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2018 Book on a shelf #2 bis

luglio 09, 2018
Dove si racconta di libri che ho amato (e che forse amerete)
Ed eccoci qui, passato il fine settimana, alla seconda parte di questo post (giurin giurella ne farò più spesso e meno lunghi, promesso!). 

Ve li ricordate? Stavamo parlando dei libri che ho letto finora nel 2018, qui in foto di gruppo. Riprendiamo allora.  



1947 - Elisabeth Asbrink

Il 2018 è sicuramente l'anno Iperborea: se guardate i dorsi dei libri vi accorgerete che ce ne sono molti di questa casa editrice. Mi piacciono i loro autori, è evidente. 

Questo 1947 è un romanzo delizioso: ad essere protagonista è il tempo e l'anno in questione. I capitoli sono divisi in mesi e ci trovate la narrazione di tutte quelle, tantissime, cose che sono successe nel 1947. E' pieno di spunti interessanti, di storie un po' meno note che sono però quel battito di farfalla che crea un uragano e di una parentesi personale raccontata con delicatezza. Mi resta il dubbio che sia un esercizio di stile che può farsi con ogni anno ma l'autrice ha scelto il 47 e ha svolto l'esercizio perfettamente.

Questa sera è già domani - Lia Levi 

Ambientata a Genova, è la storia di una famiglia ebraica durante il fascismo. La stile è piano, asciutto e quasi tocca di sfuggita l'orrore di quegli anni, pur raccontandoli. Bravissima lei a costruire figure e storie (ho odiato di un fastidio fisico la madre/moglie che pure è una vittima. Ci vogliono scrittori bravissimi per riuscirci) e interessante la storia. Meritevole anche perchè del fascismo in Italia se ne parla ancora troppo poco. 

La famiglia Moskat - Isaac Bashevis Singer

Era letteralmente impossibile che io non amassi questo libro, visto la quantità di mie passioni che ci sono dentro: una grandiosa epopea familiare, il mondo ebraico e Varsavia - che è a tutti gli effetti una delle protagoniste del libro. 

C'è dentro tutto quello che nella vita merita di essere raccontato, e anche tutto quello che non dovrebbe nemmeno succedere. Non potevo iniziare la lettura di questo premio Nobel in maniera migliore: ci saranno altri suoi libri sul mio scaffale di certo. 

Il nazista & il barbiere - Edgard Hilsenrath

La storia di un nazista che, per salvarsi, si finge ebreo. Credetemi, questa è la parte più razionale di questo romanzo che è pieno di umorismo nero e arguzia. Guardare il mondo con gli occhi di Max Schulz vuol dire essere cinici e tremendamente onesti con se stessi prima di tutto. Uno sguardo impietoso sul mondo e sull'umana meschinità senza mai perdere ironia e sarcasmo. Geniale e disturbante. 

Chiudiamo questa carrellata con due libri di un autore che è stato un assoluta scoperta per me e che è semplicemente perfetto per l'estate (ma anche per l'autunno, l'inverno e la primavera). Parliamo di Arto Paasilinna

Oltre al suo L'anno della Lepre nel 2018 ho letto Emilia l'Elefante e Il miglior amico dell'orso. 

Romanzi divertentissimi, scoppiettanti, pieni di situazioni surreali e di umorismo e di delicata leggerezza. E' impossibile leggere Arto e non sorridere. Le sue trovate picaresche, le situazioni improbabili sono pura energia e divertimento. Delizioso, godibile, non scontato. 

E quando meno ve l'aspettate, umano e attuale da togliere il fiato.  


Infatti nello scaffale "da leggere" - che avete anche voi, vero?- c'è già un suo quarto libro....

Con questa chicca siamo arrivate alla fine. Raccontatemi se c'è qualcosa che vi ha incuriosite e cose invece programmate di leggere voi!

2 commenti

  1. Ho passato il periodo iperborea un po' (tanti) anni fa, era stata una scoperta al salone del libro. Poi, complice il fatto che si trovava poco in provincia negli anni '90, mi sono diretta verso altre case editrici. Adesso con internet non ho più scuse 😁 tutta 'sta chiacchierata mi ha fatto venire in mente quando facevo le liste dei libri da comprare... quanta nostalgia! Altri tempi e una innocenza che non sapevo neanche di avere... mannaggia!

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    1. Ma riprendi subito a fare le liste dei libri da leggere!!Sono un piacere assoluto:)

      Per quanto riguarda l'essere innocenti senza saperlo: credo che solo così si possa esserlo davvero, inconsapevolmente. Un bacio!

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