Ormai avrete imparato a conoscere un po' la mia mente contorta. Quindi avrete capito già dal titolo del post di oggi pomeriggio che stasera avremmo parlato di questo film...
Lost in Translation ebbe un grande successo. A me, pregiudizialmente, stava antipatico per un mucchio di motivi: perchè la regista era Sofia Coppola (che sì, mi fa tanto snob), perchè c'era Scarlett Johansson (che trovo sempre al limite del volgare). Per cui l'ho ignorato e recuperato su Sky Cinema senza alcuna fretta.
Dopo averlo visto, mi è rimasto addosso soprattutto un senso di solitudine profondo. E un po' di tristezza. Non ho visto due persone incontrarsi. Io ci ho letto due solitudini che si incontrano. Ma, come si dice da me, questo non basta a farne compagnia. L'avrò forse visto in un momento sbagliato della mia vita? Forse.
Dopo averlo visto, mi è rimasto addosso soprattutto un senso di solitudine profondo. E un po' di tristezza. Non ho visto due persone incontrarsi. Io ci ho letto due solitudini che si incontrano. Ma, come si dice da me, questo non basta a farne compagnia. L'avrò forse visto in un momento sbagliato della mia vita? Forse.
L'unica cosa che salvo è la colonna sonora e il finale, che è apertissimo e che, a sentire la Coppola, è stato deciso direttamente dagli attori sul momento. E infatti, a meno che non ricorriate a questo video, non lo saprete mai nemmeno voi.
Se voi l'avete visto e ne avete una lettura diversa, raccontatemelo!
Adoro questo film, lo vidi una sera con mia sorella e lo abbiano visto insieme altre volte! (Non siamo esagerate, capita spesso)
RispondiEliminaCredo che ognuno poteva immaginare quelle ultime parole... ora no. XD
Sì, i protagonisti sono terribilmente soli, ma non credo sia solo una questione "geografica" o linguistica. Ci stiamo isolando... forse in una metropoli così brulicante si nota di più, mi sembra che è dannatamente facile ora sentirsi così soli, rinchiudersi, non capire, non comunicare etc...
questo è solo un pensiero che mi è venuto fuori riflettendoci su, nessuna verità assoluta!
Non ti stupire,sono una persona poco sociale XD
xoxo
Ah ma per me le parole finali restano comunque misteriose. Per me quel video è solo una possibilità. Resto fermamente convinta che la mia interpretazione dei fatti è più bella :D
Elimina(a me non sembri poco sociale. Un abbraccio)
Anch'io l'ho visto recentemente..il senso di solitudine di quell'albergo non mi ha lasciato neanche dopo il loro incontro,però per me rispetto all'inizio c'è uno spiraglio ,una possibilità :)
RispondiEliminagrazie per il link del video,ma tu guarda a cosa si deve ricorrere per soddisfare la curiosità ^^
Ripeto, per me il finale giusto era diverso. Ma io sono una che ama i finali amari.
Eliminame lo sono registrata su sky proprio l'altro giorno perchè, ahimè non l'ho mai visto (scandaloso).
RispondiEliminati aggiorno
http://nonsidicepiacere.blogspot.it/
Aspetto curiosa :)
EliminaNon l'ho visto, non mi ispirava fiducia e ora mi confermi che ho fatto bene...
RispondiEliminaBè, ma questo parrucchiere nuovo come si è comportato?? :D
EliminaBene, per ora meglio di quanto mi aspettassi!! Poi ne parlerò meglio quando vedrò durata e comportamento sui capelli del colore (Inoha), ma intanto ti posso dire che era la prima volta che mi lavavano i capelli su una poltrona massaggiante!!! Mi stavo per addormentare da quanto ero rilassata... :-D
EliminaBe'...la poltrona massaggiante mi piaceeeee :D
EliminaLo voglio vedere da un bel po' ma poi ho sempre rimandato...anche a me la Coppola sa un po' di Snob!!
RispondiEliminaVero? C'ha un po' quel "io sono artista inside e voi no"??
EliminaIo non l'ho visto e non lo vedrò :-D non amo questo genere di film!
RispondiEliminaSe non fosse passato su Sky in una sera in cui non facevano nulla, non l'avrei fatto nemmeno io ;)
EliminaIo amo Sofia Coppola, non la trovo affato snob, anzi, la trovo sofisticata ed intellettuale. Questo non è il suo film che preferisco, decisamente amo di più Marie Antoinette ed Il giardino delle vergini suicide. Comunque penso che il tema della solitudine sia abbastanza una sua cifra visto che è pressoché al centro di tutte le sue pellicole (Bling Ring non saprei, devo ancora vederlo).
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