. E tutti i modelli mi sembravano troppo corti, troppo stretti, inadatti.
Alla fine mi sono letteralmente obbligata a comprarne un paio, perché ormai non potevo tornare a casa sconfitta: non potevo permettere a modelli che combatto da anni di avere la meglio su di me. Mai acquisto fu più terapeutico di questo.
Tornata a casa, ve lo confesso, mi sono chiesta se ci uscirò mai davvero in giro. Se oserò quello che non dovrebbe richiedere nessun coraggio e che invece è stata una lotta con inadeguatezze che sono -credo- tutte nella mia testa.
Perchè non importa nulla che abbia preso la 38 di HM e che la canotta, sempre HM, sia della linea ragazza (170 cm, giusto bei 10 cm in più di quanto sia alta io). Mi ci sento comunque grossa e ridicola. E, probabilmente, un po' mi ci sentirò sempre.
Ma se lo faccio io oggi, forse le bimbe che oggi hanno 10 anni non avranno nessuna remora, se non quella del loro gusto personale, a indossare un paio di shorts.
Le nostre madri hanno fatto la rivoluzione (anche) bruciando reggiseni. Si vede che la strada dell'emancipazione passa attraverso la moda.
Bio, collaborazioni, Cosmoprof, Crema corpo, ecobio, La Cremerie
Il profumo del paradiso (in vasetto)
Mi sa che ero una delle poche a non conoscere La Cremerie brand tutto italiano dai prodotti con ingredienti bio dal 99 al 100% (qui trovate la lista di tutto quello che NON contengono) e dal packaging curato e piacevolissimo.
Iniziamo dal primo impatto: la confezione è deliziosa. Quella macchina carica di valigie mi fa pensare a viaggi, vacanze, fughe da fine settimana... insomma, a cose bellissime che sanno metterti di buon umore.
Non è esattamente un prodotto economico, questo sì: questa crema costa 35€ (ma è il prodotto più caro tra le referenze disponibili, già l'olio, che punto ad acquistare ma in altra profumazione ha un prezzo molto più basso). Ma in questo bel vasetto, oltre alla bella confezione, agli ingredienti di pregio e naturali e alla piacevolezza nell'utilizzo c'è la collaborazione con l'Università di Perugia e una cura che parte dalla semina-in un ecosistema studiato per potenziare gli effetti di ogni specie coltivata, passa per la raccolta- nel miglior periodo dell'anno per ogni singolo ingrediente- e si conclude con la lavorazione con estrazione a freddo- per ottenere il massimo dai principi attivi.
E se non bastasse tutto questo a convincervi, per voi una piccola sorpresa: con il codice hermosalover avrete uno sconto del 15% (valido fino ad agosto).
Quindi, cosa aspettate? Regalatevi un po' di lusso-come dicono loro Nature is true luxury!
La ricomprerei: sì
La consiglierei: sì
La regalerei: assolutamente sì, trovo che possano essere un regalo perfetto
Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.
#iosorrido, Hot Chocolate, Limite Edition, Lipstick addict, MAC, Satin, Vibe Tribe
L'Apostrofo rosa #64
Rossetto: MAC Hot Chocolate - Vibe Tribe (satin)
#iosorrido, Aqua Laque, Bourjois, Lipstick addict, Viens si tu roses
L'Apostrofo rosa #63
Rossetto: Bourjois Aqua Laque Viens si tu roses
#afterink, inked girl, tattoo, Tattoo Defender, tatuaggi
Tutto quello che ho imparato sui tatuaggi, tatuandomi. #afterink
Siete definitivamente tatuate.
La coda della freccia del mio tatuaggio, per dire, l'ho dovuta curare più di tutto il resto, da subito.
#iosorrido, Ace of Diamond, Kiko, Lip pencil, Lipstick addict, Lustre, MAC, Refined Burgundy, See Sheer
L'Apostrofo rosa #62
Rossetto: Mac Lipstick Lustre See Sheer
aiuto, blocco della lettrice, books, letture, libri
With a Little Help from My Friends
#iosorrido, HM, HM Beauty, Lipstick addict, matita jumbo, Rendezvous
L'Apostrofo rosa #59
Rossetto: HM Beauty matita Jumbo in Rendezvous
#inking, inked girl, tattoo, tatuaggi
Tutto quello che ho imparato sui tatuaggi, tatuandomi. #inking
Senza fare inutili retoriche mistiche, il tatuatore fa un lavoro ed è ridicolo pensare che diventerà il vostro migliore amico e/o comprenderà a pieno il senso per voi di quel tatuaggio, sia chiaro: ma, questo sì, dovete avere di fronte a voi un professionista che sia in grado di darvi risposte adeguate, fughi ogni vostro dubbio e soddisfi le vostre- se ragionevoli- richieste ed esigenze.
Ciò non toglie che il giorno x un po' di timore ce l'avevo comunque. Avevo paura di sentire dolore, che non fossi capace di rimanere ferma e rovinassi il tatuaggio o, anche peggio, che non venisse come l'avevo immaginato. Niente di tutto questo è successo ma credo che sia normalissimo.
Ve li ricordate i tatuaggi finti che si trovavano nelle gomme da masticare? Ecco, il primo passaggio di un tattoo è esattamente questo. Vi verrà posizionato là dove lo volete e vi verrà chiesto di guardarvi allo specchio, senza nessuna fretta, per essere sicuri che vi piaccia.
Anche qui, avete dubbi? NON ESITATE. Per il mio secondo, quello fatto allo Studio21, ho cambiato idea circa 6 volte e la santa tatuatrice non ha fatto un plissè, anzi: mi ha incoraggiato a prendere tutto il tempo che volevo per essere sicura. E infatti alla fine l'ho fatto non dove credevo inizialmente- al polso- ma in una zona diversa: interno braccio (dove di solito si fa la puntura per il prelievo). E oggi ne sono felicissima.
E infine, il capitolo dolore. Esistono un bel po' di chart e infografiche in rete sulle zone più dolorose da tatuare, come questa qui
Ma io direi di non fidarvi di nessuno su questo aspetto: non ci sono regole assolute, fidatevi solo di chi vi dirà così. Lo stesso tatuaggio su persone diverse può essere dolorosissimo come no.
Nel mio caso, per esempio, posso dirvi con certezza granitica e assoluta che una ceretta all'inguine è più dolorosa. Ma, appunto, mi è stato detto di non dirlo in giro, perché la soglia del dolore è assolutamente personale. E infatti, anche se il piede è indicato come una zona tra le più dolorose io ho sentito davvero poco: ripeto una ceretta è più dolorosa. Quindi, decisamente, non faccio testo (e sono speranzosa per i prossimi, che saranno più grandi). Ma l'ho ovviamente scoperto solo mentre ero al tatuaggio: ero disposta a soffrire, almeno un po', e direi che questa è la disposizione d'animo con cui dovete arrivare al lettino.
I tatuaggi sono le cicatrici che ci scegliamo, vale la pena mettere in conto un po' di dolore.
(sì, volete vedere i tattos, lo so. Arrivano nella terza puntata, promesso)
#iosorrido, Bourjois, HM, Lipstick addict, Plum Plum Pidou, Rouge Edition Souffle de Velvet
L'Apostrofo rosa #58
Rossetto: Bourjois Rouge Edition Souffle de Velvet in Plum Plum Pidou
#iosorrido, Dolce e Gabbana, Lipstick addict, Sophia Lipstick
L'Apostrofo rosa #57
Rossetto: Dolce & Gabbana Sophia Lipstick n°1
Alverde naturkosmetik, Bourjois, Cien Nature, Essence, Finiti del mese, Garnier Ultra Dolce, Le Petit Marseiliais, Naturaline, Rougj, Urban Decay