Diario di una (a) dieta #5

dicembre 19, 2018
Come sopravvivere al Natale. Forse.
Scrivere un post di questo tipo a 6 giorni dal Natale può sembrare un controsenso. Invece, è la cosa più sensata che si possa fare. 

Nella mia esperienza infatti nulla è più dannoso del "ormai ho mangiato un biscotto, tanto vale mangiare l'intero pacco" o anche "oggi è festa, prendo tre fette di torta anche se ero piena già agli antipasti".




Non sarò io quella che negherà la bellezza di un pranzo in famiglia e dello stare tutti assieme a chiacchierare attorno a un tavolo ma il focus principale devono essere le persone e le chiacchiere, NON il cibo. 

Non è facile, e infatti dopo le feste quasi tutti si ritrovano con kg in più da smaltire e peggio messi che a Novembre, ma qualche trucco per sopravvivere esiste... vi racconto i miei.


Stabilite in anticipo i giorni liberi 

Non è che bisogna derogare dal 23 dicembre al 6 gennaio: non c'è bisogno di mangiare panettone ogni giorno per sentire lo spirito delle feste. 



Io personalmente mi tengo "liberi" i 4 giorni di festa e vigilia (perché se sei meridionale, la vigilia è festa tanto quanto) e la Befana. Il resto dei giorni? Continuo a mangiare normalmente, solo vagamente più leggero subito dopo i giorni di festa. 

Provo a tenermi lontana tanto dal continuo ruminare festivo così come dai digiuni pre/post abbuffata per lo stesso identico motivo: voglio godermi le feste, non contare le calorie ogni secondo. 

Non interrompere gli allenamenti

Lo so, la vita sociale ha un picco. Perfino per me, che sono notoriamente orsa, questo è il periodo più pieno dell'anno. 

Però non c'è bisogno di correre maratone o allenarsi per ore intere: bastano quei 20 minuti al giorno. Venti minuti sono un tempo così ridotto che non potete non averlo. E la soddisfazione sarà enorme.



E soprattutto, levatevi dalla testa che vi state allenando per smaltire e abbandonate l'atteggiamento "punitivo". 

Quei 20 minuti di allenamento sono un regalo e una coccola, esattamente come una maschera viso. Io mi sono già scelta uno dei miei allenamenti preferiti di Hasfit ma va bene tutto: una camminata a passo svelto, una sessione di zumba, un giro in bicicletta. 

Darsi obiettivi possibili e a lunga durata  

In quei 15 giorni è come se alzassimo un muro verso il futuro, dal punto di vista dell'alimentazione/cura di sé. Si rimanda tutto a "dopo la Befana". 

La dieta, l'allenamento, struccarsi ogni sera.... è tutto rinviato al 7 gennaio. Poi quel giorno arriva e ci coglie impreparate. 



Io ho già degli impegni presi per gennaio: mi sono regalata un percorso di allenamento personalizzato, con Marco Masoero, che durerà 3 mesi e mi farà arrivare a Marzo- si spera- meglio che mai e ho già appuntamento con la mia nutrizionista. 

Lo so che a molti questa sembra una prospettiva ansiogena. Anche per me le visite di controllo erano un incubo fino a poco tempo fa. Poi ho realizzato che è ridicolo rinviare gli appuntamenti perché non hai raggiunto gli obiettivi fissati: mi affido a professionisti proprio per correggere errori ed imparare. E se qualcosa non è andata nel verso giusto, quello più di tutti è l'appuntamento da non saltare.  

E infine, due piccoli promemoria che valgono tutto l'anno. 

Il primo è che non è tanto quello che mangi da Natale alla Befana, ma dalla Befana a Natale. 

Il secondo è che tutto questo non è per essere magre, non è per entrare nella taglia 40. 

E' per vivere meglio, più a lungo, amando di più noi stesse e il nostro corpo. 



7 commenti

  1. Sono d'accordo con te. Non è necessario abbuffarsi solo perché è Natale né mandare alle ortiche tutti gli sforzi fatti nei mesi precedenti.
    Si può stare attenti anche sotto le feste, pur senza negarsi qualche manicaretto.

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    1. Lo dico sempre che tu sei l'equilibrio fatto persona:)

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  2. d'accordissimo! io mangio un po' proprio quei giorni di festa che sono tipo 4 in tutto poi il resto dei giorni mangio normalmente ma solo un po' più leggero..

    mallory

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    1. Devo dire che è meno facile a farsi che a dirsi eh... ma io ci sto riuscendo comunque!!

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  3. Trovo utile quello che dici. Su me stessa, ultimamente, ho riscontrato che lo sfizio me lo godo di più quando è raro. Le abbuffate o gli "sgarri" che si ripetono nel corso di una settimana mi danno una soddisfazione momentanea che dura il tempo di un sospiro.

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    1. Il fatto è che sgarrare ogni giorno diventa abitudine e non più piccolo lusso... ;)

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