Ho preso Expo 58 un paio di mesi fa. Ero davvero convinta che l'ultima fatica di Coe mi sarebbe piaciuta. Amo talmente tanto i suoi libri che mi risulta impossibile pensare che un personaggio nato dalla sua fantasia possa non piacermi.
Intrighi internazionali, spie, esposizioni universali. Io mi aspettavo un romanzo pieno di ritmo e brio. Ero assolutamente giustificata nelle mie aspettative. Avevo il diritto di aspettarmelo.
Peccato che i diritti non vengano sempre rispettati.
Perchè questo libro l'ho trovato noioso e stentato. Con personaggi che sembrano abbozzati e non finiti del tutto. E laddove lo sono, quanta tristezza e quanta pena in questi uomini che passano tra le cose, senza capirne mai il perchè. Una storia che stenta per tutto il libro a decollare, che resta sempre un preambolo a qualcosa che non succede mai. Fino al finale, banale e deludente. E che, non mi vergogno a dirvelo, ho già rimosso.
Io ti voglio bene Jonathan, davvero. Per questo te lo dico. La prossima volta che firmi un contratto, non accettare clausole che ti obbligano a pubblicare tot libri entro un determinato periodo. Credimi, non è il caso.
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