, , , , ,

Non si muore quando si deve, ma quando si può

aprile 23, 2014
Ho letto per la prima volta Cent'anni di solitudine quando avevo circa 12 anni: fu mia madre a consigliarmelo - e nel tempo mi ha consigliato altri bellissimi libri- e io l'ho amato da subito. Come tutti i libri che ho davvero amato, l'ho poi riletto molto spesso, scoprendone sempre nuovi piccoli dettagli che me lo hanno fatto amare ancora di più.




Quando la settimana scorsa è morto Gabriel García Márquez, ho ripensato a tutti i suoi libri che ho letto, perchè ce ne sono stati altri dopo Cent'anni di solitudine, a tutti i sogni e i personaggi e le speranze che ho vissuto e agli amori e le delusioni e le gioie che le sue parole mi hanno regalato.

Ho ripensato a quegli universi così lontani da me e pure così vicini, a quella dolorosa gioia della vita che sapeva raccontare così bene. A quei personaggi improbabili e pure tanto più veri e sinceri di tanti miei vicini di casa. 

Allora mi sono seduta e ho ricominciato a leggere. 

"Muchos años después, frente al pelotón de fusilamiento, el coronel Aureliano Buendía había de recordar aquella tarde remota en que su padre lo llevó a conocer el hielo..." 

Ciao Gabo. Grazie.

13 commenti

  1. Oh Hermy, che meraviglia Cent'anni di Solitudine. Anche io l'ho amato molto.
    Devo leggere ancora tanto di quest'uomo, è stato toccante anche per me sapere della sua scomparsa.

    RispondiElimina
  2. Dolorosa gioia è proprio la sensazione che sapeva trasmettere della vita ç__ç

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ehhhh....ma poi tornerà, come i fantasmi dei suoi racconti :D

      Elimina
  3. anche a me è spiaciuto molto.
    una vera e propria pietra miliare che se ne va..

    http://www.nonsidicepiacere.it/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero. Però io insisto a credere che un pezzo di lui è rimasto con noi nei suoi libri ...

      Elimina
  4. E' stato un dispiacere anche per me. Trovo che avesse una capacità narrativa fuori dal comune. Ed è un po' come aver fatto parte della famiglia, quando lessi Cent'anni di solitudine. Mi sembrava di essere lì con loro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me capita: essere così talmente presa dalla storia da sentirmene parte a tutti gli effetti :)

      Elimina
  5. Risposte
    1. Io lo sto rileggendo in questi giorni...e abbandonare Macondo è sempre una fatica.

      Elimina
  6. Ho letto tutti i suoi libri, tranne gli ultimi due credo... Ho visto alcuni dei luoghi di cui ho vissuto e che hanno ispirato i suoi mondi fantastici .... quest'uomo e i suoi libri faranno sempre parte di me e lui vivrà per sempre.

    RispondiElimina

Instagram