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Ispiresciònal post #115




Ammettetelo. Non abbiamo scampo. Natale è già ovunque.
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Faccia da venerdì#6



La dura verità del post di oggi è che il make up che state per vedere non mi ha soddisfatto granchè e la sua realizzazione è risultata anni luce lontana da quello che io avevo in mente. E però che fai quando sono le 08.00 a.m. e devi andare a lavoro? Ci esci lo stesso.



E che fai se quando guardi le 4 foto rapidissime che hai fatto, scopri che – per i tuoi standard- ti è perfino venuta accettabile una foto in cui sei a occhi chiusi? Le pubblichi, sperando nei vostri saggi consigli.



Note generali

Sì, quando sono stanca mi parte l’occhio e sono leggermente strabica. 

E sì, la frangetta mi è già spaventosamente ricresciuta. Crescesse il resto della mia capigliatura con questi ritmi, Rapunzel mi spiccerebbe casa.


Viso:   

Bourjois Air Mat in  Hâle Clair
Palette Blush Cinecittà (usato anche per contouring da poraccia) 

Occhi:
Urban Decay: Primer Potion Original
Urban Decay: Books of shadowss 4  (Gravity e Blue Grass- solo picchiettato al centro-, Lost come crease, Bust sotto l'arcata sopacciglia e infine Midnight Rodeo come punto luce)
Laura Mercier Mascara
Laura Mercier Brow Definer 

Labbra:

Kiko Ace of Diamond Lip Pencil in Refined Burgundy 
Dolce & Gabbana Sophia Lipstick n°1

Vi ricordate il discorso sull’equilibrio di colori e armonia del tutto? Ecco, a me sembra che in questo caso non mi sia riuscito. Avverto uno squilibrio cromatico. Il punto è che non avevo assolutamente pensato che il Sophia di Dolce&Gabbana potesse illuminare così tanto la matita Kiko, che è un borgogna bello scuro e corposo. Invece è venuto fuori un colore luminosissimo, quasi primaverile che, per questa occasione, non mi ha soddisfatta.



Avendo però io in mente un risultato diverso, non so quanta delle mia insoddisfazione nasca dalla distanza tra immaginato e reale e quanta dal make up in sé. E qui tocca a voi, che non avete mai avuto strani progetti in mente e avete visto solo le foto...

Vi piace? Vi pare “equilibrato”? O, come me, pensate che sia passabile ma non convincente al 100%? 

E già che siamo in mood interrogatorio… come fate quando al mattino un trucco non vi convince: vi struccate pena ritardo o uscite come siete e pace e bene?  
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L'Apostrofo rosa #123



Matita labbra: Kiko Ace of Diamond Lip Pencil in Refined Burgundy 
Rossetto: Dolce & Gabbana Sophia Lipstick n°1


Curiose di conoscere il look del faccione completo?? Ci vediamo domani, con una nuova #facciadavenerdì.
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Agli antipodi e agli opposti: nuove scoperte e ripensamenti

Ho molte, moltissime ossessioni tricologiche: se hai dei capelli sottilissimi, che si spezzano al solo guardarli e che sottoponi a inifini trattatamenti ( nel corso degli ultimi 6 mesi una permanente e una stiratura chimica e un inteso uso di piastra) credo sia anche naturale. 

Questi motivi, uniti alla mia smania per provare nuovi prodotti e la mia nota tendenza all'infedeltà cosmetica- fanno sì che la ricerca dello Shampoo e Balsamo con le lettere maiuscole non finisca mai. Anche quando ho trovato prodotti che mi soddisfacessero non ho mai smesso di cercare qualcosa in più, qualcosa di meglio. Per questo, eccetto il Balsamo Splend'Or al Cocco che è un jolly salvacapelli da tenere sempre in casa, non ho mai ricomprato lo stesso Shampoo o Balsamo. 

Il duo di cui parliamo oggi è il primo in assoluto per cui farò eccezione: oggi parliamo di Aussie e della sua linea Mega 


Partiamo dall'unica pecca: in Italia questi prodotti non si trovano. Per fortuna lo shopping on line ci viene in aiuto e sono facilmente reperibili (li trovate su Boots e Feelunique, e non solo). 

A dispetto del nome e del logo Aussie non è un brand australiano: nato a fine anni '70 in America deve i suoi richiami all'Australia per l'utilizzo di alcuni ingredienti che da lì provengono. La storia vuole che Tom Redmond, il suo fondatore americano, durante un viaggio in Australia scoprì le virtù di ingredienti locali e decise di usarli per una linea per capelli.
 
Quanto di veramente naturale ci sia nei loro prodotti però è ampiamente discusso. Se siete alla ricerca di un prodotto dall'INCI irreprensibile, o anche solo medio, difficilmente questo brand potrà soddisfarvi, ecco. Io l'ho acquistato senza essere a conoscenza di tutto questo e senza dare nemmeno uno sguardo agli ingredienti: probabilmente non li avrei presi se l'avessi fatto. Non perchè contengano niente di demoniaco, sia chiaro, ma perchè è pur vero che gli ingredienti naturali arrivano buoni ultimi, dopo un lungo elenco di prodotti di sintesi, non tutti dal pedigree immacolato, anzi. 

Ma vi ho detto in apertura che questo i Mega Aussie sono il primo duo, dopo moltissimi anni, che medito di comprare nuovamente. E dopo aver letto la querelle su ingredienti etc non ho cambiato idea. Questo per un semplice, banalissimo motivo: funziona, e funziona bene. 

La linea Mega è dedicata ai lavaggi frequenti: tra la corsa e la pochissima capacità di tenere la piega dei miei capelli, io li lavo spessissimo. Naturale che cercassi un prodotto che non li aggredisse o  li strapazzasse ulteriormente. Ed è quello che questo Shampoo e Balsamo fanno: sono leggeri e delicati. I capelli sono puliti e non appesantiti. Hanno entrambi una texture piacevole e un profumo gradevole. Ditemi voi perchè mai dovrei pensare di rinunciare a un prodotto che sa soddisfarmi così bene, anche dal punto di vista dell'approccio: il fatto che sostengano che per avere bei capelli non c'è bisogno di duro lavoro me li fa volre bene, istintivamente. 

Last but not least, questo loro essere brutti a cattivi per il mondo biotalebano, è stato per me spunto di riflessione: negli ultimi anni ho sempre fatto molta attenzione agli ingredienti, cercando sempre un equilibrio tra ambiente, funzionalità e resa del prodotto stesso. Insomma, cercavo e compravo l'opposto di questi prodotti senza quasi mai trovare prodotti che mi entusiasmassero. 

Forse per me è ora di andare oltre. Di riconoscere che un prodotto è buono quando fa esattamente quello che desidero che faccia. E che molto spesso mi sento più tutelata, come cliente e non solo, ad acquistare prodotti di grandi multinazionali - sottoposte a controlli di ogni tipo, quotidiani e rigorosi. E infatti io questo duo lo ricomprerò. E cerco la linea Winter Miracle, a dispetto di ogni mio ban cosmetico. 


Li ricomprerei: sì

Li consiglierei: nì. Talebane ecobio astenersi

Li regalerei: sì  
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L'Apostrofo rosa #122


Rossetto: Inglot Lipstick 875
 
 
 ...più ci gioco, più questo rossetto nuovo mi piace. Buongiorno Gufette!

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La versione di Hermosa #40

Vado sostenendo da molto tempo che non c'è davvero bisogno di ipotecare casa per acquistare cosmetici rispettosi della pelle e dell'ambiente. E che non è nemmeno sempre necessario affidarsi al turismo cosmetico o a brand esteri. La linea Naturaline della Conad è il perfetto esempio della mia tesi. 

Se ancora non li conoscete, se siete scettiche, vi segnalo questa loro bella iniziativa: #amicheperlapelle (qui trovate tutto). 




Vi basta caricare, direttamente tramite il sito, una foto con la vostra migliore amica e potreste vincere entrambe in kit di prodotti Naturaline. Avete tempo fino al 13/12/2015. 

Non vi ho convinte ancora? Allora vi parlo un po' meglio dei  loro prodotti: sono facilmente reperibili, dal prezzo più che abbordabile e garantiti ECOCERT. Per ottenere questa certificazione requisito fondamentale è che i prodotti contengano componenti sostenibili realizzati con procedure ecologiche e che almeno il 95% di tutte le componenti sia di origine naturale. Inoltre devono garantire l'uso di ingredienti derivati da risorse rinnovabili e l'assenza di OGM, parabeni, fenossietanolo, nanoparticelle, silicio, PEG, profumi sintetici e coloranti. E scusate se è poco. 

Dice: ma se sono tanto belle e buoni perchè non c'è la tua foto sul sito? Vi giuro, volevo farlo. Avevo anche già deciso con chi fare la foto (mai madre). Poi però ho avuto l'onore e il piacere di ricevere questo kit e mi è sembrato davvero sbagliato anche solo pensare di parteciapre. 

In compenso, posso farvelo vedere nello splendore delle mie foto mal fatte. 





Il contenuto è anche più bello e interessante (ma và??): ci trovate davvero abbastanza prodotti per farvi una vera idea di questa linea e concedervi qualche bella coccola ecobio, magari in compagnia della vostra amica. Come sempre, se qualcosa vi incuriosisce, ditemi cosa. Anzi, no. Caricate la vostra foto e provate a vincere. 





Ecco. Io più di questo non credo di poter fare per convincervi. Ma sono pressochè certa che a questo punto sto parlando da sola perchè sarete andate tutte a caricare la foto :D



Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.
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L'Apostrofo rosa #121


Rossetto: Revlon ColorBurst Lip Butter Wild Watermelon 


Ogni santa volta che uso questo rossetto mi dico che ho voglia di fare un post sui dupe per parlarne con voi... riuscirò mai a tener fede alla mia idea??
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L'Oreal: di stranezze e Extravaganza

Raramente parlo di un prodotto poco tempo dopo averlo comprato, per ovvi motivi. Questa volta mi sono però decisa a fare un'eccezione per due motivi ben precisi: perchè il rossetto in questione è sì nuovo, ma è pur sempre un Color Riche Rouge L'Oreal, ossia un grande classico, è perchè la collezione è un edizione limitata natalizia. 

Insomma oggi parliamo di L'Oreal e della sua Extravaganza.





E partiamo dalle stranezze. Mentre vi scrivo (fa tanto corrispondente dalla giungla, lo so) non ce n'è nessuna traccia sul sito italiano di questa collezione natalizia. La si trova sul sito francese, vabbè. Ma io di certo non l'ho comprata in Francia. 

[Aggiornamento: attualmente la collezione è presente, dal nome strepitoso Feline]

Ancora: dei due look proposti con questa collezione mi piace molto di più quello con le labbra "forti" (ma và?). E anche di questo, le testimonianze sono rade e sporadiche, ma decisamente mozzafiato.




Misteri su misteri. Ciò detto, per fortuna nei negozi questa collezione - che loro stessi definiscono  Roarr- è arrivata. Per cui io ho potuto vederla dal vivo e innamorarmi seduta stante di uno dei rossetti. 



E come potevo non farlo? Il Color Riche Rouge L'Oreal Tanzaniza Rubis ha tutto quello che chiedo a un rossetto: una buona texture e durata- che conoscevo già, avendo altri rossetti di questa stessa linea e marca, un colore strepitoso e un packaging così talmente "aggressive" da fare l'intero giro e tornare ad essere elegante. 

I Color Riche dell'Oreal per me- e credo per tante- sono un classico. Una loro referenza- circa 20 anni fa- è stata la mia preferita in assoluto per anni: la ricomprai fino a quando non andò fuori produzione, spezzandomi il cuore. Ma il tempo lenisce le ferite e ultimamente- complici le loro belle linee a tema, come quella dedicata ai rossi- ne ho acquistati alcuni ritrovando la stessa qualità e piacevolezza che ricordavo. 

Last but not least, pur lanciando molte edizioni limitate e/o tematiche con packaging dedicati come stavolta, questi rossetti hanno lo stesso prezzo della linea permanente e- sinceramente- è un dettaglio che me li fa apprezzare, visti certi eccessivi ricarichi che si vedono in giro. 

Insomma, se state cercando un prugna/marsala/borgognachiaro (no, le definizioni cromatiche non sono il mio forte, ma potete vederlo qui) dalla buona resa e dal prezzo accessibile- io l'ho pagato circa 10€- date una possibilità a questo rossetto: potrebbe essere quello adatto a voi.    

Stranezze a parte, questa Extravaganza mi è piaciuta molto e non escludo, vittima come sono del packaging e del collezionismo, di acquistare anche lo smalto in Feline Sauvage (che poi, anche il nome: non è stupendo??). 


Lo ricomprerei: sì

Lo consiglierei: sì

Lo regalerei: sì
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Ispiresciònal post #114


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Tra i prati, con un sorbetto al limone

Vi ho parlato per la prima volta di questo siero tonifcante e rigenerante della linea Douglas Naturals eoni fa. Questa linea di prodotti  naturale e biologica, dai prezzi più che accessibili ha saputo già entusismarmi con il suo olio corpo..curiose di scoprire se ha saputo fare altrettano con il siero?  

 

Puro, naturale ed efficace: così è descritto sul sito e, devo dire, questa è la prima impressione che ho avuto quando l'ho visto. Sarà stato merito della confezione e dei suoi colori, ma mi ha fatto pensare alla freschezza di un prato appena inumidito di rugiada. 

La cosa bella è che anche all'utilizzo questo è il pensiero che più spesso mi ha accompagnata, assieme a quello del sorbetto al limone: freschezza, pulizia, idratazione e il giusto pizzico di dolcezza racchiusi in una texture leggerissima e di rapido assorbimento. 

Ma non è stato solo il mio naso ad apprezzarlo: questo siero viso è stato molto ben voluto anche dagli altri miei sensi. Per la sua leggerezza e per quel twist piacevolissimo l'ho usato e uso come crema giorno: un modo per dare la sveglia alla pelle del mio viso senza strapazzarla e per iniziare la giornata con un profumo che mi mette di buon umore sotto il naso. 

Contiene olio di Argan, estratto di zenzero e un po' di Acido Ialuronico che rimpolpa leggermente- senza effetto paresi- e non dispiace mai, ecco. 

So che in questa stagione tutti propongono profumazioni calde e avvolgenti ma so anche che siamo in tante ad amare l'agrumato- a rifuggire lo stucchevole- tutto l'anno: se siete tra queste ultime, avete una pelle mista e cercate un buon siero viso, dagli ingredienti naturali e dal prezzo ragionevole (30€, ma Douglas ha spesso offerte e sconti, per cui...) io vi consiglio di dare davvero una possibilità a questo cosmetico. 


Lo ricomprerei: sì

Lo consiglierei: sì

Lo regalerei:sì


Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.



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I fiori e le candele

Ho volutamente evitato accenni a quanto successo a Parigi. 

Ma oggi, giornata mondiale dei diritti dell'infanzia, voglio condividere con voi questo video, già diventato virale. 




E'  talmente tanto bello che anche se fosse stato "costruito" varrebbe comunque la pena far circolare un messaggio come questo.   

Vi abbraccio gufette, vi auguro un fine settimana pieno di fiori.   
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L'Apostrofo rosa #120


Rossetto Berbero Aker Fassi 


Questo rossetto è uno dei pezzi più preziosi, interessanti e insoliti della mia collezione.

(a breve post dedicato)
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Benvenuti miei tesssori #14 - German edition

Ed eccoci all'ultima tappa del mio viaggio, e all'ultimo haul da turismo cosmetico. Berlino è stata una conferma e una sorpresa

E' il centro dell'Europa, non solo geografico: è dove tutto succede, dove le decisioni vengono prese, dove le scelte vengono fatte. E' una città piena di possibilità, viva, vibrante, stimolante. Sapevo che mi sarebbe piaciuta ma non così tanto da abbracciare l'orsetto simbolo. E invece....




Anche dal punto di vista cosmetico, una sorpresa e gioia infinita. Sono finalmente entrata in un DM e avrei voluto svaligiare ogni cosa. 

Allla fine, tenendo conto del poco spazio ormai rimasto disponibile in valigia, sono stata più che brava. Ma vi assicuro che ancora mi chiedo se non avrei dovuto cedere a qualche prodotto Aussie in più, ecco...

 


Ci sono alcuni miei grandissimi amori, come lo struccante bifasico e il peeling Alverde, un po' di prodotti Balea -che io non avevo capito essere così tremendamente economici: le vedete le due confezioni tonde? 95centesimi l'una!-, due rossetti P2- uno l'avete anche già visto all'opera- due balsami labbra- quello L'Occitane era in omaggio con un settimanale (prima o poi bisognerà che qualcuno mi spieghi perchè ovunque- tranne che in Italia- in allegato ai settimanali femminili si trova IL MONDO) e tre piccoli capricci da "mentre sono alla cassa li infilo nel carrello", ossia il dischetto in silicone per lavare i pennelli, la travel size di shampoo a secco Aussie e quella adorabile scatolina in latta che altro non è che un portassorbenti (che sarà riciclato in portapenne). 

Tutto qui. 

Vabbè, c'è anche la Tangle Tezeer ma era in offerta e andava presa su. 

Se per caso qualcuna sta pensando che non è per nulla poco, ve lo giuro: lo è. C'erano i calendari cosmetici dell'avvento di Essence e Maybelline. C'erano le linee capelli Aussie. C'era tutto quel mondo bellissimo di creme corpo di Alverde e Balea, per non parlare dei loro struccanti.  E io, maledetta sia la limitazione dei liquidi per i bagagli a mano, ho dovuto lasciare lì tutto. 

Capite bene, che non mi resta altra scelta: devo tornare a Berlino. Presto.  
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L'Apostrofo rosa #119


Rossetto: Collistar Art Design Lipstick Tango Red


Nero e rosso. Banalissima quale sono, trovo che sia sempre un accostamento vincente.
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Quel che (non) resta del mese #28

Un po' in ritardo a causa dei post-haul (ma tanto so che siete sopravvissute serene, che vi credete?) arrivano i finiti di Ottobre. Tra la pausa legata al mio viaggio e il fatto che molti prodotti sono da poco in uso, di certo questo non è stato un mese trionfale. Ma, tutto sommato, nemmeno pessimo.  





Dei cinque prodotti che vedete in foto, ben tre sono finiti durante il viaggio: terminare la travel size del mascara Dior è stato un piacere (su di me ha un pessimo risultato) mi è spiaciuto invece finire le salviette struccanti Bourjois e il deodorante Dove. Per fortuna almeno quest'ultimo posso ricomprarlo facilmente.

Ritorna invece la "maledizione dell'introvabile" con lo shampoo Oway: ottimo e più che gradito ai miei capelli è purtroppo  distributo solo da Roma in su e non ha uno shopping on line. 

Mi consola invece pensare che lo Scrub viso alla Rosa di Natura House posso ricomprarlo: è decisamente un prodotto che ritornerà ad essere presente sui miei scaffali. 

Fin qui, insomma, tutto nella norma. Ora arrivano le note dolenti ma necessarie. Ho dovuto liberarmi di due fondotinta, entrambi da me molto amati. 



Il Like a Doll della Pupa, lo foto lo testimonia, si è rovinato. Hai voglia ad agitarlo perchè riprendesse la sua consistenza liquida e leggera, non c'è stato verso. E' stata sicuramente colpa mia, per non averlo protetto in frigo come ho fatto con altri fondotinta e cosmetici durante la scorsa estate, ma ci sono ugualmente rimasta male. Una parte di me spera in una loro nuova promozione per poterlo riprendere, ecco. 

La CC Cream 123Perfect della Bourjois invece è ancora in ottime condizioni e usabilissima (e usatissima, infatti credo non ce ne fosse più di un terzo). Ma è definitivamente, inequivocabilmente e assolutamente troppo chiara per i miei gusti attuali. Avevo scelto questo referenza tenendo conto del fatto che era quella subito precedente a quella usata da Drammetta e per molto tempo mi ha enormemente soddisfatta. 

Chiedetemi come sia stato possibile e vi giuro che non lo so. Oggi, prenderei la tonalità più scura, senza esitazioni. Non so come abbia fatto ad usarla, davvero. E siamo a metà novembre, la storia del colorito abbronzato non regge più. Ho semplicemente sbagliato. La cosa veramente preoccupante però è un'altra: se io devo usare le referenze più scure, una ragazza di colore è destinata a non poter usare i prodotti Bourjois? 

Detto questo, vi prego, consolatemi: ditemi che anche a voi è capitato di aver cambiato radicalmente gusti e che non sono la sola ad amare un fondotinta da cui però ha dovuto separarsi... 
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L'apostrofo rosa #118


Rossetto: Bourjois Rouge Edition Violine Strass



Io stamattina mi sono svegliata con il preciso desiderio di indossare questo rossetto. Ovviamente, non lo trovavo....   (dalla foto si evince che sì, poi l'ho trovato. Ma urge riordinare il mio stash).
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