A T T E N Z I O N E
PER GLI ARGOMENTI TRATTATI QUESTO
POST
POTREBBE RISULTARE SCONVENIENTE.
SI CONSIGLIA LA LETTURA A
UN PUBBLICO ADULTO
...E PENSANTE.
Ci sono "passerelle" a cui vorrei partecipare anche se non hanno red carpet nè make-up artist nè outfit glamorous.
Una è sicuramente la Slutwalk (letteralmente: marcia delle puttane).
Questo movimento nasce in Canada- non a caso terra che mi piace assai assai- in seguito alle dichiarazioni di un poliziotto durante un seminario di prevenzione della criminalitá. Era gennaio del 2011 e questo brav'uomo disse, cito testuale:
"le donne dovrebbero evitare di vestirsi come troie per non cadere vittime di violenze."
Il 3 aprile ci fu la prima marcia: non era nelle idee di chi la organizzò, ma molte si presentarono vestite in modo provocante e eccessivo, a sottolineare come niente possa mai dare il consenso a uno stupro.
L'idea ha preso piede e da allora ce ne sono state e ce ne saranno molte
altre. In Canada, in America, in Europa: ieri si sono tenute quelle in
Francia e in Inghilterra. Perchè i nostri vestiti NON sono il nostro consenso
E perchè è ora che si insegni non come non essere violentate ma a non violentare
Purtroppo non ne sono previste in Italia.
Amaramente, non posso dire di esserne stupita.
Quando e se mai ci sarà in Italia (ma mi sa che prima dovranno cambiare molte cose purtroppo) sarò in prima fila.
RispondiEliminaMa a proposito della perla da cui tutto è nato, mi chiedo come si faccia a dire/pensare certe cose nel 2011? Così si giustifica pure chi commette violenza. E chi la subisce, la subisce due volte. Vergogna.
c'è stato anche qualche personaggio qui in italia ad aver detto: eh, ma se si veste così, è ovvio che può venire stuprata.
RispondiEliminacosa? scusa? cooosa? Che cavolo!! Siete animali o uomini?
Ragazze che dire? Spero di incontrarvi alla prima Slutwalk italiana!
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