Carini e coccolosi? Meglio belli e sostenibili.

Quando Davines mi ha chiesto di prendere parte al progetto della Terza Giornata della Bellezza Sostenibile, per me è stato, in ogni senso, un vero piacere.

Perché mi piacciono i prodotti Davines, perché è anche, in qualche modo, la prosecuzione di questo progetto qui ma anche e soprattutto perché non c’è niente nell’idea che chiunque di noi possa andare in un loro salone il prossimo 3 marzo, farsi una messa in piega, ricevere la travel size dello shampoo Davines/Essential Haircare e devolvere l’interno importo - volontario- di quanto pagherà a favore di un progetto Lifegate di riforestazione del Madagascar (sì, penso ai pinguini ogni volta. Sì, mi sento molto Gloria. No, non sono una personcina seria) che non mi piaccia. 

L’idea di bellezza sostenibile è un tema su cui ragiono- e ragioniamo- non da oggi. Provare a conciliare le nostre esigenze con quelle del pianeta, riuscire a compiere un’azione massimamente virtuosa che faccia bene a tutti i soggetti coinvolti, e addirittura anche a chi nell’azione non lo è nemmeno (non è che creda che i pinguini vogliano usare l'Essential, per quanto: poi avrebbero un pelo lucidissimo!)  mi pare strepitosa.  

Questa per me è l’occasione per parlarne con nuove persone e raccontare il mio punto di vista: da oggi quindi mi troverete anche qui, a parlare di bellezza sostenibile.

Ve  lo racconto perchè vorrei che partecipaste al dialogo? Ovvio. Ma lo faccio anche perchè senza di voi oggi non sarei nemmeno lì. Quindi, grazie a voi.  


p.s. già che ci siete -sono un'ottimista, dò per scontato che ci sarete- guardate bene: c'è un contest in corso ;)