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Buen Camino

luglio 03, 2013
Il film di cui vi parlo oggi l'ho visto ieri sera per caso (leggasi: era l'unica opzione non vista/accettabile su Sky). Ora, non solo mi ha dato quella spinta finale che da anni mi serviva per decidere dove andrò in vacanza - e infatti sto già googlando come se non ci fosse un domani, anche se non credo sarà fattibile prima di un anno- ma mi ha anche suggerito il tema per i prossimi "A Cinema con Hermosa" : i viaggi e le vacanze. Sono davvero un' originalona, eh??

Ovviamente, inauguriamo  la sessione estiva dell' "A Cinema con Hermosa" proprio con il film in questione ossia The Way


Contrariamente al solito, posso raccontarvi tranquillamente la trama, dato che il finale non soprende nessuno e non è il punto più importante del film...Martin Sheen è il protagonista del film: arrivato in Francia per recuperare il corpo del figlio, morto alla prima tappa del Camino de Santiago, decide di percorrerlo al suo posto, in una sorta di omaggio. Il film racconta cosa succede nella varie tappe..

Onestamente? E' banalotto ma onesto: non ci ho trovato la ricerca spasmodica del capolavoro in questo film. Piuttosto, il tentativo di raccontare il Camino, con una storia di base come pretesto.

Sono sempre stata molto affascinata dal Camino di Santiago: pur non essendo credente, ho una mia spiritualità e molti racconti che ho letto confermano che il Camino è un'esperienza notevole. Pure, proprio perchè estremamente legato al mondo cattolico tradizionale (e perchè prevede molta fatica e modalità di viaggio che non mi sono usuali) ho comunque sempre esitato di fronte all'idea di viverlo in prima persona.

Ho però il dubbio che questo film l'abbia stereotipato, e di molto: l'unico modo che ho per sapere se è vero o meno, è viverlo in prima persona.


Vi dicevo prima che questa volta la trama poteva essere raccontata senza problemi, dato che non era il punto più importante del film. Perchè non è l'arrivo a Santiago de Compostela il momento clou di questo film, e il finale lo dimostra ampiamente.

Il protagonista di questo film è il viaggio. E quelle cose splendide e tremende che ci capitano mentre andiamo verso qualcosa. 

Perchè a Santiago de Caompostela c'è anche un areoporto, ma non lo usa quasi nessuno.

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