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One Billion Rising

febbraio 14, 2013
Se vi siete perse il One Billion Rising in Italia non fa niente.
Se non avete ballato ancora, potete inziare adesso. 

 Non è mai troppo tardi, non sarà mai abbastanza.
 

E se avete inziato, non smettete.  





16 commenti

  1. Iniziativa carina, magari non servirà.. magari invece qualcosa si muoverà.
    Qui a Brescia l'hanno fatta oggi alle 16, io purtroppo sono uscita da lavoro alle 17.30.. peccato, cercherò dei video sul Tubo =)..
    Buona serata, un abbraccione!

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    1. Sul sito ci sono moltissimi video dei vari flasj mob che ci sono stati..magari trovi anche quello bresciano:)

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  2. Mah, Hermy...mi vuoi sincera? Bhè, a me queste cose non piacciono. Le trovo inutili (ed anche imbarazzanti).
    Una donna, vedendo il video, proverà qualcosa; un uomo, vedendo il video, proverà qualcosa. Un uomo o una donna che queste azioni le commettono, non proveranno nulla.
    Andare a ballare in piazza...? Ma anche no. La cara Hunziker e compagnia pensino a farsi sentire con chi di dovere, a smuovere i vertici politici perchè ci siano pene certe, perchè una donna che va a lavorare possa stare sicura. Non mettersi lì a farsi vedere.
    Le donne comuni pensino a combattere ogni giorno, cambiando la società dall'interno e non ad approfittare di argomenti tanto seri per 'far festa'. Perchè io solo questo ci vedo (e mi ricorda tanto la storia dell'8 marzo, che per come è vissuto oggi sarebbe da abolire).
    Scusami tanto il tono (ci sarebbe tanto da dire, ma finisco qui), ma questo genere di iniziative non mi va giù e temo tiri fuori la parte più cinica di me.

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    1. Tyta, che domande...ti voglio SEMPRE sincera:D
      Io credo che una manifestazione come questa da sola possa significare poco. Ma se accompaganta da altre iniziative, da proposte di legge, da attivitá nelle scuole e molto altro diventa un tassello prezioso di un mosaico piú grande. Ieri molti hanno parlato di questo tema. Lo stiamo facendo anche noi qui ora. Non è poco, soprattutto se si parla di reati che nel silenzio e nel timore della denuncia proliferano vigorosi. Poi non bisogna confondere quello che certe cose sono diventate ( o le hanno fatte diventare) con quello che sono davvero: l'8 marzo per me è una giornata di grande valore e importanza. E non smetteró di considerarla così perchè per altre è diventata "la sera in pizzeria". :)

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    2. Purtroppo non ho mai molto creduto in queste iniziative, nemmeno in adolescenza. L'avrei approvata se non fosse stato qualcosa durato quelle poche ore e stop. Si ripetesse oggi, domani, per mesi, forse qualcosa sarebbe costretto a smuoversi alla svelta; quindi mi trovi più che d'accordo sul fatto che bisogna parlarne. Però una manifestazione così la vedo una cosa che tra poche ore sarà morta, che non porta giovamento nemmeno alle vittime (io almeno mi sentirei quasi presa in giro e certo non mi basterebbe ad 'alzare la testa', sennò lo si sarebbe già fatto). Anche se di parate ogni tanto ce ne sono, continuo a non vederci quell'unione fondamentale che serve a renderle d'impatto e non manifestazioni a sè stanti. Preciso anche che sono una di quelle che ogni giorno pensa "oggi potrebbe capitarmi, perchè a qualcuna deve succedere" e che vorrebbe togliere la parola 'deve', ma sa che ancora non si può; quindi non parlo da ipocrita, tutt'altro.
      Ovviamente è la mia opinione, e ti ringrazio della solita gentilezza con la quale ti poni ^^.
      (Con l'8 marzo fai bene a continuare a considerarlo un giorno importante, tu che ne ricordi ancora il vero significato. Diffondi il verbo e proclama la 'dieta delle mimose' al posto della pizza :D !).

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    3. Sono d''accordo con te quando dici che queste iniziative non devono essere isolate: un giorno di festa e poi via alla vita di tutti i giorni è ovviamente sbagliato, anzi, controproducente: si "sistemano" la coscienza e poi tutto uguale...Ma, senza perdere lo spirito critico, è una cosa che puó essere fatta :) (a me l'8 marzo Mister Hermoso sa perfettamente che non deve regalarmi mimose. A lavoro ce le regalano. E io lo detesto.)

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  3. Credo che sia sempre giusto parlarne, non perchè chi lo fa smetterà... ma perchè una donna che subisce può caire di non essere sola alzare la testa e chiedere aiuto!!! non pensiamo sempre ai carnefici ma pensiamo alle vittime che a volte credono di non avere via d'uscita!!!

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    1. Vero. Senza contare che di certe cose si deve paralre sempre e comunque. Anche se magicamente questo problema scomparisse, anche solo per ricordare cosa è stato e cosa non dovrá mai piú essere.

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  4. Credo che iniziative del genere debbano essere sempre più frequenti.
    Non tanto perchè risolvono qualcosa nel concreto, quanto perchè fanno in modo che se ne parli, che la gente che non vede (o non vuole vedere) sia sensibilizzata verso questo argomento. Cioè, guardare i numeri fa venire i brividi: una donna su tre, UNA su TRE ha subito un qualche tipo di violenza nella sua vita.
    Nel 2013 è sconcertante.

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    1. Le cifre fanno paura. E diventa ancora piú spaventoso se le trasformi in persone: oggi, quando sei uscita di casa, hai sicuramente incontrato una donna che ha subito violenza. Probabilmente piú di una.

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  5. Io ho partecipato a Pisa :) è stata una bellissima esperienza!

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    1. :) Ti cercheró nei video! Chè poi, queste iniziative, hasnno acnhe un altro merito: ricordare a noi, donne fortunate, quanto fortunate e potenti siamo!

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  6. Io ho partecipato a Como, è stato davvero emozionante!!

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  7. Conoscevo l'evento e sentirne parlare ieri anche a Sanremo mi ha un po' commossa. è giusto che queste iniziative vengano segnalate e fatte conoscere, è un argomento che mi sta molto a cuore.

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    1. Ti diró: se la Littizzetto non ne avesse parlato, ci sarei rimasta davvero male;)

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