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Tutto quello che ho imparato sui tatuaggi, tatuandomi. #afterink

luglio 20, 2016
Quindi ormai avete valutato bene le vostre motivazioni, trovato un bravo professionista, sconfitto il timore del dolore. 

Siete definitivamente tatuate. 





Quello che dovete saper ora è che, non importa quanto vi abbia fatto male, avete comunque una piccola ferita in via di guarigione. Leggerete ovunque le solite giuste raccomandazioni: non potete andare al mare o piscina. Non dovete esporre il tattoo al sole (e questo varrà sempre: io già vivo di sola protezione 50, quindi non mi fa alcuna differenza). Inizialmente dovrete lavarlo spesso con un sapone neutro e tenere la pelle ben idratata. 

La coda della freccia del mio tatuaggio, per dire, l'ho dovuta curare più di tutto il resto, da subito. 





Quello che non ho letto da nessuna parte è che il tatuaggio SUDA inchiostro per i primi giorni. Esattamente quello che avete letto. Lo avete lasciato bello preciso e pulito, dopo averlo lavato e idratato. Ve lo ritrovate dopo qualche ora con i bordi sbavati e imprecisi. Panico e terrore. (Perchè non sono rimasta immobile? Perchè mi sono mossa? E colpa mia cazzocazzocazzo). Invece è solo la pelle che suda via l'eccesso di inchiostro: lo lavate e- viva i barbatrucchi, viva l'igiene- siete di nuovo orgogliose portatrici di un tatuaggio splendidamente preciso e ben fatto. 

E le piccole crosticine bianco/trasparenti? (Aiuto! Sto per morire di infezione, mi dovranno amputare tutto). Normale cicratizzazione della ferita. Da NON rimuovere nè stuzzicare: cadranno da sole e la vostra crema le curerà senza traumi.  

Perchè queste due cose non siano raccontate ovunque, non lo capirò mai. E' il motivo per cui ho deciso di scrivere questi post...

Il tempo di guarigione è di un paio di settimane ma, anche qui, ci sono infinite variabili: il tatuaggio che ho fatto a Siviglia ci ha messo molto di più di quello fatto sul braccio. Non so se sia la zona, la diversa mano del tatuatore o la mia pelle ma sta di fatto che quello fatto in Italia è guarito prima e quasi senza nessuna crosta.  

Io ho scelto di curare entrambi con la Tattoo Defender: vi consiglieranno la Nivea come il Betapantenolo o il Burro di Karitè. Sono tutte alternative valide da quanto ho capito/letto. Io ho scelto questa per due motivi: un packaging delizioso (ciao, geni del marketing, sono la vostra cavia preferita) e un INCI con una composizione più che equilibrata. Continuo ad usarla un paio di volte al giorno e credo che continuerò a farlo a lungo. 



E ora, mie care, viene la parte più difficile di tutte: a volte sarà noiosa, a volte vi irriterà, spesso vi farà sorridere. 

Ora dovrete portare conto al mondo là fuori dei vostri tatuaggi, e scoprire come gli altri reagiscono. Ma di questo parleremo la settimana prossima (occhio, che qua finisce che parleremo di tatuaggi per sempre)!  



(per me al momento comunque la seconda frase non vale...) 

8 commenti

  1. Avranno sicuramente un signifato che ovviamente non conosco, ma a prescindere posso tranquillamente dire che mi fanno impazzire!!! proprio belli entrmabi!

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    1. Ciao Marina, grazie mille:)

      Quello sul piede sono le coordinate di un posto che amo tanto, la freccia è un'idea che ci è venuta parlandone con la tatuatrice.

      Quello sul braccio invece è una Sutra (invocazione) in sanscrito: anche in questo caso, parlarne con la tatuatrice mi è stato utile- ho cambiato idea sulla posizione.

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  2. Hai ragione, queste cose non le spiegano da nessuna parte.
    Per quanto riguarda invece le raccomandazioni che fanno a tutti (sole, piscina, ecc), posso dirti per esperienza personale che sono più precauzioni perchè non si sa come può reagire la pelle, che altro.
    Per esempio io dopo circa una settimana vado tranquillamente a nuotare (in genere mi tatuo di giovedì, così il mercoledì dopo posso andare al corso di nuoto), ovviamente prima passo in negozio a far vedere come procede la guarigione e il tatuatore mi dà l'ok.
    Anche per quanto riguarda il sole, non metto uno protezione solare più alta rispetto al resto del corpo e, anzi, la metto solo in piscina e al mare, non per girare in città. In tanti anni i miei tatuaggi sono ancora perfetti come appena fatti.
    L'idratazione invece, sarà la solita che usi abitualmente per il resto del corpo, è assolutamente superfluo dedicare creme e cure aggiuntive (anche questo me l'ha confermato il mio tatuatore).
    Forse inorridirai a leggere quanto ho scritto, ma davvero tutte queste ansie e apprensioni dipendono dal fatto che sono i primi tatuaggi della tua vita, poi ti renderai conto che non hanno nulla di particolare rispetto alla pelle non tatuata e vivrai tutto con più tranquillità.

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    1. Onestamente no, non inorridisco. Ho avuto anche io la sensazione che siano soprattutto raccomandazioni "a scanso di" e che dipendano soprattutto dalla tua pelle e dalle possibili reazioni ma per queste prime volte mi sono attenuta rigorosamente a tutto: non mi è pesato, è stata una coccola in più a qualcosa che avevo desiderato a lungo. Per la protezione poi, io uso la 50 da anni ovunque, per cui non è un problema:)

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  3. Il tatuaggio con le coordinate e' il mio preferito, e' davvero bellissimo e molto particolare come idea. Poi il fatto che sia sul piede fa pensare che tu voglia "camminare" e tornare in quel luogo :).

    Sai che di recente ho scovato una konjac sponge ideata proprio per la cura dei tatuaggi appena fatti? Dicono che pulisca con delicatezza la zona rimuovendo sangue e sporco senza alterare il film della pelle, e lenisca riducendo la formazione di crosticine. Non so se sia una cosa superflua da avere, ma trovo il post piu' che adatto per citarla XD.

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    1. In realtà è sul piede per indicare le radici che ho scelto, ma anche la tua interpretazione non è male ;)

      Per la spugna, così come per la stessa Tattoo Defender eh, io credo sia molto marketing e poca sostanza: si tratta semplicemente di usare prodotti delicati e con buone composizioni (e poi non so se riuscire ad usarla i primi giorni. Magari quando sarò più scafata...). Però sì, hai ragione: se non la citavi qui, quando dovevi farlo??? :D

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  4. Io ne ho cinque, tutti con un grande significato. Alcuni hanno fatto male, male male, forte. Ma ne vado talmente fiera che poco importa il dolore, come per un parto insomma :P
    Non sai quante volte mi hanno chiesto se sono veri, l'ultima è stata sabato scorso. E quelli che mi hanno detto che mi sono rovinata la pelle? Ah guarda, aspetto il prossimo post :) un bacio

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    1. Ti capisco: ero disposta a soffrire per la "cicatrice" che avevo scelto di avere, quindi so perfettamente cosa intendi.

      Io devo dire che la parte di relazione con gli altri è quella che mi ha inizialmente colta più impreparata: chi se lo immaginava che tutti avessero diritto di opinione sulla mia pelle??? :D

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