Due post haul la stessa settimana? No, non sono impazzita. E' che questo arriva con notevole ritardo rispetto a
quando questi tesssori sono arrivati in casa Hermosa. Poiché in Polonia mi sono
contenuta davvero poco, ho deciso di dividerlo in due parti: una puramente di
make up, e l’altra- che posterò venerdì prossimo- di cura e creme.
Mi sono detta che valeva la pena comunque parlarne assieme soprattutto perché, proprio mentre facevo le foto (quelle le ho effettivamente fatte a luglio. Ciao, ho tempi biblici) l’evidenza di come le mie scelte in fatto di acquisti siano cambiate mi è sembrata chiara, anche grazie al fatto che ho potuto fare il paragone con il precedente bottino polacco.
Mi sono detta che valeva la pena comunque parlarne assieme soprattutto perché, proprio mentre facevo le foto (quelle le ho effettivamente fatte a luglio. Ciao, ho tempi biblici) l’evidenza di come le mie scelte in fatto di acquisti siano cambiate mi è sembrata chiara, anche grazie al fatto che ho potuto fare il paragone con il precedente bottino polacco.
Dicevo che non mi sono contenuta: sono partita senza riserve né timori. Avrei comprato quello
che volevo. Il mio unico limite era il bagaglio. Questo, per quanto riguarda il
make up, è quello che è tornato con me
Ci trovate due grandi conferme, ossia Inglot (che costa un
terzo rispetto che da noi. In pratica i prezzi di Kiko, anche qualcosa in meno.
Avete letto bene) e la chevvelodicoafare Bourjois, e una novità assoluta -per me- con la Eveline
Cosmetics. Null’altro. Avrei potuto saccheggiare molto di più, anche solo
limitandomi a questi brand. E vi assicuro che una parte di me proprio non si rassegnava a questa mia nuova morigeratezza*; questo mio scartare prodotti su prodotti dopo un solo sguardo mi spiazzava non poco.
*ovviamente, tutto è mooooolto relativo in questo caso.
Infatti tre dei prodotti Inglot che vedete in foto- il piegaciglia, le veline anti lucido e il Lip Pencil rosso in alto li ho presi al Duty Free mentre ero in partenza perchè mi sembrava di aver preso troppo poco :D
Mi sono resa conto che il mio avere troppo di tutto, dopo un lungo periodo in cui non mi sembrava mai abbastanza, ha finalmente raggiunto il suo limite. Scartavo ombretti su ombretti perchè non c'era nessun colore che mi incuriosisse davvero. Lasciavo decine di rossetti negli stand perchè erano colori a me già ben noti. Snobbavo mascara di ogni foggia e tipo perchè ne ho fin troppi aperti da mesi e aspetto da troppo tempo di potermi concedere il mascara feticcio del mio cuore, lo Chanel Volume (ma prima devo finirne almeno uno di quelli che già ho. Non dico tutti, ma almeno uno).
Non è stato tanto per una questione di colori che posseggo già, essendomi sempre più convinta nel tempo che il dupe non esiste e che ogni colore di ogni brand di ogni collezione è un mondo a parte. E' stata la mancanza di curiosità.
Come se fossi arrivata a un punto di saturazione verso le etichette che strillano "nuovo, rivoluzionario, sensazionale, impareggiabile etc etc". Anche al mio ritorno dalla Polonia ho notato come la mia attenzione sia ormai irrimediabilmente spostata verso brand diversi: non che un rossetto Rimmel o L'Oreal non mi piaccia. Ma i brand che hanno il potere di trasformarmi in Smeagol sono ormai altri. Qualche nome? Tarte, Tilbury, Chantecaille, Kate Von D, Hourglass, Rouge Bunny Rouge, Marc Jacobs.
Non credo di essere diventata una "snob" cosmetica. Credo che sia la naturale evoluzione di un percorso che abbiamo fatto assieme e di cui mi siete testimoni: dalla scoperta entusiasta dei brand low-cost al loro graduale- e ormai mi sento di dire definitivo- abbandono passando per un attenzione sempre maggiore al mondo bio sono arrivata al punto in cui non solo non ho bisogno di nulla, ma ne sono perfettamente consapevole.
E quindi sono attirata da prodotti che abbiano quel particolare je ne sais quoi (no, non mi sfugge che nell'elenco che vi ho appena fatto ci siano solo due brand reperibili fisicamente in Italia. E nessuno nella mia città. Sono "nuovi ed esotici").
Mi sono resa conto che il mio avere troppo di tutto, dopo un lungo periodo in cui non mi sembrava mai abbastanza, ha finalmente raggiunto il suo limite. Scartavo ombretti su ombretti perchè non c'era nessun colore che mi incuriosisse davvero. Lasciavo decine di rossetti negli stand perchè erano colori a me già ben noti. Snobbavo mascara di ogni foggia e tipo perchè ne ho fin troppi aperti da mesi e aspetto da troppo tempo di potermi concedere il mascara feticcio del mio cuore, lo Chanel Volume (ma prima devo finirne almeno uno di quelli che già ho. Non dico tutti, ma almeno uno).
Non è stato tanto per una questione di colori che posseggo già, essendomi sempre più convinta nel tempo che il dupe non esiste e che ogni colore di ogni brand di ogni collezione è un mondo a parte. E' stata la mancanza di curiosità.
Come se fossi arrivata a un punto di saturazione verso le etichette che strillano "nuovo, rivoluzionario, sensazionale, impareggiabile etc etc". Anche al mio ritorno dalla Polonia ho notato come la mia attenzione sia ormai irrimediabilmente spostata verso brand diversi: non che un rossetto Rimmel o L'Oreal non mi piaccia. Ma i brand che hanno il potere di trasformarmi in Smeagol sono ormai altri. Qualche nome? Tarte, Tilbury, Chantecaille, Kate Von D, Hourglass, Rouge Bunny Rouge, Marc Jacobs.
Non credo di essere diventata una "snob" cosmetica. Credo che sia la naturale evoluzione di un percorso che abbiamo fatto assieme e di cui mi siete testimoni: dalla scoperta entusiasta dei brand low-cost al loro graduale- e ormai mi sento di dire definitivo- abbandono passando per un attenzione sempre maggiore al mondo bio sono arrivata al punto in cui non solo non ho bisogno di nulla, ma ne sono perfettamente consapevole.
E quindi sono attirata da prodotti che abbiano quel particolare je ne sais quoi (no, non mi sfugge che nell'elenco che vi ho appena fatto ci siano solo due brand reperibili fisicamente in Italia. E nessuno nella mia città. Sono "nuovi ed esotici").
Riparleremo meglio di tutto, ovviamente e come sempre, fatemi sapere se qualcosa vi incuriosisce.
Ma soprattutto raccontatemi come, e se, il vostro percorso cosmetico è cambiato nel tempo.
Belle riflessioni Hermy, brava ^_^. Penso di una bella boccata di rilassatezza questa nuova consapevolezza, non credi?
RispondiEliminaIo dal canto mio non sono mai passata per un periodo di accumulo, sia perche' non me lo potevo permettere, sia perche' di indole sono cosi'. Punto cose per anni, e aspetto aspetto...Quando alla fine riesco ad averle, ho la tranquillita' e la felicita' di averle volute davvero, e cosi' facendo ho sempre qualcosina nel cuore che mi lascia con la voglia, quindi e' difficile attraversare momenti di noia in cui non desidero proprio nulla, eheh...
Per esempio, tra le cosine che punto da un po', ci sono i tuoi Rouge Velvet Edition :). Uno e' il Grand Cru, vero? E' uno dei due che desidero ^^! L'altro e' Ole' Flamingo, ma non riesco a capire se sia proprio quello che hai preso tu (mmmh no, forse e' il Personne ne Rouge! che ti sei portata via!). Sto' aspettando paziente che Asos sconti Boujois pero' :).
-e devo resettare la verita' su Inlgot, o piango...-
Tyta occhio di lince: uno è Gran Cru, l'altro Hot Pepper;)
EliminaIo non riesco a trovare ancora una regola precisa: ci sono acquisti d'impulso che si sono rivelati ottimi e altri meditati di cui comunque mi sono pentita...:D
Le tinte labbra Bourjois sono fantastiche. Io ho nude-ist e conto di acquistarne altri in futuro!
RispondiEliminaConcordo. Non le trovo semplicissime da applicare, ma l'effetto finale compensa la fatica inziale!
EliminaPenso che un'evoluzione cosmetica sia naturale e fisiologica. Io ad esempio tendo a trascurare il make up e a concentrarmi sui trattamenti viso che mi incuriosiscono sempre di più. E comunque, l'unica cosa che conta è che ci facciano stare bene!
RispondiEliminaInfatti, la seconda parte del bottino polacco è tutta "cura" :D
EliminaCondivido la riflessione..ad ogni nuova limited edition o novità in linea permanente ho molti meno sussulti XD
RispondiEliminae ci sono colorazioni che fatico a terminare!
Io inizialmente sussulto eh...poi però le vedo dal vivo e mi passa:D
EliminaOcchi a cuore!
RispondiElimina<3 <3
Eliminaio non ho queste gran cose però ho sempre troppo per quello che è la reale necessità... ok non è che compro senza ritegno, ma potrei sopravvivere con molto meno...
RispondiEliminaho raggiunto il top con gli smalti, ormai ho tutti i colori, ne comprerei davvero altri carrelli se li trovassi in ultra offerta, o quelli che ancora non ho, che cambiano colore hahaha xD
la cipra l'ho presa anche io in uk e devo ancora provarla perché non ho la spugnina!!!
Ovviamente anche io ho moooolto più di quanto mi serva..e per gli smalti ancora di più, dato che ho smesso di usarli!!
EliminaLa cirpia io la sto adorando e divorando: ha già un buco bello grosso e mi sa tanto che la ricomprerò presto (la applico con un pennello)
E se dico che mi incuriosisce tutto in questo haul? *-*
RispondiEliminaDico che ti capisco perfettamente :)
Eliminail mio percorso cosmetico è cambiato moltissimo praticamente un anno fa. Due grandi eventi di rottura: il trasloco (dove ho capito che ho tante cose aperte/che non uso/che devo finire/che uso pochissimo) e la mancanza di lavoro (meno acquisti frivoli/pensare più volte "ma questo prodotto X mi serve davvero?). Così da ormai un anno i miei acquisti si contano sulle dita di una mano, con ultimo sfizio quello di essermi fatta prendere da mio marito un po' di cose negli States. Magari cose che ci sono anche qui, ma che là costano la metà...più che un percorso direi che è stata un frenata anche abbastanza brusca. Ma conto di iniziare a finire qualcosa intorno alla fine del 2014... #celapossofare
RispondiEliminaCerto che ce la puoi fare! Non nascondo che anche uno dei motivi all'origine del mio ban cosmetico fu fare due conti e realizzare quanto stessi spendendo in prodotti che restavano chiusi..trovo che sia più che normale e giusto:)
EliminaÈ una riflessione interessante e come dici te penso che il cambio di comportamento sia dovuto ad una lenta evoluzione sia di gusti 3 preferenze, ma anche di "orizzonti". L'esotico è sempre affascinante!
RispondiEliminaVero: tutto l'esotico esercita sempre un fascino "diverso" :)
EliminaSe guardo il genere di cose che acquistavo qualche anno fa esito a riconoscermi! Aggiungici anche che il turismo cosmetico è una cosa che ho scoperto per bene avventurandomi tra i blog e il quadro è completo. Bourjois, ad esempio, riesce a suscitare fascino anche solo con la fama che la precede, il packaging e gli espositori. Alverde lo compriamo ad occhi chiusi per lo più per il prezzo (con successi e insuccessi, come tu ben hai dimostrato). L'ultimo viaggio mi ha fatto portare a casa qualcosa di Charlotte Tilbury che per ora è ancora in fase "ti ammiro e ti rimiro e ti ri-ammiro" :)
RispondiEliminaTilbury mi tenta tantissimo, ma avrei bisogno di vederla dal vivo per decidermi....Per il resto: Bourjois io la compravo quando ancora in Italia era distribuita: ho sempre amato il loro modo scanzonato di proporsi :)
Eliminail mio percorso cosmetico non è cambiato, è sempre quello, ma ne sono contenta perchè io sono sempre stata molto oculata negli acquisti... quando i miei trucchi non entreranno più su quello scaffale che ti ho mostrato vorrà dire che il mio percorso cosmetico è cambiato, sì, ma in peggio, quindi spero che non accadrà mai... ;) invece le mie palette sono in un cassetto e non dovranno mai essere in due!!! ^.^
RispondiEliminaSpè..sarà l'ora ma devo chiedertelo: non vuoi mai più di due palette o non ne vuoi mai meno di due??
EliminaOttimo ragionamento. Anche io ho terminato la fase in cui compravo 10 ombretti low cost. Ho la postazione che straripa di prodotti makeup, talmente tanti che alcuni mi dimentico di averceli...compro molto meno e compro meglio.
RispondiEliminaLess is more. Nel make up trovo sia sempre più vero (almeno per me)
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